Sindaca di genova chiama i comuni per discutere il futuro del depuratore in colmata a chiavari

Sindaca di genova chiama i comuni per discutere il futuro del depuratore in colmata a chiavari

La sindaca Silvia Salis convoca i Comuni della Città metropolitana di Genova per discutere il progetto del depuratore in colmata a Chiavari, cercando soluzioni condivise dopo il ricorso di Iren.
Sindaca Di Genova Chiama I Com Sindaca Di Genova Chiama I Com
Il progetto del depuratore in colmata a Chiavari è al centro di un confronto promosso dalla sindaca Silvia Salis, che coinvolge i Comuni e Iren per valutare alternative e trovare soluzioni condivise, bilanciando esigenze ambientali, economiche e territoriali. - Gaeta.it

Il progetto del depuratore in colmata a Chiavari torna al centro del dibattito nella Città metropolitana di Genova. La sindaca Silvia Salis ha deciso di convocare un incontro con tutti i Comuni e le amministrazioni coinvolte per ascoltare le loro opinioni e capire se ci siano alternative percorribili al piano attuale. La questione è diventata urgente dopo il ricorso presentato da Iren, la società che dovrebbe realizzare l’impianto.

Il ruolo della sindaca silvia salis e la convocazione dei comuni

Silvia Salis ha annunciato un vertice a breve per confrontarsi direttamente con i rappresentanti dei Comuni interessati dal progetto del depuratore in colmata a Chiavari. L’obiettivo è raccogliere punti di vista differenti, verificare se possano emergere nuove opzioni per il sito o per la logistica, e costruire un percorso condiviso. La sindaca ha sottolineato che è fondamentale avere chiarezza sulle posizioni di ogni amministratore, per chiarire dubbi e possibili perplessità.

Tensioni e implicazioni del progetto depuratore

Il progetto genera tensione perché coinvolge aspetti tecnici, ambientali e soprattutto economici che incidono su più territori. La scelta della collocazione del depuratore non ha trovato pieno consenso e questa fase di dialogo nasce per cercare soluzioni che possano evitare conflitti futuri e problemi sul piano operativo. Salis ha espresso disponibilità e apertura al confronto, un invito al dialogo che mira a scansare scelte imposte dall’alto senza un effettivo coinvolgimento degli enti locali.

Il ricorso di iren e le ragioni dietro la scelta

Dietro la presentazione del ricorso da parte di Iren, emerge una situazione fatta di blocchi e mancanza di soluzioni alternative negli ultimi anni. La sindaca Salis ha collegato il ricorso con l’immobilismo della precedente amministrazione della Città metropolitana di Genova, spiegando che ormai non era più possibile posticipare la decisione.

Normative, scadenze e impatti economici

Il contesto è quello di una normativa che impone scadenze precise per realizzare il depuratore. Se non si interverrà, potrebbero scattare sanzioni severe. L’impatto economico sarebbe pesante soprattutto per la Città metropolitana, la quale avrebbe meno risorse da destinare ad altre priorità come la sicurezza delle scuole e il miglioramento delle infrastrutture stradali.

La scelta di ricorrere da parte di Iren è legata al fatto che l’azienda è incaricata della costruzione dell’impianto e deve rispettare tempi e condizioni. Il ricorso è quindi uno strumento per spingere una soluzione che fino a oggi non si è concretizzata.

Apertura di iren e possibilità di soluzioni alternative

Nonostante abbia già investito circa 3 milioni di euro nel sito a Chiavari, Iren ha manifestato interesse a valutare altre possibilità locali per realizzare il depuratore. La sindaca ha ribadito che sia l’azienda che la Città metropolitana sono pronti a sospendere il ricorso nel caso in cui vengano proposte alternative concrete, magari su diverse aree o suddividendo il progetto in più siti.

Questo atteggiamento conferma una volontà di adattamento rispetto alle richieste dei Comuni. Le amministrazioni coinvolte avranno quindi un ruolo cruciale nell’indicare soluzioni diverse, facendo emergere le preferenze e i problemi già noti.

Il confronto dovrà tenere conto non solo dell’impatto ambientale, ma anche delle tempistiche e delle risorse utilizzate finora. Iren, pur avendo speso una somma importante, sembra disposta a ripensare il progetto per trovare un compromesso che riduca i conflitti con il territorio.

Priorità della comunità e gestione politica del progetto depuratore

La sindaca Salis ha ribadito con fermezza che le scelte legate a questo progetto devono orientarsi verso la tutela degli interessi della comunità. Ha voluto evitare che decisioni prese per ragioni di consenso immediato o spinte da attacchi populisti finiscano per ricadere pesantemente sulla vita di chi vive nei Comuni coinvolti.

Il tema non è solo tecnico o amministrativo, ma riguarda una responsabilità politica e sociale. Il dibattito sul depuratore a Chiavari non può essere isolato da una visione più ampia che consideri la qualità della vita, la sostenibilità economica e ambientale del territorio. Ogni passo avanti dovrà quindi essere guidato da questa consapevolezza.

Negli ultimi anni, progetti simili hanno creato tensioni reali tra amministrazioni e cittadini. Per questo la sindaca ha scelto di aprire un confronto più ampio, invitando a un dialogo franco e senza condizionamenti, fidandosi che le soluzioni più efficaci verranno dal contributo diretto di tutti gli attori coinvolti.

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