L’apertura dell’osservatorio regionale sulle periferie e marginalità presso la prefettura di potenza arriva in risposta ai recenti episodi di violenza tra minorenni nel capoluogo lucano. L’obiettivo è affrontare criticità legate alla devianza giovanile, includendo il disagio economico e sociale. Le forze dell’ordine e altri attori della comunità collaboreranno per un approccio coordinato su temi delicati che riguardano la sicurezza pubblica e l’inclusione sociale.
l’istituzione dell’osservatorio regionale a potenza
Nei prossimi giorni verrà attivato presso la prefettura di potenza l’osservatorio regionale dedicato a periferie e marginalità. A confermarlo è stato il prefetto michele campanaro durante il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza tenutosi dopo la rissa tra minorenni avvenuta giovedì 17 aprile in città. L’unità sarà uno strumento per monitorare e intervenire sulle situazioni di disagio che coinvolgono i giovani e le aree periferiche, dove si registrano episodi di devianza e difficoltà legate al tessuto sociale ed economico.
collaborazione tra istituzioni e comunità
Il prefetto campanaro ha sottolineato che il fenomeno della devianza minorile non riguarda solo le forze di polizia, ma richiede il coinvolgimento di scuole, famiglie, amministrazioni comunali e università. L’osservatorio si propone di mettere insieme le risorse disponibili per costruire strategie efficaci e condivise, cercando di prevenire il deterioramento delle condizioni sociali che possono portare a episodi di violenza o marginalità.
i dati sulla delittuosità a potenza e i controlli delle forze dell’ordine
Negli ultimi anni la delittuosità nel capoluogo lucano ha mostrato un calo misurabile. Dal 2019 si registra una diminuzione costante dei crimini, con una riduzione del 6,7% alla fine del 2024 e un ulteriore 3,1% nei primi mesi del 2025. Questi risultati si devono in parte alle operazioni di controllo intensificate da parte delle forze dell’ordine che, solo nell’ultimo periodo, hanno fermato oltre cinquemila persone e controllato circa mille veicoli.
interventi mirati e sanzioni
Le operazioni hanno inoltre interessato 180 esercizi commerciali, con 37 sanzioni amministrative e la sospensione di una licenza commerciale. Questi interventi mirano a limitare i comportamenti illeciti su più fronti, anche se, come evidenziato dal prefetto campanaro, “non bastano a risolvere il problema della sicurezza pubblica da soli.” Serve un lavoro più ampio e coordinato, come quello che spera di realizzare l’osservatorio, per intervenire sulle cause profonde delle tensioni sociali.
il ruolo dell’abuso di alcol tra i minorenni e le osservazioni della procura
Al comitato provinciale ha partecipato anche la procuratrice della repubblica presso il tribunale per i minorenni, anna gloria piccininni, la quale ha evidenziato il nesso tra i reati commessi da minorenni e l’abuso di alcol. A suo dire, “il consumo di alcol da parte dei giovani rappresenta una causa rilevante di eventi criminali,” ma lo stato non fornisce risposte adeguate a questo fenomeno, come invece avviene per le sostanze stupefacenti con il ricorso all’articolo 75.
La procuratrice ha ribadito che è necessario interrompere la catena di approvvigionamento di alcolici ai minorenni, puntando il dito contro chi fornisce queste bevande in modo illecito. Ha inoltre precisato che le segnalazioni ufficiali sull’uso di alcol tra i giovani sono poche, ma i dati reali raccontano un quadro diverso. L’appello lanciato è rivolto ai cittadini affinché segnalino situazioni di abuso, così da consentire un intervento più mirato da parte delle autorità competenti.
la sfida della marginalità sociale nei contesti urbani come potenza
La marginalità giovanile nelle aree periferiche di potenza riflette un problema più ampio legato a condizioni sociali difficili. L’osservatorio dovrà confrontarsi con situazioni di disagio che non coinvolgono solo la criminalità ma anche povertà e isolamento. La collaborazione tra le diverse agenzie educative, istituzioni e forze dell’ordine diventa fondamentale per mappare queste aree e capire come intervenire sia a livello prevenitivo che repressivo.
Le periferie, spesso dimenticate, rischiano di diventare zone ad alta tensione sociale se non si interviene con politiche pubbliche mirate. Nel contesto attuale la creazione dell’osservatorio rappresenta un passo verso la costruzione di una rete di sostegno e controllo capace di recepire segnali di pericolo prima che degenerino in episodi violenti. Sarà interessante osservare come questa iniziativa inciderà nel quadro complessivo della sicurezza e inclusione a potenza.
La rissa tra minorenni del 17 aprile ha evidenziato l’urgenza di una risposta coordinata. Le istituzioni locali, unite dalle recenti tensioni, sembrano pronte a metterci impegno per contenere il fenomeno della devianza giovanile, soprattutto nelle aree più vulnerabili della città. L’evoluzione delle azioni previste dall’osservatorio sarà cruciale per capire se potrà contribuire a ridurre le cause profonde degli episodi di disagio e violenza.