Sergio Mattarella a torino: l’organizzazione internazionale del lavoro tra pace e giustizia sociale nel 2025

Sergio Mattarella a torino: l’organizzazione internazionale del lavoro tra pace e giustizia sociale nel 2025

Il presidente Sergio Mattarella sottolinea a Torino il ruolo centrale dell’Organizzazione internazionale del lavoro nel promuovere lavoro dignitoso, giustizia sociale e pace attraverso dialogo tripartito e formazione.
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Il presidente Mattarella, inaugurando l’anno accademico del Centro internazionale di formazione dell’OIL a Torino, ha ribadito il legame fondamentale tra lavoro dignitoso, giustizia sociale e pace, sottolineando il ruolo cruciale dell’Organizzazione internazionale del lavoro nel promuovere diritti e stabilità a livello globale. - Gaeta.it

L’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciato durante l’inaugurazione dell’anno accademico del Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro a Torino, ha posto nuovamente al centro il legame indissolubile tra lavoro, giustizia sociale e pace. Un richiamo forte e preciso che rimanda alle radici storiche dell’Organizzazione nata dopo la Prima guerra mondiale, per promuovere stabilità e diritti in ambito lavorativo su scala globale.

L’oIL e la sua nascita come baluardo della pace e della giustizia sociale

L’Organizzazione internazionale del lavoro è stata fondata nel contesto post-bellico, nel tentativo di costruire un sistema internazionale che mettesse al centro il lavoro come via per la pace duratura. Il mandato originario dell’OIL si basa sulla convinzione che una vera condizione di pace non possa esistere senza garanzie sociali ed equità nei salari. Questa intuizione mantiene, anche a distanza di oltre un secolo, la sua rilevanza nel mondo contemporaneo. Sergio Mattarella ha richiamato proprio questi principi, sottolineando come siano rimasti un pilastro fondamentale del suo lavoro e della sua missione.

Lavoro dignitoso come fondamento

Il rapporto tra condizioni lavorative dignitose, diritto alla rappresentanza sindacale e diritti sociali costituisce la base per un equilibrio sociale che eviti tensioni e conflitti. La storia dell’OIL dimostra come sia difficile immaginare uno sviluppo pacifico senza una tutela efficace per i lavoratori. Negli ultimi decenni, questo collegamento si è ampliato comprendendo anche nuove sfide come la globalizzazione, i cambiamenti tecnologici e la precarizzazione del lavoro. L’Organizzazione si è sempre presentata come una piattaforma dove si può discutere e costruire protezioni adeguate a un contesto in evoluzione.

Il modello italiano di lavoro secondo la costituzione e la sua eco nell’attività dell’OIL

Mattarella ha ricordato come la Costituzione italiana offra una chiara definizione del ruolo del lavoro nella società. L’articolo 1 della Carta stabilisce che la Repubblica si fonda sul lavoro, riconducendolo a un valore che unisce realizzazione individuale e tutela collettiva. Questo modello non solo rappresenta un riferimento giuridico ma anche un impegno etico concreto. Il lavoro diventa un fattore di inclusione e di assicurazione della dignità per ogni persona.

Lavoro degno e pari opportunità

Nel suo discorso, il presidente ha riferito che l’OIL riflette questa visione attraverso la promozione del “lavoro degno”, che non significa soltanto un’occupazione ma la garanzia di condizioni lavorative che assicurino libertà, sicurezza e pari opportunità, senza distinzione di genere o provenienza geografica. La difesa di questi diritti avviene in ambito globale, e per questo l’OIL ha adottato strumenti che si adattano ai diversi contesti, con un’attenzione continua a evitare esclusioni o discriminazioni.

Nel contesto italiano, questi principi hanno una risonanza particolare soprattutto considerando le normative sul lavoro e le politiche di welfare. La promozione della contrattazione collettiva e la tutela sindacale sono elementi centrali che trovano eco anche nelle azioni internazionali dell’Organizzazione. La formazione offerta a Torino rappresenta proprio un momento di approfondimento per rafforzare le competenze a sostegno di questi valori.

L’importanza di un dialogo tripartito per fronteggiare le nuove sfide globali del lavoro

L’intervento di Mattarella ha evidenziato l’unicità dell’OIL grazie alla sua struttura tripartita, che mette a confronto rappresentanti dei governi, dei lavoratori e dei datori di lavoro. Questa caratteristica permette di affrontare diverse problematiche con un approccio bilanciato e pragmatico. La capacità di mettere insieme soggetti con interessi diversi riduce i rischi di polarizzazione e alimenta soluzioni condivise.

Tensioni nel mondo del lavoro contemporaneo

Il mondo del lavoro è attraversato oggi da numerose tensioni: diseguaglianze crescenti, nuove forme di marginalizzazione, crisi economiche e trasformazioni tecnologiche. Questi fattori rischiano di minare la stabilità sociale e rendono indispensabile un presidio a livello internazionale che sappia offrire risposte comuni. L’OIL si presenta come quella realtà capace di mettere in comunicazione interlocutori diversi, trovando un terreno comune e rafforzando l’efficacia dei diritti.

Mattarella ha sottolineato che la giustizia sociale resta un’aspirazione imprescindibile per mantenere la pace e la stabilità nel mondo. Da qui deriva la necessità di mantenere attiva la funzione di dialogo orizzontale fra gli Stati, e di lavorare per costruire quadri condivisi di principi e tutele. L’esperienza di Torino, con la formazione e l’aggiornamento di professionisti del lavoro su scala internazionale, è un tassello importante all’interno di questa dinamica.

Il discorso del presidente riprende la storia e la missione originaria dell’OIL e la riafferma nel contesto odierno, quando molte sfide minano diritti e sicurezza. Il ruolo dell’organizzazione si conferma quindi cruciale per sorvegliare e promuovere condizioni di lavoro adeguate, riconosciute come basi per la pace mondiale.

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