Questa mattina a Pozzuoli la compagnia carabinieri ha bloccato un gruppo di sei ragazzi dopo una segnalazione al 112. Il fatto si è svolto in via Carafa, vicino al mercato rionale, dove i carabinieri hanno sentito un forte odore di vernice spray. La situazione ha subito attirato l’attenzione delle forze dell’ordine impegnate in un controllo di routine nel centro della città.
Il fermo dei giovani e la scoperta delle bombolette
All’alba, i carabinieri sono arrivati rapidamente sul posto, notando sei giovani con guanti in lattice che cercavano di disfarsi di sette bombolette spray. I ragazzi, con età compresa tra 22 e 27 anni, risultavano già noti alle forze dell’ordine. La presenza dei guanti segnala un tentativo di evitare di lasciare tracce, elemento che ha indotto i militari a effettuare un controllo approfondito.
Il gruppo è stato fermato immediatamente, e gli oggetti posseduti sono stati sequestrati. Non appena individuati, i giovani non hanno potuto negare l’uso delle bombolette, dato che dai controlli è emerso il recente imbrattamento delle mura perimetrali del mercato rionale. Questo elemento ha rafforzato le accuse nei loro confronti, vista la corrispondenza tra le bombolette e le scritte rinvenute.
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Scritte vandaliche con riferimenti politici e sociali
Sulle pareti esterne del mercato, i militari hanno osservato alcune scritte realizzate con vernice spray. Tra le frasi spiccavano slogan come “Vogliamo il Pane e anche le rose”, “No ddl 1660”, “Noi siamo i flegrei siam ribelli per natura” e “La terra trema lo stato dorme”. Questi messaggi indicano una protesta dai contenuti sociali e politici, legati al territorio flegreo e probabilmente a leggi o ordinanze locali che stati opponendosi.
Le scritte mostrano tensioni verso lo stato e le istituzioni, riferendosi soprattutto a temi di diritti e percezione di abbandono. Simboli e parole denotano una forma di dissenso espressa attraverso atti vandalici in spazi pubblici. La scelta del mercato rionale non è casuale: è un luogo di aggregazione popolare e la scritta “pane e rose” richiama rivendicazioni legate al lavoro e alla dignità.
Denuncia e indagini ancora in corso a pozzuoli
I carabinieri hanno denunciato i sei giovani per il danneggiamento delle strutture pubbliche. Gli strumenti usati per il vandalismo, comprese bombolette e guanti, sono stati sequestrati come prova. Il procedimento giudiziario è aperto e al momento si lavora per individuare il movente preciso e se dietro all’azione ci siano gruppi organizzati o un’azione isolata.
Gli investigatori stanno cercando di chiarire se l’episodio rientri in eventi di protesta più ampi o se si tratti di una singola iniziativa dei ragazzi. Le frasi usate nelle scritte rappresentano un segnale di malessere ma anche un modo crudo di comunicare disagi e malcontento. Le autorità locali hanno preso nota dell’accaduto per valutare eventuali misure di prevenzione contro nuovi atti vandalici o tensioni nel quartiere.