Un intervento congiunto delle forze di polizia ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti a Reggio Emilia. Tre cittadini marocchini sono finiti in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. L’operazione ha riguardato hashish, cocaina e marijuana, scoperte durante una perquisizione in una abitazione usata come deposito.
Operazione congiunta tra questure di reggio emilia e modena
Il blitz è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì scorso grazie al lavoro combinato delle squadre mobili delle questure di Reggio Emilia e Modena. In supporto è intervenuta anche la sottosezione della polizia stradale di Modena Nord. Le indagini erano in corso da tempo e avevano già individuato i sospetti come fornitori delle piazze di spaccio delle due città. L’attenzione delle forze dell’ordine si è concentrata su tre uomini di origine marocchina, di 24, 31 e 35 anni, considerati i principali protagonisti dell’attività illegale.
Perquisizione nell’appartamento chiave
Durante l’operazione è stata eseguita una perquisizione mirata in un appartamento a Reggio Emilia, ritenuto il luogo dove venivano stoccati e gestiti gli stupefacenti destinati al mercato locale. L’intervento è stato pianificato con cura per evitare fughe o dispersioni delle prove, il che si è rivelato fondamentale quando uno dei sospettati ha cercato di eludere il controllo.
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Quantitativi e tipi di droga recuperati nell’appartamento
Gli agenti hanno trovato complessivamente oltre 70 chili di droga di varia natura. Precisamente sono stati sequestrati 66,72 chili di hashish, 687 grammi di cocaina e 508 grammi di marijuana. Questi numeri indicano un vero magazzino di sostanze destinate allo spaccio che avrebbe alimentato il mercato illegale di Reggio Emilia e Modena con grandi quantità di droga a basso prezzo.
Il ritrovamento conferma l’esistenza di un importante punto di rifornimento per le piazze criminali delle due città. L’hashish, in particolare, rappresentava la gran parte della merce trovata, un dettaglio che segnala il peso di questa sostanza nel sistema di spaccio gestito dal gruppo. La cocaina, pur in minor quantità, ha un valore elevato e punta a un mercato con una domanda differente ma molto redditizia. Infine, la marijuana completa il quadro della varietà di sostanze distribuite.
Dettagli sul mercato illecito
«L’hashish rappresentava la gran parte della merce trovata», un dettaglio che indica una forte domanda e distribuzione capillare nelle piazze di spaccio.
Reazione e tentativo di fuga durante l’arresto
La reazione più evidente è arrivata da uno dei tre indagati, il più anziano dei sospetti, il 35enne. Per evitare l’arresto, ha provato a scappare lanciandosi da una finestra dell’appartamento e cercando riparo nei campi circostanti. Il tentativo però è durato poco: la polizia lo ha raggiunto e fermato quasi immediatamente, senza lasciargli modo di svanire nel territorio.
Questo episodio sottolinea la determinazione delle forze dell’ordine nel contenere la rete di spaccio e il rischio connesso a chi opera in questi ambienti. «L’arresto è stato rapido, consentendo di mettere fine all’azione del gruppo senza incidenti gravi durante la fuga.»
Sequestro di armi clandestine e situazione giudiziaria
Nella stessa abitazione gli agenti hanno recuperato anche una pistola semiautomatica calibro 22 con matricola abrasa, completa di caricatore. Il possesso di quest’arma ha complicato ulteriormente la posizione dei tre uomini, che sono stati denunciati anche per detenzione di armi clandestine. Questo aspetto rafforza la percezione del grado di pericolo legato all’attività criminosa svolta dai soggetti.
Custodia cautelare a reggio emilia
I tre arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Reggio Emilia, a disposizione dell’autorità giudiziaria. La custodia cautelare è stata disposta per impedire loro di continuare le operazioni di spaccio o di inquinare le prove. La vicenda evidenzia un intervento deciso per contrastare il traffico di droga nelle province di Reggio Emilia e Modena.