Negli ultimi mesi a Roma si è accentuato un problema riguardante la gestione del verde pubblico. Numerosi alberi apparentemente sani sono stati abbattuti senza apparenti motivazioni valide, mentre le potature spesso avvengono in periodi inopportuni per la salute delle piante. Le nuove piantumazioni coinvolgono spesso alberi giovani che richiedono cure costanti e acqua regolare, carenze queste che ne decretano la morte precoce. Il mancato sfalcio dell’erba soprattutto vicino alle scuole ha portato a situazioni di erba alta fino a un metro, generando preoccupazioni da parte di cittadini e comitati che si sono mobilitati per la tutela del patrimonio verde romano.
Abbattimenti controversi e tutela della biodiversità a via dei Quattro Venti
In via dei Quattro Venti un gruppo di olmi, alberi preziosi per la biodiversità urbana, è stato sottoposto a tagli non autorizzati. Questi alberi fungono da habitat naturale per molte specie di uccelli, che trovano nei rami un luogo per costruire i loro nidi. Oreste Rutigliano, presidente di Italia Nostra Roma, ha denunciato il fatto sottolineando che le operazioni di abbattimento sono iniziate pur essendo vietate da normative e regolamenti vigenti nella città. “L’intervento non solo compromette il benessere degli alberi ma mette a rischio interi ecosistemi urbani che hanno già una scarsità di spazi naturali.”
Responsabilità e regole nella gestione del verde
Chi si occupa della gestione del verde non dovrebbe procedere a rimuovere alberi senza regole chiare, specie se questi rappresentano ancora pezzi fondamentali per la fauna locale. Rutigliano ricorda come in altri quartieri della città situazioni simili siano frequenti e dimostrano una gestione superficiale del patrimonio arboreo. Gli abbattimenti inaspettati generano reazioni in molti cittadini, soprattutto considerando che il contesto urbano necessita di più cura per poter garantire qualità dell’aria, ombra e rifugio a numerose specie animali.
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La mobilitazione di azione roma e richieste per maggiore trasparenza sul verde urbano
Il partito Azione Roma ha deciso di fare dell’agenda del verde una delle sue priorità ormai da tempo. Alessio d’Amato, segretario romano del partito, conferma che la prossima campagna politica sarà dedicata a questi temi. Flavia De Gregorio, capogruppo di Azione al Campidoglio, ha più volte richiesto al Dipartimento Ambiente di rendere disponibile un report dettagliato e accessibile a tutti che riporti dati precisi su abbattimenti, piantumazioni e stato di attecchimento degli alberi in ogni municipio della capitale.
Trasparenza e monitoraggio per la tutela del verde pubblico
La trasparenza è indispensabile per capire quanto effettivamente vengano rispettate le normative nel verde pubblico e per intervenire laddove si rilevino danni o mancanze. Azione Roma sta anche spingendo per la creazione di un tavolo tecnico permanente che valuti le condizioni delle radici lungo i cantieri cittadini. “La tutela delle piante e la sicurezza dei lavori pubblici devono andare di pari passo per evitare danni futuri.” Solo monitoraggi puntuali possono prevenire situazioni come quelle emerse in varie zone, dove la presenza dei cantieri si traduce spesso in danni alle alberature vicine.
Il degrado e il rischio di estinzione di alberi storici nei municipi romani
Claudia Finelli, segretaria del XIII municipio per Azione Roma, ha evidenziato situazioni molto critiche in alcune aree verdi della città, a cominciare dal parco del Pineto. Qui il problema è nato da una infestazione di cocciniglia che, in assenza di interventi istituzionali, è stata contrastata solo grazie all’impegno di volontari locali. Oltre a questo, in via Niccolò V sono stati rimossi alberi sani per far spazio a una nuova uscita della pista ciclabile. Quegli alberi sono stati sostituiti da piantine troppo giovani, che necessitano di irrigazioni frequenti non garantite e perciò stanno già deperendo.
Minacce ai pini di via Gregorio VII
Anche in via Gregorio VII la situazione si fa difficile: più di 30 pini rischiano di scomparire definitivamente a causa dei lavori sui sottoservizi, eseguiti senza rispettare le radici. Questi danni potrebbero manifestarsi anche a distanza di anni, lasciando un’eredità di degrado nel verde pubblico. La richiesta più urgente dai cittadini del XIII municipio è che l’amministrazione avvii controlli più rigorosi e precisi, in modo che i cantieri non provochino danni irreparabili. Nel frattempo è stata depositata una diffida al Comune con oltre 300 firme, a dimostrare come la popolazione sia consapevole e pronta a difendere gli alberi storici del quartiere.
Questa fase di crisi nella gestione del verde urbano a Roma mostra come sia necessario un cambiamento di approccio e qualche intervento tempestivo. La crescita incontrollata di alcune condizioni e la mancanza di manutenzione hanno un forte impatto sul paesaggio cittadino e sulla salute degli abitanti. Il futuro del verde pubblico dipenderà molto dalle risposte che le istituzioni sapranno dare in tempi brevi.