Sequestro di crediti d’imposta per 5,5 milioni in un ente Rsa a Botricello, indagini della procura di Catanzaro

Sequestro di crediti d’imposta per 5,5 milioni in un ente Rsa a Botricello, indagini della procura di Catanzaro

La Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Catanzaro sequestrano crediti d’imposta per 5,5 milioni a un ente di assistenza residenziale a Botricello, indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato.
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La Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Catanzaro, ha sequestrato crediti d’imposta per oltre 5,5 milioni di euro a un ente di assistenza per anziani e disabili di Botricello, indagato per truffa aggravata legata all’uso improprio del Superbonus edilizio. - Gaeta.it

Un’operazione della guardia di finanza, coordinata dalla procura della repubblica di Catanzaro, ha portato al sequestro di crediti d’imposta per oltre 5 milioni e mezzo di euro. L’indagine ha riguardato la presunta acquisizione indebita di agevolazioni fiscali nell’ambito di lavori di ristrutturazione edilizia condotti da un ente che opera nel settore dell’assistenza residenziale per anziani e disabili a Botricello, in provincia di Catanzaro.

Indagini e sequestro per indebita acquisizione di crediti d’imposta

La guardia di finanza ha svolto un’indagine su una serie di operazioni fiscali relative alla riqualificazione di un immobile utilizzato in passato come villaggio turistico. L’edificio, acquistato dall’ente nel 2023, è stato sottoposto ad interventi di ristrutturazione con l’obiettivo di attivare il cosiddetto “Superbonus”, una misura agevolativa che riconosce crediti d’imposta per lavori di efficentamento energetico e adeguamenti edilizi.

Le verifiche svolte hanno rilevato irregolarità circa la legittimità dell’accesso a questi benefici fiscali. La procura della repubblica di Catanzaro, guidata da Salvatore Curcio, ha disposto il sequestro preventivo urgente dei crediti relativi agli incentivi richiesti, valutati in circa 5,5 milioni di euro. Questo provvedimento mira a impedire che l’ente trattenesse somme ottenute senza averne titolo.

Ipotesi di truffa aggravata ai danni dello stato

Nell’ambito dell’indagine, sono finiti sotto accusa il legale rappresentante dell’ente e il tecnico responsabile dei lavori di ristrutturazione. Per entrambi l’accusa formulata è quella di truffa aggravata ai danni dello Stato. L’ipotesi è che abbiano presentato documentazioni e asseverazioni false per accedere indebitamente ai crediti d’imposta.

La normativa in materia di Superbonus prevede requisiti stringenti sia di carattere soggettivo, riferiti alle categorie di beneficiari, sia di tipo oggettivo, relativi alle caratteristiche dei lavori effettuati. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la società che gestisce la struttura non soddisfaceva queste condizioni. Quindi, avrebbe ottenuto fondi pubblici senza rispettare le condizioni previste dalla legge.

Il caso dell’immobile nel comune di Botricello

L’immobile oggetto della vicenda si trova a Botricello, centro della provincia di Catanzaro e rappresenta una struttura con passato turistico, fino a poco tempo fa. Prima dell’acquisto da parte dell’ente per l’assistenza a persone anziane e con disabilità, l’edificio presentava condizioni di degrado e necessitava di importanti interventi.

La società ha avviato i lavori di ristrutturazione nell’agosto del 2023, presentando l’intera documentazione necessaria alle autorità competenti. Le pratiche edilizie e le asseverazioni avevano come scopo proprio la fruizione delle agevolazioni fiscali legate al Superbonus. Tuttavia, le successive indagini hanno evidenziato una mancanza di requisiti fondamentali per la concessione delle agevolazioni stesse.

Uso improprio degli strumenti fiscali

Questa situazione ha messo in luce un possibile uso improprio degli strumenti fiscali messi a disposizione dello Stato per il rilancio del settore edilizio. Il caso si aggiunge ad altre vicende simili sotto esame nel territorio calabrese e conferma la necessità di controlli più severi sui crediti d’imposta richiesti in edilizia.

L’esito dell’inchiesta avrà ripercussioni importanti nel modo in cui vengono gestite le operazioni di ristrutturazione legate alle agevolazioni fiscali nella regione. La procura di Catanzaro prosegue nel suo lavoro per approfondire tutte le responsabilità che emergono dai fatti accertati.

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