Sheku Kanneh-Mason debutta a santa cecilia con il concerto di elgar sotto la direzione di lorenzo viotti

Sheku Kanneh-Mason debutta a santa cecilia con il concerto di elgar sotto la direzione di lorenzo viotti

La stagione 2025-2026 di Santa Cecilia a Roma presenta interpreti internazionali come Sheku Kanneh-Mason e Lorenzo Viotti, un ricco programma sinfonico e da camera, con innovazioni negli spazi e negli orari dei concerti.
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La stagione 2025-2026 di Santa Cecilia a Roma propone grandi interpreti internazionali, programmi sinfonici e da camera di rilievo, con debutti importanti, un focus sul repertorio barocco e progetti speciali dedicati a Beethoven, accompagnati da innovazioni negli spazi e negli orari dei concerti. - Gaeta.it

La stagione musicale 2025-2026 di santa cecilia a roma si apre con una serie di eventi che puntano su interpreti internazionali e programmi di rilievo. Tra i momenti più attesi il debutto del violoncellista sheku kanneh-mason, protagonista del concerto per violoncello di elgar. Il direttore lorenzo viotti torna per il secondo anno consecutivo alla guida dell’orchestra, dirigendo anche la sinfonia n. 5 di čajkovskij. Accanto alle grandi sinfonie, spicca la stagione da camera che amplia l’offerta con venti concerti, confermandosi un punto di riferimento per la vita musicale romana.

Il ritorno di lorenzo viotti e il debutto di sheku kanneh-mason

A santa cecilia l’appuntamento con sheku kanneh-mason segna un passaggio importante per la sua carriera: il violoncellista britannico si esibisce per la prima volta in questo prestigioso teatro. La scelta del concerto per violoncello di elgar, uno dei capisaldi del repertorio romantico inglese, sottolinea l’intensità e la forza espressiva del musicista. Sul podio torna lorenzo viotti, giovane direttore che ha conquistato la fiducia dell’orchestra e del pubblico nella stagione precedente.

La collaborazione tra viotti e kanneh-mason anticipa un ciclo ricco di appuntamenti sinfonici, a partire dal concerto di elgar al quale si affiancherà la direzione della sinfonia di čajkovskij, offrendo al pubblico occasioni per approfondire due epoche e stili diversi. La scelta del repertorio mostra un’attenzione a opere che uniscono rigore tecnico e forte coinvolgimento emotivo, punto chiave per attrarre appassionati e nuovi ascoltatori.

Una stagione ricca di talenti

Sullo sfondo della programmazione sinfonica, questo evento inaugura una stagione che si preannuncia ricca di talenti, con interpreti di caratura internazionale e produzioni curate nei dettagli. L’interazione tra direttore e solista risulta già consolidata nelle prove, proiettando lo spettacolo verso esiti di alto livello.

La stagione da camera di santa cecilia amplia l’offerta con venti concerti

La stagione da camera di santa cecilia propone quest’anno venti concerti in abbonamento, due in più rispetto alle passate edizioni, a conferma dell’interesse crescente per questa formula. Il cartellone spazia tra grandi nomi e programmi di respiro internazionale. L’apertura è affidata a un trio composto da lisa batiashvili , gautier capuçon e jean-yves thibaudet , con un programma che include brani di rachmaninoff, debussy e dvořák.

Repertori barocchi di pregio

Una delle tappe più significative sarà il ritorno di les musiciens du louvre diretti da marc minkowski. Il gruppo francese proporrà repertori barocchi di pregio, affiancato dal coro dell’accademia di santa cecilia e dall’ensemble accademia ghislieri nell’omaggio ad alessandro scarlatti. Questi appuntamenti sottolineano l’attenzione verso la musica antica, eseguita con strumenti e sensibilità storici.

Il concerto di andrea lucchesini dedicato a luciano berio evidenzia un richiamo alla musica contemporanea: quest’anno si celebrano i cent’anni dalla nascita del compositore milanese, e l’evento conferma il legame profondo del pianista e studioso con il repertorio moderno.

Approfondimenti sul barocco e i grandi progetti musicali in programma

Un ruolo importante è riservato al repertorio barocco, con nomi quali antonio florio e il suo ensemble cappella neapolitana. Il concerto con la partecipazione del soprano rosa feola sarà dedicato a niccolò piccinni, figura saliente della scena musicale italiana del XVIII secolo. Questa scelta mette in luce compositori meno frequentati, offrendo nuove prospettive al pubblico.

A completare la proposta barocca arriva christophe rousset, alla guida dell’ensemble english baroque soloists e del monteverdi choir, per dirigere il messiah di händel. L’istituzione di un’offerta legata al repertorio storico segnala un impegno importante nel valorizzare partiture chiave con esecuzioni filologiche.

Progetti speciali e celebrazioni beethoven

Tra le novità della stagione trova spazio un progetto speciale dedicato all’integrale dei quartetti di beethoven. La rassegna va avanti fino al 2027, anno del bicentenario dalla scomparsa del grande compositore tedesco. Il quatuor ébène rappresenta uno degli ensemble chiamati a interpretare questa vasta serie di concerti, che offrirà una lettura approfondita dell’opera cameristica di beethoven.

Parallelamente, la vocalità trova spazio con recital incentrati su čajkovskij e rachmaninoff, affidati a interpreti come asmik grigorian. La programmazione include inoltre esibizioni di celebrità come isabelle faust, kian soltani, andrás schiff, beatrice rana, grigory sokolov, víkingur ólafsson, arcadi volodos e lang lang, concludendo la stagione nel mese di maggio.

Rinnovamenti agli spazi e nuove disposizioni per l’orario dei concerti

La stagione 2025-2026 si apre con modifiche significative alla sala principale del complesso di santa cecilia. La sala santa cecilia sarà trasformata in un vero spazio scenico, una scelta che introduce elementi di innovazione nell’allestimento e nella fruizione dei concerti. Questa modifica riguarda soprattutto la disposizione degli spettatori e l’organizzazione degli spazi, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza del pubblico.

Sono stati ridisegnati i settori della sala per rendere più equilibrata la distribuzione dei posti e per permettere tariffe più accessibili, tenendo conto della diversità e della partecipazione crescente degli spettatori. L’attenzione verso queste esigenze riflette una volontà di apertura e inclusione nel rapporto tra istituzione e pubblico.

Un’altra novità riguarda gli orari dei concerti sinfonici che si terranno il giovedì e venerdì: a partire dalla prossima stagione, le esecuzioni inizieranno tutte alle ore 20. Il sabato resta invece confermato l’inizio alle 18. Questa uniformità semplifica la programmazione e facilita l’organizzazione degli spettatori che possono pianificare meglio la loro partecipazione.

Queste innovazioni strutturali valgono senza dubbio come risposta concreta alla richiesta di spazi più funzionali e accoglienti, così da valorizzare al meglio i programmi, i musicisti e il pubblico stesso. La direzione ha scelto di intervenire sia sotto il profilo artistico che organizzativo, con un occhio attento alla qualità dell’esperienza complessiva.

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