Scuola alberghiera di ladispoli e visita in biblioteca per approfondire la figura di peppino impastato

Scuola alberghiera di ladispoli e visita in biblioteca per approfondire la figura di peppino impastato

Gli studenti della classe VKB dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli hanno approfondito la vita e l’eredità di Peppino Impastato, visitando la biblioteca comunale a lui intitolata e riflettendo su legalità, memoria e impegno civile.
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Gli studenti della classe VKB dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli hanno partecipato a un progetto sulla legalità dedicato a Peppino Impastato, culminato in una visita alla biblioteca comunale intitolata al giornalista, per approfondire la memoria civica e il valore della verità. - Gaeta.it

Nel corso dell’anno scolastico gli studenti della classe VKB dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli hanno svolto un percorso dedicato alla legalità, che ha previsto una serie di attività didattiche e una visita alla biblioteca comunale intitolata a Peppino Impastato. Il progetto ha unito approfondimenti sulla vita del giornalista siciliano ucciso dalla mafia, ricerche sui legami tra memoria civile e luoghi pubblici, e un’esperienza diretta in biblioteca con la conoscenza delle risorse offerte agli studenti.

Il percorso scolastico sull’eredità di peppino impastato e il valore della verità

Il progetto è nato da una serie di appuntamenti culturali tra cui un cineforum che ha proposto due film dedicati a Peppino Impastato: I Cento Passi e Felicia Impastato. Gli studenti dell’alberghiero hanno scelto di approfondire il tema durante la Settimana dello Studente tenutasi a febbraio 2025. La docente di storia e responsabile comunicazione, prof.ssa Federica Sbrana, ha guidato gli allievi nella scoperta della vita e del sacrificio di Impastato, spiegando come la sua verità sia stata nascosta per anni dalle autorità, fino a emergere solo dopo un lungo impegno di familiari e amici.

Un’inchiesta studentesca sulla verità nascosta

Gli studenti hanno svolto una vera e propria inchiesta, raccogliendo informazioni per ricostruire le tappe che hanno portato alla riabilitazione della figura di Peppino Impastato, morto nel 1978 a causa della sua opposizione alla mafia. Hanno analizzato le strategie di occultamento della verità e il ruolo determinante della comunità che non si è arresa all’ingiustizia. Questo sia come esercizio educativo che come approfondimento civico, riflettendo sul rapporto tra memoria, giustizia e impegno sociale.

La scelta di intitolare la biblioteca comunale a peppino impastato a ladispoli

La curiosità degli studenti li ha poi spinti a indagare il motivo per cui la biblioteca comunale di Ladispoli porti il nome di Peppino Impastato. Sono stati condotti controlli in archivi storici, consultazioni di fonti audiovisive e articoli locali. Hanno ricostruito una vicenda che parte da lontano: nel 2009 una biblioteca di Ponteranica, nella provincia di Bergamo, aveva deciso di rimuovere la targa dedicata proprio a Impastato, provocando una forte reazione a livello nazionale.

Un atto simbolico di resistenza civile

Quell’episodio ha portato anche il sindaco di Ladispoli di allora, Crescenzio Paliotta, a scegliere formalmente di dedicare la propria biblioteca al giornalista coraggioso e simbolo di lotta alla mafia. La cerimonia di intitolazione, che si è tenuta nel 2010, ha visto la partecipazione di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, presente alla manifestazione di Ladispoli. Gli studenti hanno espresso sorpresa nell’apprendere della visita così vicina alla loro scuola, in un momento che rappresenta un legame diretto con la memoria del giornalista.

Visita alla biblioteca comunale di ladispoli e introduzione ai servizi per gli studenti

Durante la visita gli allievi sono stati accolti dalla dott.ssa Valentina Rossi, bibliotecaria che ha spiegato l’importanza del luogo come spazio di cultura e di conservazione della memoria storica. Ha descritto la storia della biblioteca: nata nel 1980 in viale Italia, trasferita in via Milano nel 1990 e infine nella sua sede attuale dal 2003. La biblioteca gestisce più di sessantamila volumi e fa parte del Sistema Ceretano-Sabatino.

Strumenti per l’apprendimento e la ricerca diretta

Nel corso della mattinata sono state illustrate le modalità di iscrizione e di consultazione del materiale, con particolare attenzione alla classificazione Dewey, usata per organizzare gli scaffali, e al sistema informatico OPAC SBN per la ricerca digitale dei libri. Gli studenti hanno potuto iscriversi al servizio bibliotecario e prendere in prestito libri, in particolare dall’area dedicata al tema della legalità, proseguendo così il loro percorso formativo anche fuori dall’aula scolastica.

L’impatto educativo della giornata e la memoria attiva di peppino impastato

La visita e il lavoro preparatorio hanno offerto agli studenti uno strumento concreto per capire cosa significhi impegnarsi per la verità e la giustizia attraverso la storia di un personaggio reale. La biblioteca comunale di Ladispoli si è rivelata un luogo dove conoscenza e impegno civile si intrecciano in modo palpabile. I giovani hanno portato con sé, oltre ai libri presi in prestito, la testimonianza di una vicenda che riguarda la difesa dei diritti e del bene pubblico.

Questo tipo di esperienza contribuisce alla diffusione della memoria di Peppino Impastato e al suo ruolo nella società contemporanea. Affrontare la complessità della storia locale e nazionale dal punto di vista dei giovani aiuta a mantenere vive la coscienza civile e la consapevolezza dei pericoli delle organizzazioni mafiose. La tappa in biblioteca ha rappresentato un momento chiave per consolidare queste idee attraverso strumenti accessibili e quotidiani come i libri, in un luogo cittadino aperto alla collettività.

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