Simone Ruzzi, noto per il suo ruolo di ‘Cicalone’, ha dichiarato in un’intervista a Il Fatto Quotidiano di essere seriamente interessato a intraprendere la carriera politica. Conosciuto per le sue incursioni nelle ronde della metropolitana di Roma, Ruzzi si mostra deciso a entrare in politica per esigere rispetto e contribuire alla pianificazione delle azioni di ordine pubblico, o anche solo per offrire consigli alla comunità .
Le rondè in metro e l’ombra della politica
Fin dall’avvio della sua iniziativa su YouTube con ‘Scuola di botte’, Simone Ruzzi ha attirato l’attenzione del pubblico per le rondè effettuate in metro, dove si è fatto promotore di azioni di vigilanza contro i borseggiatori presenti sulle banchine e sui treni. Accompagnato da un gruppo di esperti di arti marziali e da una videomaker, Ruzzi si è reso protagonista di situazioni controversie, spingendo le persone a interrogarsi sul confine tra giustizia privata e ordine pubblico.
Critiche e dibattiti sulla condotta di ‘Cicalone’
Se da una parte il gesto di Ruzzi ha trovato sostenitori, dall’altra ha scatenato pesanti critiche. Le rondè in metro hanno generato scontri e scene di tensione, come l’episodio avvenuto a fine giugno sulla banchina della metro a Roma, in cui il rischio di incidenti e situazioni di pericolo è stato evidente. Mentre Fratelli d’Italia ha difeso le azioni di ‘Cicalone’, la Cgil ha segnalato al prefetto di Roma Lamberto Giannini comportamenti considerati inaccettabili, richiedendo un intervento immediato per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.