Il recente report sullo stato del Servizio Idrico Integrato nell’A.T.O. n. 2 “Marche Centro Ancona” ha messo in luce una situazione di emergenza idrica dovuta a un lungo periodo di siccità, seguito da un parziale recupero durante i mesi autunnali. Questo periodo di assenza di precipitazioni nel mese di novembre ha nuovamente sollevato preoccupazioni, ma grazie alla gestione efficiente da parte del gestore pubblico, gli utenti non hanno riscontrato problemi significativi nell’approvvigionamento idrico.
Stato delle sorgenti e approvvigionamento
Negli scorsi mesi, il livello delle sorgenti è diminuito drasticamente, generando una fase di decrescita in tutte le fonti di approvvigionamento. Tuttavia, le piogge di settembre e ottobre hanno permesso un lieve recupero, sebbene insufficiente per garantire una stabilità duratura. La Relazione annuale ha confermato che le sorgenti attualmente in uso ammontano a 139, con circa 42 milioni di metri cubi d’acqua prelevati e immessi nella rete nel 2023. Si deve notare che, oltre all’acqua prelevata localmente, sono stati acquistati circa 283mila metri cubi da distributori esterni all’Ambito, evidenziando così la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento in periodi critici.
La qualità dell’acqua proveniente dalle sorgenti non richiede un trattamento complesso prima della distribuzione. Unico processo applicato è la disinfezione, che assicura un’acqua potabile. Tuttavia, sono state registrate alcune segnalazioni di torbidità in specifiche frazioni dei Comuni di Fabriano e Sassoferrato nel corso del 2024, e sono avvenuti due episodi di superamento dei parametri chimico-fisici e batteriologici in frazioni di Genga. Segnali che richiamano l’attenzione sulla necessità di monitoraggio continuo e interventi tempestivi.
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Rete fognaria e impianti di depurazione
Il servizio di fognatura risulta coprire circa il 90,9% delle utenze, pari a circa 199,4mila, mentre il servizio di depurazione raggiunge circa l’86% delle 185,2mila utenze. Nel territorio operano 40 impianti di depurazione, che svolgono un ruolo cruciale nel trattare le acque reflue e restituire alla rete un’acqua depurata. Appare evidente che, nonostante i miglioramenti apportati negli anni passati, c’è ancora strada da fare per raggiungere una copertura totale, e il monitoraggio costante dei servizi di depurazione è essenziale per evitare possibili problematiche ambientali e garantire la salute pubblica.
Gestione e investimenti del servizio idrico
Dal luglio 2014, la gestione del Servizio Idrico Integrato è affidata a Viva Servizi, che conta un organico di 364 dipendenti, di cui 359 operano direttamente nel servizio idrico. Gli utenti possono accedere ai servizi attraverso 10 sportelli aperti al pubblico, per un totale di 116,5 ore settimanali. A supporto delle utenze è presente anche un call center attivo per 40 ore alla settimana, a dimostrazione di un impegno verso la trasparenza e la comunicazione.
Per quanto riguarda le finanze, i ricavi da tariffe nel 2023 hanno raggiunto 73,515 milioni di euro, con un modesto incremento di 0,147 milioni derivanti da altre attività idriche. Gli investimenti realizzati nello stesso anno ammontano a 33,161 milioni di euro, superando di poco il valore pianificato originariamente. Un segnale positivo che indica una continua volontà di miglioramento e sviluppo nella gestione dei servizi idrici, in un contesto di sfide crescenti legate ai cambiamenti climatici e alla crescente domanda di acqua.
L’analisi presentata nella relazione annuale evidenzia la resilienza del sistema idrico e la critica necessità di migliorare ulteriormente le infrastrutture per garantire una fornitura continua e di qualità ai cittadini.