Sette ex dirigenti di chiquita condannati in colombia per finanziamento alla violenza con multe e carcere

Sette ex dirigenti di chiquita condannati in colombia per finanziamento alla violenza con multe e carcere

Sette ex dirigenti di Chiquita condannati in Colombia per finanziamento ai gruppi paramilitari AUC, con multe milionarie e pene oltre 11 anni, in un caso storico legato al conflitto armato di Urabá.
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Sette ex dirigenti di Chiquita sono stati condannati in Colombia per aver finanziato gruppi paramilitari, con multe milionarie e pene superiori agli 11 anni, segnando una svolta storica nella giustizia legata al conflitto armato nella regione di Urabá. - Gaeta.it

Sette ex dirigenti della multinazionale chiquita sono stati condannati in colombia per aver contribuito al finanziamento di gruppi paramilitari durante uno dei periodi più violenti del paese. La sentenza prevede multe per milioni di dollari e pene detentive che superano gli 11 anni. Questo provvedimento rappresenta un passaggio storico nel tentativo di giustizia legato al conflitto armato che ha segnato la regione di urabá, importante area di coltivazione delle banane.

Dettagli della condanna a carico degli ex dirigenti di chiquita

Il tribunale colombiano ha emesso la condanna a sette ex dirigenti di chiquita, riconoscendoli colpevoli di cospirazione aggravata. I reati contestati riguardano una serie di crimini commessi in un contesto di violenza diffusa, in particolare tra il 1990 e il 2004. Tra i condannati spiccano tre manager che hanno ricoperto ruoli di leadership nella filiale colombiana di chiquita, compreso l’americano charles dennis keiser.

Sanzioni economiche e penali

In termini economici, le multe imposte ai settori coinvolti ammontano a 3,4 milioni di dollari. Le pene detentive vanno oltre gli 11 anni, confermando la gravità delle responsabilità riconosciute a questi ex dirigenti. Secondo la sentenza, le azioni degli imputati hanno agito da supporto diretto alle forze paramilitari, contribuendo a una violenza che ha devastato le comunità locali.

Ruolo di chiquita nel finanziamento delle forze unite di autodifesa della colombia

La multinazionale è stata accusata di aver trasferito circa 2 milioni di dollari alle Forze unite di autodifesa della Colombia , gruppo paramilitare di estrema destra attivo per quasi vent’anni. Le auc hanno operato in diverse regioni colombiane, controllando il territorio con atti di violenza, intimidazioni e omicidi.

Il trasferimento di fondi da parte di chiquita è avvenuto proprio nei momenti di maggiore intensità del conflitto armato interno, specialmente nell’area di coltivazione delle banane di urabá, dove la presenza di gruppi armati era particolarmente pressante. La società, in questo modo, ha garantito una sorta di protezione alle proprie attività economiche, ma a discapito delle popolazioni e della stabilità.

Prove emerse nel processo

Nel corso del processo, sono emerse prove documentali e testimonianze che confermano questi pagamenti. Il tribunale colombiano ha sottolineato come tale comportamento abbia contribuito all’escalation degli episodi di violenza, in un contesto di profonda violazione dei diritti umani.

Il contesto legale e il risarcimento alle vittime riconosciuto negli stati uniti

La sentenza colombiana segue una vicenda più ampia che ha visto un tribunale statunitense intervenire sul tema. Nel 2024, infatti, negli stati uniti era stato istituito un fondo multimilionario destinato a risarcire le vittime del conflitto causato dai gruppi paramilitari in colombia.

La giuria statunitense aveva stabilito un risarcimento di 38,3 milioni di dollari a favore delle famiglie di otto persone uccise nel contesto di questa guerra civile. “Questo precedente legale ha fornito nuovi strumenti per perseguire la multinazionale e i suoi dirigenti in sede nazionale colombiana.”

La decisione del tribunale colombiano conferma un percorso giudiziario volto a riconoscere le responsabilità delle aziende internazionali implicate nel sostegno a gruppi armati durante conflitti.

Importanza del caso chiquita

Il caso di chiquita diventa così un riferimento importante per altre inchieste simili, oltre a rappresentare un riconoscimento tangibile per i familiari delle vittime, ancora in attesa di giustizia dopo decenni di violenze. Le sanzioni inflitte servono anche come monito per altre aziende operanti in contesti di conflitti armati.

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