Il servizio di interruzione volontaria della gravidanza all’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta è stato sospeso per mancanza di medici non obiettori. La ripresa del servizio è prevista per il primo luglio 2025, dopo una pausa che ha suscitato polemiche e richieste di chiarimenti da parte di gruppi politici e associazioni locali. Il direttore generale dell’ospedale ha fornito aggiornamenti sul reinserimento del personale medico e sulle prospettive di copertura definitiva del servizio.
Cause della sospensione del servizio ivg a caserta
Il servizio ivg nel nosocomio casertano è stato interrotto a causa delle dimissioni dell’unico ginecologo non obiettore presente in organico. Questa mancanza ha creato un blocco nell’erogazione della prestazione, dalla quale dipende l’accesso legale all’interruzione volontaria di gravidanza. La situazione ha messo in evidenza la sensibilità di tale servizio negli ospedali pubblici, specie in contesti dove la presenza di medici non obiettori risulta esigua.
Dichiarazioni del direttore generale
Il direttore generale Gaetano Gubitosa ha spiegato che il problema principale risiede nella scarsità di personale disponibile e nella difficoltà a garantire un’adeguata presenza di specialisti non obiettori. Questa criticità non è imputabile a esigenze improvvise o a eventi imprevedibili, quanto a una carenza di programmazione e gestione del personale, in particolare per quanto riguarda le scelte individuali dei medici sui principi etici relativi all’ivg.
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Le dimissioni dell’unico ginecologo non obiettore hanno svelato una vulnerabilità nell’organizzazione ospedaliera, che non aveva previsto un ricambio o un supporto tempestivo da parte di altri operatori. Si è aperto quindi un dibattito locale sull’importanza di assicurare continuità a servizi sensibili, evitando che l’interruzione si traduca in un ostacolo per le persone coinvolte.
Interventi politici e richieste di spiegazioni dopo la sospensione
La chiusura temporanea del servizio ha generato reazioni politiche e sociali a Caserta. Vari partiti e associazioni attive sul territorio, tra cui Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Partito Socialista Italiano, Sinistra Italiana, Caserta Decide e Speranza per Caserta, hanno presentato una richiesta formale di incontro con il direttore generale Gubitosa. L’obiettivo era ottenere chiarimenti sullo stato del servizio ivg e sulle cause della sospensione.
Queste forze politiche hanno sottolineato nei loro comunicati che il problema non è legato a eventi difficilmente risolvibili, ma piuttosto a una mancanza di pianificazione strategica e a un’insufficiente gestione delle risorse umane. Hanno evidenziato che esistono strumenti già previsti nel servizio sanitario nazionale per far fronte a carenze di personale, ad esempio assunzioni temporanee o ricorso a medici esterni qualificati.
La pressione pubblica
Nella loro nota congiunta si è inoltre richiamata l’esigenza di garantire il rispetto dei diritti delle persone gestanti e la tutela della loro salute, che rischiano di venir compromessi da situazioni organizzative fragili o da blocchi nell’erogazione delle prestazioni. Le richieste di maggiore attenzione e responsabilità hanno riflesso la pressione pubblica affinché la sospensione del servizio ivg venga limitata nel tempo e non si ripeta.
Prospettive di ripresa e sviluppo del servizio ivg a caserta
Il primo luglio 2025 l’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta ha programmato di riprendere regolarmente il servizio di interruzione volontaria della gravidanza. Questo sarà possibile grazie all’ingresso in servizio, avvenuto il 15 giugno, di un nuovo ginecologo non obiettore. La conferma è arrivata dal direttore generale Gaetano Gubitosa, che ha indicato tempi precisi per il ritorno alla normalità.
Il piano dell’ospedale prevede anche un potenziamento a partire da settembre, quando entreranno in organico altri due medici non obiettori. Questa crescita del personale dovrebbe garantire una copertura più stabile e l’avvio del servizio a pieno regime. Il riassetto del personale permetterà di superare le difficoltà emerse, assicurando continuità alle prestazioni e una migliore risposta alle esigenze delle utenti.
Impegni futuri
L’azienda ospedaliera punta quindi a evitare altri stop, imparando dagli eventi recenti. L’attenzione alle risorse umane e alla selezione di personale adeguato resta prioritaria per garantire il rispetto delle normative vigenti e la disponibilità dei servizi sanitari legati all’interruzione volontaria della gravidanza. Gli sviluppi futuri saranno monitorati con attenzione dalle istituzioni locali e dalle organizzazioni coinvolte.