Il fotografo Sebastião Salgado, scomparso il 23 maggio 2025, ha lasciato un’eredità che va oltre le sue immagini. La sua esperienza personale lo ha spinto a lanciare un’iniziativa di riforestazione in Brasile, assieme a sua moglie Lélia Deluiz Wanick Salgado. Attraverso il loro impegno, hanno dato nuova vita a 17 mila acri di foresta tropicale, mostrando come la volontà e la perseveranza possano ribaltare situazioni apparentemente impossibili.
La rinascita della foresta e il sogno di Sebastião e Lélia
Nel 1998 Sebastião Salgado tornò in Brasile dalla sua lunga esperienza in Ruanda e trovò la foresta della sua infanzia completamente distrutta. Quella terra, una volta rigogliosa e ricca di biodiversità, era diventata un terreno arido e privo di vita. Il colpo fu duro. Decise di fare qualcosa, parlando con Lélia, sua compagna da sempre, e insieme pensano di riforestare quella zona con alberi nativi.
Nacque così Instituto Terra, una ong ambientalista senza fini di lucro. La missione era chiara: recuperare quell’area che rappresentava un pezzo importante della storia familiare e dell’ecosistema brasiliano. Con sforzi continui e un lavoro di squadra, hanno piantato 4 milioni di alberi. Sono passati 20 anni e quei terreni hanno di nuovo ospitato 172 specie di uccelli, 33 di mammiferi, e decine di altre specie animali e vegetali locali.
Leggi anche:
Un impegno che va oltre la piantumazione
Il progetto non si è limitato a piantare alberi ma ha puntato anche all’educazione ambientale. La coppia ha avviato un centro didattico per sensibilizzare la popolazione sull’importanza del rispetto della natura e per incoraggiare azioni simili in altre realtà.
Deforestazione e conseguenze sull’ambiente globale
La deforestazione rappresenta una delle sfide ambientali più pesanti di questo secolo. Si estende per milioni di ettari ogni anno, riducendo l’habitat di specie animali e vegetali e contribuendo in modo significativo all’aumento dei gas serra nell’atmosfera. Secondo dati forniti dalla Fao, dal 1990 a oggi, sono stati cancellati circa 129 milioni di ettari di foreste nel mondo, un’area grande come il Sudafrica.
Impatti su paesi industrializzati e in via di sviluppo
L’abbattimento degli alberi interessa tanto i paesi industrializzati quanto quelli in via di sviluppo, in cui l’utilizzo del territorio spesso prioritizza agricoltura o allevamento intensivo. La perdita degli ecosistemi forestali riduce la capacità del pianeta di assorbire anidride carbonica. Inoltre compromette la sopravvivenza di molte specie che dipendono dalle foreste per vivere.
La situazione preoccupa i governi e le organizzazioni internazionali, che cercano metodi per limitare il fenomeno, incoraggiando la riforestazione e pratiche più sostenibili.
La morte di Sebastião Salgado: l’addio del fotografo e ambientalista brasiliano
Venerdì 23 maggio 2025 è morto Sebastião Salgado, a 81 anni. La notizia è stata diffusa da Instituto Terra, l’associazione che lui e Lélia hanno fondato. Salgado era noto in tutto il mondo per il suo lavoro di fotoreporter, con immagini che raccontavano le condizioni degli esseri umani e la natura.
Non sono giunte informazioni precise su dove e a che cosa sia dovuto il decesso. Resta il ricordo lasciato dal suo impegno personale nel preservare e recuperare la natura brasiliana, attraverso gesti concreti e l’azione diretta.
Il suo lavoro e quello di Lélia sono diventati esempi tangibili di come una scelta possa fare davvero la differenza per il nostro pianeta.