Il 14 e 15 giugno 2025 si tengono le elezioni amministrative nei comuni pugliesi di Taranto, Massafra, Triggiano e Orta Nova, tutti oltre i 15mila abitanti. In contemporanea si svolge un referendum nazionale su diritti del lavoro e cittadinanza. Si decide il sindaco in questi centri dopo il primo turno che ha lasciato la strada aperta al secondo turno. Andiamo a vedere candidati, percentuali e dinamiche principali in ogni città.
Il confronto a taranto tra centrosinistra e centrodestra unito in supporto a civiche e pentastellati
A Taranto si disputa il ballottaggio tra Piero Bitetti del centrosinistra e Francesco Tacente sostenuto da liste civiche e centrodestra. Al primo turno, Bitetti ha raccolto il 37,39% dei voti mentre Tacente si è fermato al 26,14%. Luca Lazzaro, candidato del centrodestra, aveva preso il 19,40% ma ha poi deciso di supportare Tacente per il secondo turno. Il M5S, che aveva candidato Annagrazia Angolano , ha preferito indicare ai propri elettori di votare per Bitetti senza siglare un apparentamento ufficiale. Questa scelta ha spostato gli equilibri in un ballottaggio che si preannuncia combattuto. La città di Taranto, importante porto e centro industriale, segue con attenzione questa tornata elettorale, dato il ruolo strategico del Comune nel territorio pugliese.
La sfida ravvicinata di triggiano dopo il commissariamento
A Triggiano la competizione è tra Mauro Battista, candidato civico, e Giuseppe Toscano per M5S e liste civiche. Il primo turno è stato equilibrato: Battista ha preso il 35,61%, Toscano il 33,82%. Lo scarto di circa 250 voti rende il ballottaggio molto serrato. Questo voto assume un significato particolare perché il Comune di Triggiano era stato commissariato dopo problemi legati a vicende giudiziarie. I cittadini quindi tornano alle urne in un clima di rinnovata attenzione verso gli amministratori locali. Battista punta su un’ampia partecipazione civica e sul rilancio dell’immagine dell’amministrazione, mentre Toscano si affida all’esperienza del M5S e alle liste civiche per catturare il favore degli elettori.
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A massafra zaccaro in netto vantaggio sul candidato di centrodestra fisicaro
Massafra arriva al ballottaggio con Giancarla Zaccaro al comando, già favorita dal primo turno con il 46% dei voti. Contro di lei c’è Emanuele Fisicaro, candidato del centrodestra, che ha raccolto oltre il 31%. La distanza tra i candidati è consistente e Zaccaro può contare sul sostegno di una coalizione civica che ha ottenuto una buona risposta popolare. Fisicaro, invece, cerca di recuperare terreno puntando su temi legati alla sicurezza e alla crescita economica del territorio. Con oltre 15mila abitanti, Massafra è un comune di media dimensione con una vita sociale vivace e una sfida amministrativa che interessa molti cittadini.
Il ballottaggio a orta nova tra centrosinistra e centrodestra con distacco di 800 voti
Orta Nova si appresta a eleggere il suo sindaco tra Domenico Di Vito del centrosinistra e Gerardo Tarantino del centrodestra. Al primo turno Di Vito ha ottenuto il 40,34%, Tarantino supera di poco il 31%. Il divario tra i due è di circa 800 voti. La contesa vede ancora una volta scontrarsi le tradizionali coalizioni politiche. Orta Nova, comune agricolo con una forte identità locale, osserva da vicino questa scelta che determinerà la guida per i prossimi cinque anni. Entrambi i candidati puntano a rafforzare servizi e infrastrutture, facendo leva sulle necessità della popolazione.
Oltre alle amministrative, il referendum nazionale sui temi sociali coinvolge gli elettori pugliesi
Il turno di voto nei quattro comuni pugliesi non riguarda solo i sindaci. In parallelo si svolge un referendum nazionale che coinvolge cittadini di tutta Italia, compresi quelli in Puglia, su questioni centrali per la vita lavorativa e la cittadinanza. Il quesito riguarda temi di diritti sociali che hanno suscitato dibattiti diffusi nei mesi scorsi. Gli elettori potranno rilasciare la propria preferenza nei seggi aperti dalle 7 alle 23 della domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Questa doppia tornata mette alla prova capacità organizzative e partecipazione popolare in una regione storicamente attenta alle questioni sociali e politiche.