La scomparsa di Maurizio Camoletto, fisarmonicista e anima della storica ditta Verde, ha scosso la comunità di Leini e tutto il Piemonte. Figura centrale nella vita culturale e sociale locale, Camoletto ha portato avanti una tradizione familiare iniziata nel 1893, dedicandosi con dedizione alla musica, alla produzione artigianale di strumenti e all’organizzazione di eventi che hanno segnato la città.
Un secolo di musica: la ditta verde a leini
La ditta Verde nasce nel 1893, quando Giovanni Verde apre una bottega artigiana a Leini dedicata alla fabbricazione di fisarmoniche. Da subito, gli strumenti realizzati si fanno apprezzare, conquistando musicisti anche oltre i confini nazionali. La bottega diventa un punto di riferimento per gli appassionati di fisarmonica, dando vita a una piccola comunità attorno alla musica popolare e agli strumenti tradizionali.
Nel 1976, alla guida dell’azienda si affianca Maurizio Camoletto, che collabora con Giuseppe Verde, figlio del fondatore. Insieme aggiornano la produzione, espandendo le potenzialità della fisarmonica senza abbandonare l’artigianato tipico della ditta. Quando Giuseppe muore nel 1980, Maurizio prende lascita dell’impresa, mantenendo vive le tecniche tradizionali e insieme sviluppando nuovi modelli di fisarmonica e organetti.
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Il rilancio internazionale sotto camoletto
Sotto la sua gestione, la ditta Verde assume rilevanza nazionale e internazionale. L’azienda conferma il legame profondo con Leini e la cultura musicale, consolidando un ruolo importante anche agli occhi di musicisti di diverso calibro che hanno scelto gli strumenti Verde per le loro esibizioni.
Maurizio camoletto e la vita culturale di leini
Maurizio Camoletto non è stato solo un artigiano e musicista, ma anche un animatore della cultura locale. Ha sostenuto con forza le iniziative culturali promosse in città, soprattutto dopo l’apertura del teatro Pavarotti, dove ha contribuito con la sua esperienza e attrezzature a innalzare la qualità tecnica degli spettacoli. Il sindaco Luca Torella ha sottolineato come “la presenza di Camoletto e della sua squadra abbia permesso al teatro di acquisire una reputazione importante fra artisti e pubblico.”
Il legame fra Camoletto e la musica si estendeva anche all’insegnamento e alla promozione della fisarmonica come strumento accessibile e simbolo di un linguaggio universale. Musicisti e studenti di Leini e dintorni ne hanno beneficiato, trovando in lui un punto di riferimento costante e disponibile.
Collaborazione con enti e associazioni
Il lavoro di Camoletto si è intrecciato con quello di associazioni culturali e enti locali come la Pro Loco e il Comune di Leini, con cui ha collaborato in molti eventi. Il suo impegno ha contribuito a trasformare occasioni di aggregazione in momenti di festa e condivisione, rafforzando il tessuto sociale del territorio.
Il ricordo e l’eredità lasciata da maurizio camoletto
La morte di Maurizio Camoletto lascia un vuoto nella comunità di Leini, come confermato dal cordoglio espresso dal sindaco e dall’amministrazione comunale. In una nota ufficiale, il Comune ha rivolto le più sentite condoglianze alla famiglia Verde, sottolineando la continuità e la solidità del nome della ditta, riconosciuta da molti come un simbolo di eccellenza artigiana e culturale.
Chi ha conosciuto Camoletto lo ricorda come una persona capace di unire attraverso la musica, creando occasioni dove passione e professionalità si incontravano. La sua dedizione ha lasciato tracce profonde nell’identità culturale di Leini e nel cuore degli appassionati. Le sue fisarmoniche e la sua attività continueranno a raccontare una storia che dura da più di un secolo.
“Maurizio Camoletto ha saputo trasformare un mestiere antico in un ponte tra generazioni, dimostrando che musica e cultura si difendono e si rilanciano con il lavoro quotidiano e la cura dei dettagli.” La comunità che gli ha voluto bene mantiene viva la memoria del suo contributo, percepito come fondamentale per la vita sociale e artistica della città.