La strada statale 80 “del Gran Sasso d’Italia” sarà chiusa per due mesi durante l’estate a causa di lavori sul ponte Paladini. Il provvedimento, previsto dal 3 giugno, ha spinto il Comune di Crognaleto a organizzare una protesta pacifica il 2 giugno. Alla manifestazione sono invitati sindaci, residenti e commercianti della zona coinvolta, per chiedere un’alternativa che garantisca l’accesso alla viabilità.
La chiusura della ss80: motivi e ricadute sul territorio
La chiusura della strada statale 80, importante collegamento tra le località attorno al Gran Sasso, scatta per lavori di adeguamento tecnico-funzionale sul ponte Paladini. L’intervento è necessario per mettere in sicurezza l’arteria viaria ma comporterà un fermo del traffico per almeno due mesi, coincidenti con il periodo estivo. Questo fatto preoccupa i residenti e le attività commerciali della zona, che temono ripercussioni sulla mobilità e sull’economia locale. La ss80 rappresenta infatti una via fondamentale per l’accesso e il passaggio di turisti e pendolari.
Comuni coinvolti
Sono interessati al disagio i Comuni di Crognaleto, Campotosto e Fano Adriano. Anche la frazione di Aprati, dove sono presenti diversi esercizi commerciali, teme danni economici legati alla mancanza di transito veicolare. Inoltre, la chiusura nel picco della stagione rischia di compromettere la vita quotidiana di chi risiede in zona, soprattutto in mancanza di percorsi alternativi efficienti.
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La risposta del Comune di crognaleto e la proposta di una strada alternativa
Il sindaco di Crognaleto, Orlando Persia, ha subito avviato interlocuzioni con Regione Abruzzo e Anas dopo l’annuncio della chiusura. Nel corso di un tavolo tecnico svolto a maggio, l’amministrazione ha avanzato una proposta per evitare l’interruzione totale della viabilità. L’idea è quella di realizzare una strada alternativa adiacente all’area del ponte, lungo il fiume Vomano.
Il progetto allegato al cronoprogramma prevedeva un costo complessivo di circa 280 mila euro e una realizzazione in un mese circa. Questa soluzione avrebbe consentito di mantenere aperta la ss80 almeno parzialmente durante i lavori. Purtroppo, secondo il sindaco, la proposta non ha ricevuto risposte né attenzione da parte delle istituzioni competenti. Il silenzio e l’assenza di alternative spingono dunque il Comune a organizzare iniziative per far sentire la voce del territorio.
Il sit-in del 2 giugno: partecipazione e obiettivi della manifestazione
La manifestazione pacifica si terrà il 2 giugno nel parcheggio antistante il ponte Paladini, vicino alla Foresta del Parco Gran Sasso e Monti della Laga. L’appuntamento è fissato per le 10 del mattino, con la presenza confermata di rappresentanti dei Comune di Crognaleto, Campotosto e Fano Adriano. Sono invitati anche i residenti, le attività commerciali locali e gli appassionati della zona, tra cui numerosi motociclisti che frequentano abitualmente quella strada.
Il sindaco Persia sottolinea che la protesta vuole essere una richiesta di attenzione alle necessità del territorio, senza coinvolgere episodi di violenza o aspettative di blocchi stradali. L’idea è sensibilizzare le autorità a trovare soluzioni compatibili con la sicurezza ma che non penalizzino l’accessibilità e la vita quotidiana dei cittadini. Il richiamo è rivolto soprattutto a Regione e Anas, responsabili degli interventi e della gestione della viabilità.
La funzione della ss80 per turismo e territorio
La ss80 ha una funzione chiave nel collegare le località dell’area montana attorno al Gran Sasso. Oltre a fornire un collegamento necessario per le attività quotidiane, questa via è fondamentale per chi si sposta per turismo, escursioni e gite nella regione. La chiusura estiva rischia di creare un impatto negativo sui flussi di visitatori e quindi sulle economie locali legate all’accoglienza.
L’area è frequentata anche da motociclisti, che considerano la ss80 un percorso di riferimento nelle loro attività ricreative. La mancanza di una soluzione condivisa per evitare l’interruzione totale limita la possibilità di mantenere attivo questo tipo di turismo. Per molte imprese locali, soprattutto quelle in zone come Aprati, l’accesso alla strada si traduce in clienti e fatturato.
Il sit-in e la richiesta di una strada alternativa mostrano la necessità di affrontare con attenzione interventi infrastrutturali, bilanciando sicurezza e accessibilità, soprattutto in un contesto che vive anche di flussi turistici stagionali. La risposta delle istituzioni sarà decisiva per valutare sviluppi futuri e modalità di gestione di simili lavori.