Sicilia, finanziamenti per rilanciare il turismo: 135 milioni per investimenti in strutture alberghiere e extralberghiere

Sicilia, finanziamenti per rilanciare il turismo: 135 milioni per investimenti in strutture alberghiere e extralberghiere

Il nuovo decreto regionale in Sicilia destina 135 milioni di euro a imprese alberghiere e extralberghiere per investimenti su sostenibilità, digitalizzazione e recupero di immobili, con attenzione a trasparenza e onorari professionali.
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La Sicilia destina 135 milioni di euro a contributi per imprese turistiche, puntando su sostenibilità, digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio, con focus su qualità e innovazione. - Gaeta.it

Il turismo in Sicilia si prepara a ricevere una spinta grazie a un nuovo decreto regionale che metterà a disposizione contributi per le imprese alberghiere e extralberghiere. I fondi, pari a 135 milioni di euro, arrivano dal fondo Sviluppo e coesione 2021-2027 e puntano a sostenere investimenti per migliorare la qualità dell’offerta turistica, con attenzione alla sostenibilità e alla digitalizzazione. Il provvedimento dovrebbe essere pubblicato a breve dall’assessorato regionale al Turismo.

Attese e prossimi passaggi per la pubblicazione e gestione del bando

Le imprese e i professionisti attendono che il decreto attuativo venga pubblicato ufficialmente dall’assessorato al Turismo, per avere i dettagli precisi sui termini e sulle modalità di presentazione delle domande. Sarà definito anche il soggetto incaricato della gestione tecnica e amministrativa delle procedure, un elemento chiave per garantire trasparenza e correttezza nell’assegnazione dei contributi.

L’auspicio è che, oltre alla revisione degli onorari professionali, il bando favorisca una corretta distribuzione dei fondi verso le aziende che intendono investire con progetti concreti e attenti a criteri ambientali e di sostenibilità. L’intervento del fondo Sviluppo e coesione rappresenta per la Sicilia una possibilità rilevante di rilancio del settore turistico, in un contesto dove la concorrenza internazionale richiede sempre più qualità e innovazione nel servizio offerto.

Destinatari dei contributi e tipologie di interventi finanziabili

Possono accedere al contributo le imprese operanti nel settore turistico, alberghiero e extralberghiero, interessate a progetti che mirino a migliorare la qualità delle strutture e dei servizi. Il finanziamento può variare da un minimo di 50.000 euro fino a un massimo di 3,5 milioni di euro, accordando così risorse adeguate a diverse dimensioni di intervento.

I progetti ammessi riguardano ampliamenti strutturali, ristrutturazioni e ammodernamenti, ma anche la costruzione di nuove strutture o la conversione di immobili esistenti con cambio di destinazione d’uso a fini turistici. Questi investimenti dovranno tener conto di criteri specifici legati alla compatibilità ambientale e alla sostenibilità, dimensioni ormai fondamentali per le attività turistiche che vogliono competere sul mercato contemporaneo.

Inoltre, il decreto incentiva la digitalizzazione delle strutture turistiche, elemento cruciale per migliorare la gestione e l’esperienza del cliente. Il recupero di immobili dismessi, spesso mal conservati o abbandonati, rappresenta un’opportunità anche per rilanciare il tessuto urbano e la vocazione culturale delle località siciliane.

Criticità sugli onorari professionali e la posizione degli ordini tecnici

Un punto critico segnalato riguarda il riconoscimento dei compensi per i tecnici coinvolti nei lavori, come progettisti, direttori dei lavori e collaudatori. Il decreto prevede un tetto massimo del 4% sull’investimento totale per queste prestazioni, una cifra giudicata troppo bassa dagli ordini degli architetti della regione. Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, ha espresso preoccupazione per il fatto che questo limite non rifletta l’effettiva complessità e l’impegno richiesto dai professionisti.

La Mendola ha annunciato che gli ordini tecnici presenteranno una richiesta formale di modifica alla percentuale prevista, indicando come riferimento il decreto parametri attualmente in vigore. “L’obiettivo è far rientrare il valore degli onorari in una misura più corrispondente al lavoro svolto e alla qualità richiesta.” Ignorare questo aspetto rischierebbe di compromettere il buon esito degli interventi finanziati, dato che il ruolo dei tecnici è centrale nelle fasi di progettazione e realizzazione.

Le modalità del contributo e il ruolo dell’assessorato al Turismo

L’assessorato regionale al Turismo sta per pubblicare un decreto che dettaglierà le modalità per accedere ai contributi previsti dall’avviso FSC 2021-2027, già annunciato a dicembre 2024. Il decreto definirà i criteri per la presentazione delle domande e indicherà l’ente incaricato di gestire le procedure per l’erogazione dei fondi. Sarà possibile presentare solo una domanda per ogni operatore economico, riferita a una singola attività produttiva. Questo limite mira a garantire una distribuzione più equa delle risorse, evitando concentrazioni e favorendo molte realtà territoriali.

Il fondo complessivo stanziato ammonta a 135 milioni di euro, destinati a rafforzare il settore turistico isolano, ambito trainante per l’economia locale. I fondi andranno a finanziare investimenti destinati sia all’ammodernamento che all’ampliamento delle strutture esistenti, così come alla realizzazione di nuove attività turistiche. Una specifica attenzione sarà rivolta al recupero di immobili dismessi, comprese strutture di valore storico, valorizzando così il patrimonio architettonico e culturale della Sicilia.

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