La partecipazione di Qasimi alla Milano Fashion Week ha segnato un momento importante per la maison, che ha festeggiato dieci anni di attività presentandosi per la prima volta sulla passerella meneghina. Tuttavia, poche minuti prima dell’inizio della sfilata, un episodio imprevisto ha scosso il backstage: una modella è svenuta ed è stata subito trasportata al Policlinico di Milano. La collezione, ideata da Hooor Al Qasimi in memoria del fratello Khalid Al Qasimi, ha portato sul palco temi profondi legati alla memoria e al tempo, attraverso scelte stilistiche suggestive e collaborazioni artistiche di rilievo.
L’incidente nel backstage prima della sfilata di qasimi
Il pomeriggio del 18 febbraio 2025 si è aperto con tensione dietro le quinte dello show di Qasimi. A pochi minuti dal via della sfilata, una giovane modella di diciotto anni ha perso i sensi, colpita da un malore causato dal caldo intenso che ha investito Milano in quei giorni. Lo staff ha subito soccorso la ragazza e ha richiesto l’intervento di un’ambulanza, che ha trasferito la giovane al Policlinico cittadino per ulteriori accertamenti. Le condizioni non destano preoccupazione, secondo quanto riferito dalla maison, che ha attribuito la perdita di coscienza a un abbassamento di pressione.
La sfilata prosegue nonostante l’incidente
L’incidente ha creato un momento di pausa e preoccupazione, ma non ha fermato lo show. Dopo le prime cure e i controlli, la modella è stata assistita dal personale sanitario, e la passione e la determinazione degli organizzatori hanno permesso alla sfilata di partire nel rispetto dei tempi previsti. La scena si è rapidamente trasformata, passando dall’angoscia a una celebrazione intensa del lavoro creativo di Hooor Al Qasimi, figlia d’arte che guida la maison dopo la scomparsa del fratello.
Leggi anche:
La collezione dedicata a khalid al qasimi come omaggio alla memoria
La collezione presentata rappresenta un omaggio esplicito a Khalid Al Qasimi, fondatore della griffe e fratello gemello di Hooor Al Qasimi, scomparso prematuramente. Attraverso ogni capo, la stilista ha voluto raccontare il delicato tema della memoria e della sua impermanenza, ennesima riflessione sulla fugacità del tempo e dei ricordi che lasciano la loro impronta ma poi svaniscono. Al centro della proposta c’è il memory nylon, un tessuto tecnico che presenta pieghe fitte destinate a scomparire col tempo, già utilizzato nelle collezioni di Khalid.
Simbolismo del memory nylon nella collezione
Le giacche e i pantaloni in memory nylon si trasformano nel simbolo del passare e della perdita, del tracciare e cancellare impressi sulla stoffa. Hooor Al Qasimi ha spiegato che «non c’è memoria», riferendosi ai conflitti che hanno attraversato il suo percorso personale e collettivo, già presenti ai tempi del fratello e tuttora attuali. Un ponte sottile tra arte, moda e tempo che si manifesta attraverso un linguaggio visivo semplice ma emblematico.
La collaborazione con l’artista dala nasser e l’interpretazione dell’impermanenza
Accanto alla riflessione stilistica, la collezione ha potuto contare sul contributo di Dala Nasser, artista di origini libanesi che ha infuso la sua sensibilità nel progetto. Il lavoro di Nasser si è tradotto nei dettagli sartoriali: fili sciolti, ricami che sembrano scarabocchi, orli sfrangiati e rifiniture consumate evocano la transitorietà delle forme e degli stati d’animo. Questi elementi visivi sono messaggi tangibili che raccontano la precarietà e il cambiamento.
Arte e moda in dialogo
Dala Nasser ha commentato come la sua arte ruoti intorno all’impermanenza, sia degli oggetti sia delle percezioni mentali. Il rapporto con il team di Qasimi ha reso possibile trasformare questi concetti astratti in capi visibili, capaci di evocare un senso di trasformazione in atto e di tempo segnato su materiali e superfici. Le creazioni sembrano riflettere già sul loro passato, segnate dal loro stesso percorso, come fossero testimoni di una storia personale che si svolge davanti agli occhi di chi guarda.
La collaborazione tra moda e arte ha aggiunto profondità alla sfilata, esprimendo un dialogo stretto tra diverse forme di espressione. La memoria, il tempo e la guerra sono stati evocati con un’immediatezza che va oltre la mera estetica, incarnati in giacche e pantaloni che raccontano più di una semplice stagione di moda.
Il decimo anniversario di Qasimi a Milano ha dunque avuto una doppia valenza, tra un imprevisto che ha rischiato di oscurare l’evento e una proposta culturale ricca di significati. Lo show ha ribadito la capacità della maison di intrecciare ricordi familiari e tematiche universali dentro una moda che parla.