Sequestro di un cantiere nautico abusivo di 5.000 mq nella frazione le castella, Isola Capo Rizzuto

Sequestro di un cantiere nautico abusivo di 5.000 mq nella frazione le castella, Isola Capo Rizzuto

Sequestrato dalla Guardia Costiera un cantiere nautico abusivo a Isola Capo Rizzuto per violazioni ambientali, urbanistiche e mancanza di autorizzazioni, con rischi di contaminazione del suolo e delle acque.
Sequestro Di Un Cantiere Nauti Sequestro Di Un Cantiere Nauti
La Guardia Costiera di Crotone ha sequestrato un cantiere nautico abusivo a Isola Capo Rizzuto per violazioni ambientali, urbanistiche e mancati permessi edilizi. - Gaeta.it

Un vasto cantiere nautico abusivo in località Brasola, frazione Le Castella nel comune di Isola Capo Rizzuto, è stato messo sotto sequestro dal Nucleo operativo di Polizia ambientale della Guardia Costiera di Crotone. L’intervento è frutto di controlli mirati al contrasto delle violazioni ambientali nell’area, culminati nella scoperta di un complesso adibito a lavori su imbarcazioni privo delle autorizzazioni necessarie.

il contesto e la scoperta del cantiere abusivo


Durante un’ispezione nelle zone costiere della frazione Le Castella, i militari della Guardia Costiera hanno individuato un’area recintata su una superficie di circa 5.000 metri quadrati. L’accesso al sito avveniva tramite un cancello carrabile, che dava ingresso a uno spazio dove erano presenti numerosi natanti, una gru e altri macchinari utilizzati per il sollevamento e la movimentazione delle imbarcazioni. Accanto, si trovava un capannone industriale di circa 90 metri quadri utilizzato come officina meccanica e deposito, con una zona pavimentata di circa 200 metri coperta da una tettoia. Il complesso era adibito a diverse attività, tra cui la manutenzione, verniciatura, rimessaggio e riparazione delle imbarcazioni, nonché lavori di realizzazione e cura di parti in vetroresina e interventi sui motori marini.

irregolarità ambientali e mancati controlli sulle acque


Le verifiche tecniche hanno rilevato che solo una piccola parte dell’area era dotata di un sistema per raccogliere le acque usate nel lavaggio delle imbarcazioni. Per la gran parte del terreno, invece, le acque meteoriche venivano direttamente drenate nel suolo senza nessun tipo di organismo di raccolta o trattamento. Questo può comportare rischi ambientali legati a possibili contaminazioni del suolo o delle falde acquifere, vista la natura delle attività svolte, che prevedono l’impiego di sostanze e materiali potenzialmente inquinanti. Anche l’assenza di sistemi di raccolta e trattamento o di scarichi autorizzati per le acque reflue industriali è risultata come grave mancanza. Le emissioni in atmosfera provenienti dalle lavorazioni meccaniche e di verniciatura non erano regolate da alcun permesso, aumentando così il quadro di irregolarità.

violazioni urbanistiche e mancanza di permessi edilizi


Ulteriori accertamenti hanno rivelato che il terreno sul quale si trovava il cantiere nautico è classificato da piani urbanistici come destinato a usi incompatibili con le attività commerciali realizzate. In altre parole, la zona non consente lo svolgimento di cantieristica nautica o simili lavorazioni. Inoltre, la realizzazione del capannone e delle altre opere edilizie presenti non era coperta da alcun permesso a costruire. Questa violazione, oltre a configurarsi come abuso edilizio, costituisce evidente disparità rispetto alle normative vigenti in materia urbanistica, con conseguenti sanzioni penali e amministrative previste dalla legge.

provvedimenti e interventi della guardia costiera


Al termine delle verifiche, i militari hanno disposto il sequestro dell’intera area, comprese tutte le strutture fisse, i mezzi meccanici e i natanti presenti. L’atto serve a bloccare le attività abusive e a tutelare l’ambiente e il territorio di Isola Capo Rizzuto. La Guardia Costiera prosegue con ulteriori accertamenti per definire nei dettagli i responsabili e le modalità di svolgimento delle operazioni illegali. Le fasi successive coinvolgeranno anche altri enti locali e regionali preposti alle autorizzazioni ambientali e urbanistiche, al fine di far rispettare le normative vigenti. Gli interventi si inseriscono nel più ampio impegno di contrasto alle attività illecite che possono causare grave danno all’ecosistema marino e costiero.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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