Sequestro a Treviso di 13,6 tonnellate di gas refrigerante vietato in arrivo dalla Cina su un tir polacco

Sequestro a Treviso di 13,6 tonnellate di gas refrigerante vietato in arrivo dalla Cina su un tir polacco

La guardia di finanza di Treviso sequestra 13,6 tonnellate di gas refrigerante vietato proveniente dalla Cina, destinato al mercato nero italiano; avviata indagine penale per contrabbando e violazione delle normative europee.
Sequestro A Treviso Di 132C6 To Sequestro A Treviso Di 132C6 To
La Guardia di Finanza di Treviso ha sequestrato un carico illegale di gas refrigerante vietato, proveniente dalla Cina e destinato al mercato nero italiano, avviando un’indagine per contrabbando e violazione delle normative ambientali europee. - Gaeta.it

La guardia di finanza di Treviso ha fermato un camion polacco con un carico di gas refrigerante vietato, proveniente dalla Cina. Il gas, stoccato in oltre mille bombole, sarebbe finito sul mercato nero italiano, in violazione delle normative europee che ne vietano l’uso in forma pura. L’operazione ha portato al sequestro immediato del carico e all’avvio di un’indagine penale.

Il gas refrigerante sequestrato e i divieti europei

Il carico fermato dalla guardia di finanza pesava 13,6 tonnellate ed era composto da 1.360 bombole di gas refrigerante non rigenerato. Questo tipo di gas è stato vietato nella sua forma pura a partire dal primo gennaio 2025, in virtù del regolamento europeo 517/2014. La misura nasce dall’esigenza di limitare le emissioni di sostanze altamente dannose per il clima, responsabili del riscaldamento globale.

Il gas sequestrato rappresenta uno di quei prodotti che già non possono essere commercializzati liberamente nel mercato europeo, ma solo in forme rigenerate o miscele conformi alle ultime normative. Il rischio era che queste bombole finissero installate clandestinamente in impianti di condizionamento o refrigerazione, contribuendo a inquinare illegalmente l’ambiente.

Le modalità del trasporto e la falsa documentazione

Il tir, partito da un deposito doganale in Slovacchia, mostrava una documentazione che attestava il transito fino al porto francese di Dunkerque. Da lì, il gas avrebbe dovuto proseguire via mare verso gli Emirati Arabi Uniti. Questo documento aveva lo scopo di far credere a un trasporto internazionale legale.

Ma la guardia di finanza ha scoperto che il gps montato sul camion indicava invece una destinazione diversa, molto lontana dal porto. Il tir si dirigeva a una località della provincia di Salerno, in Campania, dove probabilmente il carico sarebbe stato scaricato illegalmente. Il medesimo luogo era memorizzato nel navigatore satellitare, un dettaglio che ha fatto saltare il piano del contrabbando.

Il ruolo della guardia di finanza di treviso e le implicazioni legali

L’intervento è avvenuto durante un controllo in un’area di sosta autostradale a Roncade, vicino Treviso. I finanzieri hanno fermato il tir e perquisito il mezzo, concentrandosi sulla documentazione e sul percorso reale indicato dal conducente e dal navigatore.

Le incongruenze tra documenti e rotta reale hanno formato la base per il sequestro penale immediato del carico. La procura della repubblica di Treviso ha convalidato il sequestro, aprendo un’inchiesta per contrabbando e violazione delle normative ambientali.

Il valore commerciale del carico, se immesso nel mercato nero italiano, avrebbe superato il milione di euro. Ciò rappresenta un danno per la concorrenza legale e per le politiche ambientali europee, già impegnate nella lotta contro i gas dannosi per il clima.

L’operazione evidenzia la continua attenzione delle forze dell’ordine nel bloccare merci pericolose che potrebbero danneggiare l’ambiente e violare le leggi comunitarie, mantenendo alta la guardia sulle rotte di trasporto internazionali.

Change privacy settings
×