La cittadinanza di furbara, frazione di Cerveteri, affronta una situazione critica per la sospensione del servizio idrico. Il 12 giugno 2025 il sindaco Elena Gubetti ha firmato un’ordinanza che impone a Rfi di ristabilire il flusso dell’acqua entro 24 ore, segnalando anche la necessità di riportare i valori chimici entro i limiti stabiliti dalla legge. La vicenda interessa molte famiglie che stanno affrontando disagi legati alla mancanza d’acqua nelle abitazioni.
Ordinanza del sindaco: tempi stretti per il ripristino dell’acqua a furbara
L’ordinanza numero 16 del 12 giugno 2025 impone a Rfi, responsabile della gestione della rete idrica in quella zona, l’obbligo di ripristinare entro un giorno il servizio idrico interrotto. Il sindaco Gubetti ha richiamato l’urgenza del provvedimento dopo aver riscontrato la gravità dei disagi causati dall’interruzione. Rfi deve anche fornire una relazione dettagliata sulle misure adottate per porre rimedio agli sballi nei parametri di qualità dell’acqua, denunciati da Arpa Lazio.
Il documento ufficiale, firmato dal primo cittadino, sottolinea come questa rapida azione sia cruciale per contenere i disagi verso la popolazione. In effetti il blocco del servizio impedisce numerose attività quotidiane e genera difficoltà concrete nelle famiglie in tutta la frazione. La mancata disponibilità di acqua, anche non potabile, compromette operazioni di igiene domestica basilari, costringendo molti cittadini a cercare soluzioni alternative.
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Restrizioni sull’uso dell’acqua e misure temporanee per gli utenti di furbara
L’ordinanza ribadisce che l’acqua che scorre nella rete di furbara, pur non potabile, può essere usata solo per scopi non legati al consumo diretto. Gli utenti devono limitarsi a impiegarla per lavare indumenti, pulire ambienti, azionare le cassette dei wc e alimentare impianti di riscaldamento. È invece vietato preparare alimenti o usare l’acqua per l’igiene personale, evitando possibili rischi sanitari legati alla presenza di sostanze fuori norma.
Il sindaco ha inoltre disposto l’allestimento di un punto di rifornimento pubblico con acqua potabile fornita tramite autobotte. Il mezzo rimarrà disponibile lungo la strada statale Aurelia, vicino al distributore Q8, finché durerà l’emergenza. Questa soluzione temporanea aiuta le famiglie a reperire acqua adatta al consumo umano, evitando un aggravio della situazione per chi abita a furbara.
Le responsabilità di rfi e l’attenzione delle autorità locali
Rfi deve dimostrare di aver preso provvedimenti efficaci per riportare la qualità dell’acqua ai parametri normali. La segnalazione di valori anomali viene da Arpa Lazio, che monitora costantemente la situazione ambientale nella regione. L’obbligo di una relazione ufficiale da parte di Rfi serve a garantire trasparenza sulle azioni intraprese per risolvere il problema.
I disagi rilevati hanno portato il sindaco a intervenire direttamente con un’ordinanza, evidenziando una gestione del servizio idrico ritenuta inadeguata. La città di Cerveteri, tramite il suo primo cittadino, conferma così l’impegno ad assicurare condizioni accettabili per la tutela degli abitanti di furbara. Monitoraggi e verifiche proseguiranno nelle prossime settimane per certificare la normalizzazione del flusso e della qualità dell’acqua.
La distribuzione dell’ordinanza e la comunicazione ai cittadini
Il testo integrale dell’ordinanza è stato reso disponibile sul sito ufficiale del Comune di Cerveteri, nella sezione albo pretorio online. Questa mossa permette ai cittadini di avere accesso diretto ai provvedimenti presi, conoscendo dettagliatamente le disposizioni e i limiti imposti sull’uso dell’acqua. La trasparenza rappresenta un passo fondamentale per mantenere informata la comunità e favorire la collaborazione nel superare le difficoltà.
La comunicazione precisa delle restrizioni e delle infrastrutture messe a disposizione, come l’autobotte, fornisce ai residenti strumenti pratici per affrontare il periodo di crisi. Le autorità locali mantengono costante attenzione sulle condizioni del servizio e sono pronte a intervenire se necessario. L’ordinanza si configura come un atto formale e operativo, volto a sbloccare una situazione che sta bloccando anche attività di base all’interno delle abitazioni di furbara.