Alle 6:04 del mattino, i sismografi dell’Osservatorio vesuviano hanno registrato un terremoto di magnitudo 1.5 con coordinate 40.8203 di latitudine e 14.4293 di longitudine. L’evento si è verificato a una profondità pari a zero chilometri, in corrispondenza del cratere o della sommità del vulcano. Non è stato segnalato alcun danno a persone né a infrastrutture, né tantomeno la scossa è stata percepita dalla popolazione locale.
Dettagli del sisma sul vesuvio e caratteristiche tecniche
La lieve scossa ha origine a ridosso dell’area sommitale del vesuvio, uno dei vulcani attivi più studiati e monitorati in Italia. La magnitudo misura l’energia sprigionata dal terremoto; in questo caso, il valore di 1.5 indica un evento di modesta entità e molto superficiale. La profondità pari a zero chilometri segnala che il sisma si è verificato praticamente in superficie, un dato che può risultare significativo per raccordare il fenomeno con attività vulcanica superficiale oppure movimenti tettonici nelle rocce esposte.
Sistemi di monitoraggio e sorveglianza
I sistemi di monitoraggio dell’istituto di Napoli garantiscono ogni giorno una rete di sensori in grado di rilevare anche i più piccoli fenomeni. Il fatto che l’evento non sia stato avvertito conferma la sua scarsa intensità. Al momento non sono state rilevate ulteriori scosse correlate né segnali anomali nelle emissioni gassose o nelle deformazioni del suolo.
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Interpretazioni degli esperti sull’attività sismica del vesuvio
Gli esperti dell’Osservatorio vesuviano interpretano questo episodio come parte della normale attività sismica del vulcano, che esercita una pressione costante sulla crosta terrestre nell’area circostante. L’evento rientra in un quadro di microseismi che si verificano regolarmente senza implicare una evoluzione verso un’eruzione o situazioni di pericolo imminente.
Il monitoraggio attento e continuo consente di distinguere con precisione fra fenomeni ordinarî e anomalie che potrebbero richiedere interventi o allerte. Questo sisma non presenta caratteristiche che suggeriscano rischi imminenti, motivo per cui le autorità non hanno emanato alcun avviso o raccomandazione alla popolazione.
Quadro generale della sismicità
La continuità nel monitoraggio permette di mantenere sotto controllo la situazione e di intervenire tempestivamente in caso di nuove variazioni o eventi significativi.
Situazione ai campi flegrei e controlli in corso
La notte precedente è trascorsa senza eventi significativi nell’altra area vulcanica vicina, i campi flegrei, dove negli ultimi due giorni si erano registrati due sciami sismici consecutivi. L’ultimo terremoto rilevato nel comprensorio è avvenuto ieri pomeriggio alle 14:35. Da quel momento, non si sono registrate ulteriori scosse.
L’attività sismica è degenerata in due episodi distinti, segno di movimenti sotterranei o adattamenti tettonici ma senza impatti diretti noti. Nel frattempo, vigili del fuoco e protezione civile hanno continuato le verifiche sugli edifici della zona, a tutela della sicurezza dei residenti. Controlli mirati puntano a individuare eventuali danni strutturali causati dalle vibrazioni. Ad oggi non sono stati segnalati danni o pericoli legati a questo fenomeno.
Il monitoraggio del territorio campano resta una priorità, vista la presenza di vulcani attivi e numerosi centri abitati nelle loro vicinanze. Resta quindi alta l’attenzione degli organismi preposti, con dati che vengono analizzati ogni ora per mantenere aggiornamenti puntuali sulla situazione.