Il cronoprogramma dei lavori nel traforo del gran sasso ha subito una modifica significativa. Gli interventi previsti per ottobre sono stati posticipati a causa della necessità di garantire la sicurezza dell’acquifero, una risorsa fondamentale per la zona. Queste decisioni sono emerse durante la riunione della cabina di regia dedicata alla gestione dell’acquifero, convocata per controllare lo stato di avanzamento degli interventi. La complessità degli aspetti tecnici e le responsabilità diverse hanno portato a una revisione delle priorità, con l’obiettivo di proteggere innanzitutto l’acqua prima di procedere con i lavori all’interno della galleria.
Cabina di regia: partecipanti e obiettivi della riunione
Il 2025 ha visto un incontro importante sull’acquifero del gran sasso, convocato nella sede della regione abruzzo. Alla cabina di regia hanno partecipato esponenti delle strutture commissariali, rappresentanti governativi e locali, oltre a tecnici e figure istituzionali del territorio. Sicurezza idrica e monitoraggio degli interventi in corso sono stati al centro della discussione.
Partecipanti chiave
Tra i presenti c’erano il commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico, pierluigi caputi, e il responsabile unico del procedimento antonio sorgi. È intervenuto anche marco corsini, commissario straordinario per l’adeguamento antisismico delle autostrade A24 e A25. A completare il tavolo, figure del ministero delle infrastrutture e della sicurezza ambientale, province di teramo e l’aquila, comuni interessati e rappresentanti del parco nazionale del gran sasso. Questo gruppo ha preso atto delle criticità ancora aperte e ha definito le linee guida per i prossimi mesi.
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L’incontro ha avuto il compito di valutare i progressi raggiunti, confermare la necessità di dare priorità alla tutela della risorsa idrica e monitorare le eventuali interferenze tra i lavori sulle gallerie e le opere di messa in sicurezza dell’acquifero. Il piano prevede controlli regolari, ogni sei mesi, per assicurare un aggiornamento puntuale su ogni fase.
Motivazioni del rinvio: sicurezza idrica e complessità del doppio commissariamento
La decisione di rinviare l’avvio dei lavori nel traforo è stata motivata dalla premura di non compromettere la stabilità del sistema idrico che alimenta il territorio circostante. Le strutture commissariali coinvolte hanno riconosciuto che intervenire sulla galleria senza aver prima tutelato l’acqua potrebbe creare rischi ambientali e problemi alla popolazione.
La situazione si complica ulteriormente a causa del doppio commissariamento che gestisce il progetto. Le due figure commissariali hanno tempi diversi, mandati differenti e strutture separate, elementi che rendono difficile un coordinamento fluido. Questo sistema ha portato a sovrapposizioni e ritardi, come ricordato dal presidente marsilio, che ha chiesto al governo una soluzione più lineare e unitaria per evitare che la burocrazia rallenti la tutela del territorio.
I commissari hanno quindi scelto una linea prudente, dirigendo tutti gli sforzi verso la protezione dell’acqua. In questa fase verranno eseguiti interventi per garantire la captazione e la distribuzione idrica, con particolare riferimento alla capacità del lago di campotosto come riserva alternativa. Solo al termine di questi lavori si potrà procedere, in sicurezza, alle opere all’interno del traforo.
Lavori sulla viabilità alternativa e criticità sulla ventilazione della galleria
In attesa di riaprire i cantieri nella galleria, sono stati programmati interventi sulle strade alternative al traforo. I concessionari delle autostrade A24 e A25 sono stati chiamati a sfruttare questo periodo per eseguire manutenzioni e miglioramenti sulle tratte che possono alleggerire il traffico in caso di chiusure o limitazioni nell’utilizzo del tunnel. Questo approccio mira a mantenere una mobilità accettabile, anche senza il pieno funzionamento della galleria.
Un altro tema centrale riguarda il sistema di ventilazione del traforo. Attualmente la galleria non può essere utilizzata a doppio senso di marcia a causa della mancanza di un impianto idoneo. Questo obbliga all’uso del senso unico alternato controllato da semafori, limitando inevitabilmente la capacità di traffico e la sicurezza degli spostamenti.
Progetto di ventilazione
Il progetto prevede di realizzare un nuovo sistema di ventilazione che permetta il passaggio in entrambe le direzioni senza necessità di restrizioni temporali o dispositivi esterni al traffico. Questo migliorerà nettamente la fruibilità della galleria una volta completati i lavori. Tuttavia, come hanno ribadito i responsabili, la tutela della risorsa idrica resta la priorità assoluta, prima di passare all’adeguamento completo della ventilazione.
Le azioni di messa in sicurezza dell’acquifero e i lavori per il traffico viario proseguono quindi in parallelo, con la necessità di dialogo tra enti, tecnici e istituzioni per garantire interventi coordinati e in linea con le esigenze del territorio. L’obiettivo è limitare i disagi per cittadini e viaggiatori, pur affrontando una serie di problemi tecnici importanti che richiedono accurate valutazioni e tempi adeguati.