Bologna si prepara a ospitare la quarta edizione della Slow Wine Fair, in programma dal 23 al 25 febbraio 2024 presso BolognaFiere. Quest’anno, l’evento avrà come filo conduttore la sostenibilità, esaminando come ogni aspetto della filiera del vino possa contribuire a ridurre l’impatto ambientale. Vignaioli, appassionati e operatori del settore discuteranno di vini buoni, puliti e giusti, gettando luce su innovazioni che stanno trasformando la produzione vinicola. La fiera si svolge quest’anno in parallelo con SANA Food, evidenziando l’importanza dell’interazione tra le diverse aree del settore alimentare.
Le masterclass e conferenze della fiera
Durante i tre giorni dell’evento, sono previste una serie di masterclass e conferenze che approfondiranno vari temi legati alla produzione vitivinicola sostenibile. Le sessioni tratteranno argomenti cruciali come l’impatto dell’imballaggio sul processo di produzione e distribuzione, così come le scelte strategiche per la riduzione delle emissioni di carbonio. Il programma si preannuncia denso di spunti di riflessione per produttori e consumatori consci del proprio impatto ambientale.
Il dibattito si concentrerà su come il packaging sostenga la sostenibilità a lungo termine. Attualmente, si osserva un crescente interesse nei confronti di imballaggi realizzati in materiali riciclati o biodegradabili. Questo trend non solo aiuta a minimizzare i rifiuti, ma risponde anche alla crescente sensibilità dei consumatori riguardo all’impatto ambientale delle proprie scelte alimentari. La fiera fungerà da laboratorio, dove i partecipanti potranno scoprire le ultime innovazioni nel campo degli imballaggi e le pratiche sostenibili adottate dai produttori.
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Il ruolo cruciale del packaging nella sostenibilità del vino
Nel contesto vitivinicolo, il packaging gioca un ruolo fondamentale. I materiali utilizzati per le bottiglie, come il vetro, influenzano notevolmente l’impatto ambientale complessivo del prodotto. La produzione e il trasporto delle bottiglie di vetro possono contribuire fino al 70% dell’impronta di carbonio del vino. Negli ultimi anni, si osserva un aumento della consapevolezza rispetto alle alternative più ecologiche. Ad esempio, l’uso di bottiglie più leggere e il riciclo del vetro possono ridurre significativamente le emissioni.
Molti produttori stanno sperimentando metodi di imbottigliamento alternativi, come i contenitori in cartone o gli imballaggi “Bag in Box”, che si rivelano più leggeri e facili da trasportare. Questi approcci non solo riducono il peso durante il trasporto, ma garantiscono anche una conservazione ottimale del prodotto, mantenendo il vino fresco e riducendo la necessità di utilizzare nuove bottiglie.
L’impatto delle bottiglie di vetro e le alternative ecologiche
Il dibattito sull’uso del vetro continua a essere un tema caldo, con molte aziende che stanno iniziando a considerare alternative più sostenibili. La bottiglia di vetro rimane il contenitore tradizionale per il vino, ma le sfide legate alla produzione e alla logistica stanno spingendo i produttori a esplorare soluzioni innovative. Tra queste, il riuso delle bottiglie rappresenta un’opzione interessante, poiché contribuisce a ridurre la necessità di produzione di nuove bottiglie.
Le bottiglie in alluminio stanno guadagnando popolarità, specialmente nei mercati esteri. Le statistiche suggeriscono che la produzione e il riciclo dell’alluminio richiedono meno energia rispetto al vetro. Anche l’uso di imballaggi in Tetra Pak e Bag in Box sta aumentando, con minori emissioni di CO2 rispetto alle tradizionali bottiglie di vetro. Queste soluzioni potrebbero cambiare le abitudini di consumo, rendendo il vino più accessibile e sostenibile.
Fiera e sviluppo sostenibile: il futuro della viticoltura
La Slow Wine Fair si pone come punto di riferimento per la comunità vitivinicola attenta alla sostenibilità. La fiera mette in luce come il futuro della produzione vinicola possa essere costruito attorno a pratiche rispettose dell’ambiente. Le aziende partecipanti esploreranno la riduzione dell’impatto ambientale non solo in vigna, ma anche a livello di logistica e distribuzione.
In aggiunta, la fiera riceve il patrocinio di varie istituzioni, come il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, a dimostrazione dell’importanza che le autorità attribuiscono alla sostenibilità nel settore. Attraverso collaborazioni con enti locali e associazioni di settore, l’evento si propone di sensibilizzare i consumatori e promuovere scelte responsabili nel settore vitivinicolo.
Il dialogo avviato durante la Slow Wine Fair contribuirà a formare una rete di attori impegnati nel cambiamento, ristabilendo la connessione tra consumo consapevole e rispetto per l’ambiente nella produzione del vino. La sfida è ambiziosa ma necessaria, per garantire un futuro sostenibile per la nostra cultura vinicola.