Sette studenti dell’istituto amedeo d’aosta dell’aquila protagonisti della seconda edizione del percorso pcto inclusivo

Sette studenti dell’istituto amedeo d’aosta dell’aquila protagonisti della seconda edizione del percorso pcto inclusivo

Un progetto a L’Aquila coinvolge sette studenti dell’istituto Amedeo d’Aosta in percorsi di inclusione e autonomia lavorativa, con il supporto di Fondazione Micron, CNA L’Aquila e Gran Sasso Acqua Spa.
Sette Studenti Delle28099Istituto A Sette Studenti Delle28099Istituto A
Un progetto a L’Aquila coinvolge sette studenti con bisogni speciali in tirocini inclusivi presso aziende locali, promuovendo autonomia e integrazione lavorativa grazie alla collaborazione tra scuola, imprese e associazioni. - Gaeta.it

Un progetto pensato per favorire l’inclusione e l’autonomia di giovani con bisogni speciali ha preso forma a l’aquila attraverso la seconda edizione del Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento . L’iniziativa coinvolge sette studenti dell’istituto amedeo d’aosta e si sviluppa grazie al sostegno della fondazione micron e alla spinta di manuela seminara. L’obiettivo è far acquisire ai ragazzi esperienze pratiche in ambienti lavorativi reali, per accompagnarli nella crescita personale e formativa.

Il coinvolgimento di cna l’aquila e gran sasso acqua spa

I sette studenti sono entrati a far parte di due realtà del territorio aquilano, con l’intento di sperimentare diversi contesti professionali. Il primo partner è stata la confederazione nazionale dell’artigianato che, grazie al ristorante di giorgio carissimi, ha accolto alcuni ragazzi nel proprio staff di cucina. Questa esperienza si è rivelata un banco di prova importante per misurare capacità e autonomie in un ambiente dinamico, ma strutturato.

L’altra realtà coinvolta è gran sasso acqua spa, azienda attiva nella gestione idrica della provincia. Per il presidente ivo pagliari, l’iniziativa rappresenta un valore aggiunto anche per l’azienda stessa, capace di offrire stimoli diversi grazie all’apporto concreto dei giovani partecipanti. Entrambe le realtà hanno descritto questa collaborazione come un percorso di crescita a doppio senso, dove istruzione e mondo del lavoro si intrecciano.

Sfide e prospettive per l’inclusione lavorativa a l’aquila

Nonostante le opportunità, in città e più in generale, si affrontano ostacoli significativi soprattutto legati alla mancanza di una normativa chiara che regoli i percorsi professionali per studenti con disabilità. Secondo giorgio carissimi, presidente cna l’aquila, la complessità burocratica limita la diffusione di progetti inclusivi, impedendo che vengano considerati come prassi consolidate.

Il ristorante che ospita uno degli studenti è stato un primo passo concreto, ma la necessità è estendere queste esperienze, superando impacci amministrativi e culturali. La strada tracciata dal progetto pcto- inclusivo potrebbe diventare un modello da replicare, tuttavia serve un impegno delle istituzioni sia per sostenere la progettualità, sia per offrire un quadro normativo più snello.

L’impegno dell’istituto amedeo d’aosta e delle associazioni locali

Serena castellani, referente per l’inclusione all’istituto amedeo d’aosta, punta a far crescere il progetto coinvolgendo altre scuole di l’aquila, per ampliare il raggio d’azione contro l’esclusione e stimolare nuove collaborazioni con le imprese del territorio. L’istituto rappresenta un nodo cruciale per far incontrare domanda e offerta in modo inclusivo.

Autismo abruzzo onlus segue con interesse l’iniziativa e sottolinea la qualità di questo lavoro congiunto tra scuola, aziende e associazioni. Giovanni cappelli e dario verzulli hanno riconosciuto il valore sociale del progetto, che risponde a una domanda ricorrente tra gli addetti ai lavori: quale futuro avranno i ragazzi con autismo e altre difficoltà dopo la scuola?

Una risposta concreta a una domanda fondamentale per le famiglie

Il percorso pcto promosso a l’aquila si presenta come esempio di una “alternanza scuola-lavoro” che non si limita a inserire i giovani in un contesto lavorativo, ma li accompagna con attenzione verso l’autonomia e l’inclusione. Dario verzulli ha insistito sul cambiamento che accompagna l’ingresso nel mondo “fuori dalla scuola” e dalle sicurezze familiari. Progetti come questo cercano di colmare quel divario, offrendo percorsi costruiti sulle esigenze reali dei ragazzi.

L’esperienza fatta da questi sette studenti diventa testimonianza di un lavoro concreto, un inizio di trasformazione che vada oltre l’episodio sporadico e punti alla costruzione di reti stabili tra scuole, realtà produttive e associazioni sul territorio aquilano.

Change privacy settings
×