Il ristorante “Diamanti del Mare” situato in via Sannazaro a Chiaia, Napoli, è finito sotto sequestro in parte della sua attività dopo un’ispezione interforze che ha rivelato numerose violazioni di norme igienico-sanitarie, urbanistiche e del lavoro. I controlli, svolti il 7 giugno 2025, hanno evidenziato carenze gravi che hanno portato all’adozione di provvedimenti restrittivi e sanzioni amministrative. In questa vicenda è coinvolto anche l’influencer e titolare Gennaro Di Napoli, la cui posizione è al centro dell’attenzione pubblica in città.
Violazioni igienico-sanitarie e sequestro di alimenti
L’intervento congiunto tra polizia locale, Asl Napoli 1, Ispettorato del Lavoro, Unità Tutela Edilizia e le aziende municipalizzate ABC ed Enel ha messo in luce condizioni di lavoro e di conservazione del cibo difformi rispetto alle normative vigenti. Durante l’ispezione sono stati sequestrati circa 80 kg di alimenti privi di tracciabilità e 160 kg di prodotti ittici e dolci conservati in modo irregolare. Gli ambienti destinati alla preparazione e deposito degli alimenti sono stati giudicati insalubri, con un deposito abusivo sanzionato con oltre 5 mila euro.
Chiusura della nuova ala e prescrizioni
La nuova ala del ristorante, ancora non aperta, è stata chiusa a seguito del riscontro di difformità urbanistiche e problematiche igieniche. L’autorità ha inoltre imposto 14 prescrizioni da rispettare entro un mese, riguardanti la messa a norma degli spazi e il rispetto delle regole basilari di igiene e sicurezza alimentare.
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Abusi edilizi e occupazione di suolo pubblico
L’ispezione ha anche rilevato l’occupazione abusiva di un’area pubblica di circa 50 metri quadri per il posizionamento di un gazebo senza alcuna autorizzazione. Per questo motivo è stata notificata una multa di 170 euro e ordinata la rimozione immediata dell’installazione.
Il reparto edilizio comunale ha invece contestato delle modifiche effettuate senza permessi su una parte del locale, considerata area vincolata. Queste irregolarità hanno condotto al sequestro della nuova ala e al deferimento agli organi giudiziari competenti. Le violazioni urbanistiche riguardano interventi strutturali non approvati e il mancato rispetto delle norme di tutela paesaggistica.
Lavoro nero e dipendenti irregolari
Tra i 20 lavoratori presenti durante i controlli, 10 sono risultati impiegati completamente “in nero”, cioè senza alcun contratto di lavoro valido. Tra questi, un dipendente è risultato privo di regolare permesso di soggiorno, dettaglio che aggrava la posizione della gestione del ristorante.
Le multe complessive per le irregolarità sul lavoro superano i 28 mila euro. Oltre alle sanzioni amministrative, la posizione dei titolari è ora al vaglio della magistratura per ipotesi di reato legata allo sfruttamento di manodopera irregolare, con possibili pene detentive fino a tre anni previste dall’articolo 22 del decreto legislativo 286/98.
La versione dei titolari e la reazione pubblica
Subito dopo la diffusione ufficiale delle notizie da parte della polizia locale, i titolari Gennaro Di Napoli e Ciro Barone hanno pubblicato video sui social, in particolare su Tik Tok, dove negano le accuse mosse dalla procura e dalle autorità. Nei filmati hanno mostrato il ristorante aperto e frequentato dai clienti, sottolineando di aver rispettato le norme durante l’attività.
Hanno spiegato che il sequestro riguarda una porzione della struttura ancora non entrata in funzione e che l’unica irregolarità rinvenuta in merito alla struttura esterna riguarda una superficie eccedente di undici metri quadri per il gazebo. Sui temi del lavoro nero e del cibo sequestrato non hanno fornito risposte precise.
Le indagini proseguono per chiarire definitivamente tutti gli aspetti segnalati nel corso del controllo effettuato a Chiaia. Le autorità mantengono alta l’attenzione sulle pratiche adottate nelle attività di ristorazione della zona e gli sviluppi saranno aggiornati nei prossimi giorni.