Il Comune di Sezze, con il supporto del Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma, è attivamente impegnato nella ri-scoperta dei segreti della Sezze Sotterranea, una località affascinante le cui origini risalgono a oltre duemila anni fa. A seguito della recente campagna di ricognizione, il sindaco Lidano Lucidi ha rilasciato dichiarazioni entusiastiche riguardo ai progressi compiuti. La collaborazione tra enti accademici e la comunità locale mette in evidenza l’importanza di preservare il patrimonio storico, rendendo Sezze un esempio di come la storia possa tornare a splendere.
La sinergia tra comune e soprintendenza
Il progetto “Setia e il suo territorio” ha come fulcro la ricostruzione della topografia della colonia di Setia, un obiettivo che necessita di una stretta collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte. Il recente protocollo d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Frosinone e Latina rappresenta un passaggio fondamentale in questo processo.
Il Comune di Sezze ha dimostrato pieno sostegno, mettendo a disposizione anche alloggi per gli studenti universitari che partecipano attivamente a questo lavoro di ricerca. Grazie a questo approccio collaborativo, un team di laureandi e specializzandi ha la possibilità di imparare e contribuire a una ricerca di grande rilevanza. Queste iniziative offrono un’opportunità di crescita accademica e professionale, oltre a stimolare un forte senso di appartenenza nella comunità.
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Tecnologie innovative al servizio dell’archeologia
Le attività di ricognizione urbana sono caratterizzate dall’uso di tecnologie all’avanguardia, come i droni, per realizzare fotogrammetrie e modelli 3D delle strutture storiche conservate. Attraverso il GPS, gli archeologi sono in grado di localizzare con precisione i resti architettonici, facilitando la raccolta di dati utili alla ricostruzione topografica dell’antica Setia.
Questa combinazione di tecnologia e ricerca diretta consente di ampliare le conoscenze sulle strutture antiche, in particolare quelle risalenti al periodo tardo repubblicano, un’epoca di grande sviluppo edilizio. L’uso di droni non solo ottimizza la raccolta dei dati, ma permette anche di analizzare aree che, per motivi pratici, sarebbero complicate da esplorare a piedi.
Il coinvolgimento della comunità locale
La collaborazione tra accademia e comunità è un elemento chiave per il successo di questo progetto archeologico. La popolazione di Sezze ha dimostrato un grande impegno, mettendo a disposizione le strutture spesso conservate all’interno delle proprie abitazioni. Questo scambio ha favorito la scoperta di informazioni preziose che ampliano le conoscenze sulle fasi di occupazione della città.
Il sindaco Lidano Lucidi ha espresso la sua gratitudine per il supporto ricevuto dalla comunità, che ha reso possibile raccogliere dati storici fondamentali. La passione e l’entusiasmo espressi dai cittadini sono attestati dall’ampia partecipazione e dai numerosi racconti tramandati nel tempo, che forniscono una chiave interpretativa unica per comprendere la storia di Sezze.
Prospettive future della ricerca a Sezze
Le campagne di scavo e ricognizione non si fermano. Si prevede già la prosecuzione delle attività con una nuova fase di indagini archeologiche, mirata a chiarire ulteriormente la complessa topografia di questa antica città, ricca di storia e cultura. La programmazione di ulteriori campagne non solo offrirà nuove scoperte, ma contribuirà anche a una maggiore valorizzazione del patrimonio culturale di Sezze, coinvolgendo ulteriormente la popolazione locale.
I prossimi passi nel progetto “Setia e il suo territorio” saranno cruciali per comprendere l’evoluzione della città e per promuovere una conoscenza approfondita della sua storia millenaria. La bellezza e l’importanza di Sezze non stanno solo nel suo passato, ma anche nelle potenzialità che la ricerca offre a chiunque desideri esplorare il legame tra la modernità e le radici storiche.