L’Aquila si prepara a ospitare un nuovo confronto tra le parti sociali e la prefettura, a seguito dello stato di agitazione promosso da FIALS e CONFSAL. La vertenza riguarda circa 150 lavoratori impiegati da RTI Biblos, Vigilantes e AZ Solutions nei servizi di supporto tecnico e amministrativo della ASL 1 Abruzzo. Lo sblocco della gara d’appalto da parte della regione ha riacceso il dibattito sulle garanzie occupazionali e il futuro della continuità del servizio.
Convocazione del tavolo di confronto in prefettura
Giovedì 29 maggio alle 11 gli uffici della prefettura dell’Aquila hanno visto la convocazione ufficiale dei sindacati FIALS e CONFSAL. L’incontro intendeva affrontare la situazione aperta dallo stato di agitazione proclamato dai rappresentanti dei lavoratori. Il prefetto ha promosso questo dialogo con tutte le parti coinvolte, a partire dalle organizzazioni sindacali, per gestire le preoccupazioni nate dalla procedura di gara per l’appalto dei servizi di supporto amministrativo e tecnico.
I sindacati hanno segnalato la necessità di trovare soluzioni concrete che permettano il mantenimento dei livelli occupazionali. Nel corso dell’incontro si è sottolineato come la vertenza coinvolga direttamente molte famiglie abruzzesi, facendo emergere il peso sociale delle decisioni da adottare.
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Contesto della gara d’appalto e interventi istituzionali
Lo stato di agitazione ha origine da una nota diramata dal Dipartimento della Sanità, la quale intimava alla ASL 1 Abruzzo di sospendere l’aggiudicazione della gara per l’accordo quadro relativo ai servizi di supporto amministrativo e tecnico. Questo provvedimento ha creato incertezza tra i lavoratori che dipendono da RTI Biblos, Vigilantes e AZ Solutions.
Successivamente la situazione si è evoluta, con la Regione Abruzzo e la stessa ASL 1 che hanno deciso di sbloccare la procedura, permettendo così la prosecuzione regolare delle attività. Questo cambio di rotta ha contribuito ad alleggerire parzialmente la tensione, ma non ha sciolto i dubbi sulle tutele occupazionali e sulla sicurezza del lavoro per i dipendenti coinvolti nell’appalto.
richieste e posizioni dei sindacati FIALS e CONFSAL
Le due sigle sindacali hanno ribadito la loro intenzione di mantenere un confronto serrato e continuativo con le istituzioni, per esaminare e definire possibilità reali di salvaguardia occupazionale.
Il coordinatore della sanità FIALS e il segretario regionale del sindacato all’Aquila hanno infatti rimarcato la necessità di individuare soluzioni adeguate al fine di garantire anche la continuità del servizio, elementi fondamentali per il territorio e per i lavoratori.
Dal canto loro, questi sindacati auspicano che il dialogo non diventi strumento di contrapposizione, piuttosto che di collaborazione tra gli attori coinvolti, tra cui le aziende appaltatrici, la ASL 1 Abruzzo, la Regione e le istituzioni locali.
Questa vertenza coinvolge centinaia di famiglie, e le parti sottolineano la responsabilità che grava su chi dovrà decidere il futuro dei servizi e dei circa 150 operatori impiegati.
Impatto sociale e territoriale della vertenza
Il coinvolgimento di un numero consistente di lavoratori rende la questione centrale per il territorio aquilano e la provincia. Il blocco iniziale della gara aveva provocato un clima di incertezza e preoccupazione soprattutto tra chi dipende da queste aziende appaltatrici per il proprio sostentamento.
La prosecuzione del servizio risulta non solo un elemento lavorativo, ma un vero e proprio pilastro sul quale si regge il quotidiano di numerose famiglie nella zona. Il confronto aperto in prefettura assume un ruolo cruciale per delineare un futuro che eviti interruzioni del servizio e salvaguardi professionalità e reddito.
In questa fase, l’attenzione resta puntata sulle decisioni che la Regione e la ASL decideranno di adottare, e sulle eventuali ulteriori iniziative che le organizzazioni sindacali metteranno in campo per tutelare i lavoratori.
L’appuntamento all’Aquila ha quindi una forte valenza operativa, chiamando la politica locale e le istituzioni sanitarie a gestire una situazione delicata. Le prossime settimane saranno decisive per definire il quadro dei diritti, delle tutele e del lavoro nei servizi di supporto tecnico e amministrativo nell’area della ASL 1 Abruzzo.
Le parti coinvolte cercano un equilibrio che possa evitare un ulteriore aggravarsi della situazione, con la consapevolezza dell’impatto diretto che le scelte avranno sulla vita di centinaia di cittadini.