Il Diorama Festival torna domenica 25 maggio 2025 con la sua quinta edizione, aprendo i battenti nello scenario storico e naturale dell’Eremo di Santo Spirito a Maiella, in Abruzzo. L’evento si svolge dalle 9 alle 21, proponendo una giornata dedicata all’incontro tra musica sperimentale, arti visive contemporanee e narrazione legata al territorio. Nato nel 2021, il festival ha guadagnato un ruolo importante nella promozione culturale regionale e nazionale grazie al sostegno del Ministero del Turismo.
L’eremo di santo spirito a maiella e il contesto naturale del festival
L’Eremo di Santo Spirito a Maiella è una struttura antica inserita nel cuore del Parco Nazionale della Maiella, uno dei paesaggi più autentici d’Abruzzo. La località, raggiungibile dal borgo di Roccamorice, si distingue per la sua posizione isolata tra le montagne, offrendo un’atmosfera carica di spiritualità e storia. Ogni anno, la cornice naturale si trasforma in palco a cielo aperto per eventi artistici che puntano a valorizzare quel legame forte tra uomo e ambiente.
Domenica 25 maggio 2025, con orario continuato dalle 9 alle 21, l’Eremo accoglierà i primi 50 visitatori preferenziali del Diorama Festival, con accesso gratuito. Il percorso coinvolgerà sentieri immersi nel verde e spazi storici, creando un itinerario esperienziale pensato per interagire direttamente con il paesaggio. L’organizzazione ha previsto un servizio navetta gratuito da Roccamorice, con prenotazioni gestite tramite email o social del festival, per facilitare gli spostamenti ma mantenere un’attenzione all’accessibilità.
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Musica di ricerca e performance site-specific tra natura e arte
Il cuore della programmazione musicale si concentra su performance site-specific, curate per rispondere al dialogo con l’ambiente circostante. Gli artisti in scena sono Atabasca, Loufromspace e ZenSu, protagonisti di esibizioni nate dall’ascolto e dalla reinterpretazione del paesaggio sonoro naturale. Le scelte sonore privilegiano una ricerca che integra elementi di musica ambientale e sperimentale, capace di coinvolgere emotivamente il pubblico attraverso l’interazione con lo scenario roccioso e boschivo.
Queste performance sono distribuite lungo i sentieri del Parco e all’interno degli spazi storici dell’Eremo, in modo da offrire diverse prospettive d’ascolto e una fruizione immersiva. L’idea è trasformare il paesaggio stesso in un’opera viva, attiva e partecipata, dove le vibrazioni musicali amplificano la percezione del luogo e ne accrescono il valore culturale. Gli spettatori possono così vivere l’arte non come evento isolato, ma come esperienza integrata con l’ambiente.
Installazioni visive e narrazione: “la pazienza dell’acqua, la noia della pietra”
Le installazioni visive della giornata hanno il contributo dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila con il progetto intitolato “La pazienza dell’acqua, la noia della pietra”. Curato da Maurizio Coccia e Gioia Di Girolamo, il lavoro coinvolge le artiste Francesca Chiola, Sara Dias e Satya Forte. Questa creazione artistica unisce performance, video e sculture installative ispirate alla figura della sirena, simbolo antico di metamorfosi e dualità.
Il progetto vuole interrogare il rapporto tra elementi naturali come l’acqua e la pietra, riflettendo sulle tensioni tra movimento e immobilità, tempo e trasformazione. L’installazione rimane distribuita nel borgo di Roccamorice e nei dintorni dell’Eremo, offrendo al visitatore un percorso visivo e sensoriale che accompagna le esibizioni musicali. Durante la giornata si svolgono anche diversi talk organizzati da Valentina Toscano, con interventi di Coccia, Michele Trimarchi e Luca Romagnoli, che approfondiscono i temi artistici ed ecologici alla base del festival.
Belvedere di roccamorice e momenti di socialità serale
Dalle ore 17 fino alle 21 la scena si sposta al Belvedere di Roccamorice, punto panoramico con una vista diretta sulle rocce della Maiella. Qui, un dj set accompagna i visitatori in un clima più informale, seguendo il filo del paesaggio e della musica elettronica selezionata per continuare la sperimentazione sonora della giornata. Il dj set conclude idealmente le attività all’aperto, preparando il terreno per il momento conviviale che segue.
Il festival riserva infatti uno spazio per la cena a tavolata unica, riservata ai partecipanti che hanno prenotato. Questo momento si svolge in un’atmosfera di condivisione e incontro, riprendendo lo spirito collettivo che anima il Diorama Festival. La cena diventa così l’occasione per scambiare impressioni e riflessioni sull’esperienza vissuta, mantenendo un legame diretto tra musica, arte, natura e socialità.