La scuola di alta formazione Dolce&Salato di Maddaloni ha ospitato l’ultima fase di “CrescereBIO“, un progetto volto a sviluppare competenze tra giovani chef su prodotti biologici campani. Promosso dalla Regione Campania e attuato da A.S.A.Q.A., questo percorso formativo ha coinvolto studenti degli istituti professionali enogastronomici per creare piatti adatti alle mense scolastiche, valorizzando ingredienti tipici del territorio. Il contest ‘Sfida ai fornelli‘ ha concluso il programma, assegnando premi ai piatti più originali e in linea con i criteri previsti.
Obiettivi e struttura del progetto crescerebio
Il progetto “CrescereBIO” nasce con l’intento di sensibilizzare le nuove generazioni sull’uso consapevole di alimenti biologici e certificati, provenienti dalla Campania. La Regione ha destinato allo scopo fondi del “Fondo mense scolastiche biologiche”, gestiti poi da A.S.A.Q.A., un’azienda attiva dal 2006 nelle analisi microbiologiche e chimiche di prodotti agroalimentari.
La formazione ha riguardato studenti del IV anno degli istituti professionali per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Tra questi, 9 scuole regionali hanno partecipato al contest finale. Le attività hanno mirato a far conoscere e proporre ingredienti tipici DOP, IGP, STG e da filiera corta, invitando i partecipanti a ideare piatti originali per le mense scolastiche. Ogni ricetta doveva rispettare criteri di salubrità e sostenibilità, riflettendo la filosofia del progetto.
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Il contest “sfida ai fornelli” e i vincitori
La terza fase di “CrescereBIO” si è conclusa con il contest “Sfida ai fornelli” nella scuola di alta formazione guidata dallo chef Giuseppe D’Addio a Maddaloni. L’evento ha visto gli studenti cimentarsi nella creazione di piatti rappresentativi di un’interpretazione moderna del territorio, con l’uso solo di prodotti biologici certificati.
La giuria ha premiato l’Istituto Alberghiero Pantaleo di Torre del Greco , con la ricetta “Pacchero di Gragnano all’Augenio“, riconosciuta per originalità e aderenza ai criteri. Al secondo posto si è posizionato l’Isis Ferraris di Caserta con il piatto “Armonie di Stagione“, seguito dall’Ipseoa Cavalcanti di Napoli con “Gnocco al cuore di bufala e variazione di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio“. Ai primi tre classificati sono andati i riconoscimenti simbolici di “cucchiarella d’oro”, d’argento e di bronzo.
Il ruolo della regione campania e la visione dell’assessore all’agricoltura
L’assessore Nicola Caputo ha descritto il progetto come parte di una strategia più ampia per modificare i comportamenti alimentari, puntando sulla tutela della salute tramite prodotti locali. Caputo ha rimarcato l’importanza di iniziative che coinvolgono scuole e università, con l’obiettivo di riconoscere il valore del cibo campano come risorsa per il benessere.
Secondo l’assessore il progetto aumenta l’attenzione sui prodotti biologici della regione nelle mense scolastiche, affinando la conoscenza del collegamento tra alimentazione e salute. In questo modo si sostiene anche la valorizzazione delle produzioni tipiche, molte delle quali presentano qualità nutritive rilevanti. Questa visione mira a creare una cultura diffusa, che associ i prodotti autoctoni a scelte consapevoli.
Il contributo di asaqa e il coinvolgimento degli studenti
Simona Pelliccia, referente di “CrescereBIO” per A.S.A.Q.A., ha sottolineato l’impegno del team nel diffondere consapevolezza tra le nuove generazioni. Nel corso dei mesi sono stati coinvolti circa 2000 studenti, tra scuole primarie e secondarie, con attività didattiche che hanno approfondito la conoscenza di prodotti biologici e certificati campani.
Gli studenti hanno approcciato temi come la sana alimentazione, la tutela dell’ambiente e l’importanza della filiera corta. Questa esperienza ha permesso di unire formazione teorica e pratica in cucina, favorendo la comprensione del valore dei prodotti locali. Le attività hanno lasciato un’impronta sulle abitudini alimentari di giovani in età scolare, avvicinandoli a scelte più equilibrate e rispettose dell’ambiente.