Domenica 13 luglio 2025 si è registrata una serie di incendi in diverse zone della Sicilia. Le fiamme hanno interessato principalmente le province di Trapani, Palermo, Ragusa e Siracusa. Sul posto sono subito arrivate squadre specializzate per contenere i roghi ed evitare danni maggiori. Una giornata intensa e impegnativa per le forze dell’ordine e i volontari impegnati nei soccorsi.
Roghi distribuiti tra trapani, palermo, ragusa e siracusa
Gli incendi sono scoppiati in almeno 16 punti diversi sull’isola, con una particolare concentrazione nella provincia di Trapani. Qui il terreno colpito è stato boschivo e in molti casi di difficile accesso. Anche nel Palermitano e in altre province come Ragusa e Siracusa si sono sviluppati incendi che hanno richiesto l’intervento rapido degli operatori. Le caratteristiche dei roghi variavano da piccoli focolai a incendi di vaste dimensioni, alimentati dal clima caldo e secco della giornata.
La natura e la varietà del territorio siciliano in quei punti hanno complicato il lavoro degli operatori. Boschi, aree agricole e zone periurbane sono state interessate dal fuoco e il rischio di propagazione è rimasto alto fino al completo spegnimento di ogni focolaio. Le condizioni meteorologiche hanno facilitato la diffusione delle fiamme, aumentando la pressione sulle squadre chiamate a intervenire.
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Intervento coordinato di protezione civile, vigili del fuoco e forestale
L’immediata risposta alle emergenze ha visto l’impegno di diverse squadre specializzate. La protezione civile ha coordinato le operazioni di evacuazione e monitoraggio dei territori più a rischio, mentre i vigili del fuoco hanno lavorato sul campo per spegnere gli incendi più grandi. Sono scesi in campo anche i funzionari e gli agenti della forestale, con il compito di contenere i danni ambientali e prevenire eventuali nuove accensioni.
Le squadre sono state operative fin dalle prime ore, organizzando turni e analizzando costantemente i cambiamenti nel comportamento delle fiamme. Le priorità sono state la salvaguardia delle persone, il contenimento del danno agli edifici e alle coltivazioni, oltre al mantenimento della sicurezza delle strade e delle aree limitrofe.
L’uso dei canadair nel trapani e le difficoltà di spegnimento
Nel Trapanese due canadair sono stati impiegati nel tentativo di domare gli incendi più vasti. Questi mezzi aerei, capaci di scaricare grandi quantità d’acqua, hanno avuto un ruolo decisivo in alcune zone lontane dai punti di accesso via terra. I canadair hanno dato supporto diretto alle squadre a terra, lavorando su zone dove l’intervento manuale sarebbe stato troppo rischioso o lento.
Il problema più rilevante rimane stato l’accessibilità dei luoghi colpiti e l’intensità del vento che spesso, spezzando la direzione del fuoco, ha aumentato il numero di focolai attivi contemporaneamente. Nonostante la rapidità degli interventi, la situazione è rimasta delicata fino a tarda sera, con squadre presenti sul campo pronte a muoversi in ogni momento per contenere le nuove fiamme che si accendevano.
Le operazioni di spegnimento si sono protratte per molte ore e la collaborazione tra i diversi enti ha permesso di limitare i danni più gravi. Il territorio interessato dagli incendi richiederà periodiche verifiche per assicurare la completa estinzione dei residui e scongiurare future riprese.