Sgombero a Pichini: le forze dell'ordine intervenute per liberare le case occupate dai rom

Sgombero a Pichini: le forze dell’ordine intervenute per liberare le case occupate dai rom

Sgombero a Pichini di Guidonia: forze dell’ordine rimuovono nuclei familiari rom da via Giotto, parte di un intervento della Prefettura per ripristinare legalità e sicurezza sociale nella zona.
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Sgombero a Pichini: le forze dell'ordine intervenute per liberare le case occupate dai rom - (Credit: www.imolaoggi.it)

Una significativa azione di sgombero ha avuto luogo a Pichini di Guidonia, dove le forze dell’ordine hanno rimosso ultimamente dalla palazzina di via Giotto alcuni nuclei familiari di origine rom, provenienti dal campo di via Albuccione. L’operazione è stata parte di un intervento più ampio coordinato dalla Prefettura, volto a garantire il ripristino della legalità nell’area. L’operazione non ha registrato difficoltà e ha portato a dichiarazioni dirette del sindaco di Guidonia Montecelio, Mauro Lombardo, che ha confermato l’importanza di questo intervento per restituire ordine e rispetto delle norme.

L’operazione di sgombero e le dichiarazioni del sindaco

L’azione di sgombero è stata eseguita con una presenza massiccia delle forze dell’ordine, tra cui blindati e squadre operative, davanti alla palazzina di via Giotto. L’intervento è avvenuto in maniera pacifica e ordinata, secondo le informazioni rilasciate dai media. Il sindaco Mauro Lombardo ha sottolineato che questa operazione non è stata isolata, ma è stata una risposta a una situazione più complessa legata alle occupazioni abusive. Durante una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, è stato stabilito un piano per garantire che chi non rispetta la legge non possa semplicemente spostarsi da un’area abusiva a un’altra, specialmente dopo aver ricevuto aiuti pubblici.

Lombardo ha confermato che la Prefettura continuerà a supervisionare l’operazione, che non si limita al solo sgombero, ma include anche piani per la chiusura definitiva del campo abusivo dell’Albuccione. Questo approccio coordinato mira a prevenire ulteriori occupazioni illegali e a garantire una gestione più attenta delle emergenze sociali e abitative.

La storia delle occupazioni nella zona

Lo sgombero di via Giotto ha una storia che risale al 9 ottobre scorso, quando alcuni nuclei familiari, in fuga dal campo nomadi abusivo della vicina Albuccione, hanno occupato gli appartamenti. La situazione di emergenza ha spinto le autorità locali a intervenire, dato che la baraccopoli di Albuccione affronta un’operazione di abbattimento di abitazioni illegali. Il sindaco ha affermato che l’obiettivo è di porre fine a questa situazione di illegalità quanto prima.

Le aspettative delle autorità sono alte; si prevede che, una volta completato il processo di sgombero e di ricollocazione, non ci siano ulteriori tentativi di occupazione nella zona. La situazione è più complessa rispetto a quella di una semplice occupazione di illegalità, coinvolgendo problematiche di sostegno abitativo e di integrazione sociale per le famiglie coinvolte.

Le case di via Giotto e il legame con la criminalità

Le abitazioni di via Giotto non sono solo un contesto di emergenza abitativa, ma sono anche collegate a vicende di criminalità organizzata. Questo complesso residenziale, già sequestrato, è in gestione all’ANBSC, l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata. Lavori di manutenzione e piani di destinazione sociale attendono di essere realizzati in queste strutture, un fatto che mette in luce come lo sgombero rientri in una strategia più ampia di recupero e valorizzazione del patrimonio pubblico.

Nel giugno 2017, la procura distrettuale antimafia aveva già sigillato questo complesso, segnalando un impegno continuo delle autorità nella lotta contro l’occupazione abusiva di immobili, soprattutto quando si tratta di beni confiscati. Non meno importante è la realtà all’interno di queste palazzine, dove sono emersi episodi di crimine, come la scoperta di un box auto nel quale venivano cannibalizzate auto rubate, operazione effettuata dai carabinieri nel recente ottobre 2023.

Questa situazione complessa richiede un intervento mirato e multidimensionale, che non solo affronti il problema delle occupazioni abusive, ma che miri anche a ripristinare la legalità e la sicurezza sociale in un contesto di crescente preoccupazione per il fenomeno delle occupazioni illegali e della criminalità organizzata.

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