Scoppito, polemiche sulla gestione lombardi tra fondi del PNNR e progetti cancellati

Scoppito, polemiche sulla gestione lombardi tra fondi del PNNR e progetti cancellati

Il Partito Democratico critica l’amministrazione Lombardi a Scoppito per la riorganizzazione dei fondi PNNR, denunciando promesse non mantenute, scelte urbanistiche controverse e mancanza di trasparenza nella gestione economica.
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Il Partito Democratico critica l’amministrazione di Scoppito per la gestione del PNRR, denunciando cambi di priorità, sprechi e mancanza di una visione concreta e sostenibile per lo sviluppo del territorio. - Gaeta.it

Il dibattito politico a Scoppito si infiamma sulle scelte dell’amministrazione guidata dal sindaco Lombardi, soprattutto in merito all’uso dei fondi del PNNR stanziati dal governo precedente. Le critiche arrivano dal Partito Democratico, che contesta lo spostamento delle priorità e la cancellazione di interventi già programmati per la comunità. Questo scontro mette in luce tensioni sul futuro urbanistico e amministrativo del comune, al centro di una discussione che riguarda non solo le scelte attuali ma anche la visione politica della giunta.

Valutazioni critiche sul mandato lombardi e le promesse non mantenute

Valentina Raparelli, esponente del Partito Democratico, denuncia la gestione degli ultimi tre anni come deludente e priva di concretezza. Secondo lei, l’amministrazione ha basato il proprio consenso soprattutto su eventi e manifestazioni, ignorando la necessità di portare avanti progetti territoriali concreti. La sua accusa riguarda soprattutto l’operato che avrebbe privilegiato un appoggio politico esterno, riferito in particolare a collegamenti con Fratelli d’Italia, a discapito di uno sviluppo stabile e sostenibile per Scoppito.

Promesse rimaste sulla carta

Questo modello di governo, sostiene Raparelli, si è limitato a reiterare promesse rimaste sulla carta mentre il tempo passava. Ora, col mandato prossimo al giro di boa, l’amministrazione dovrebbe giustificare gli obiettivi raggiunti, ma secondo l’opposizione ha presentato solo iniziative che non garantiscono risultati utili e duraturi per i cittadini. Lo scenario descritto lascia intravedere una amministrazione in difficoltà nel dare seguito alle aspettative originali che avevano portato alla vittoria elettorale.

Riorganizzazione dei fondi e sospensione di progetti già approvati

Il nodo centrale riguarda l’uso dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvati durante la giunta precedente. La nuova amministrazione ha deciso di destinare una parte di questi finanziamenti a scopi diversi da quelli originariamente previsti. In particolare, è stata scelta la rifunzionalizzazione dell’autorimessa comunale come sede del municipio, un cambio di destinazione che ha suscitato molte polemiche.

Dubbi sulla pianificazione urbanistica

I fondi in questione, pari a oltre 2 milioni di euro, erano stati assegnati per interventi mirati alla riqualificazione degli impianti sportivi, all’efficientamento energetico, alla messa a norma sismica e al recupero dell’archivio comunale di San Bartolomeo, oltre al piano di mobilità sostenibile. Questi sono stati sostituiti dalla realizzazione di una nuova casa comunale, senza indicare chiaramente cosa succederà alle strutture precedenti, né dove verranno collocati i mezzi comunali e gli scuolabus. La decisione ha sollevato dubbi sulla pianificazione urbanistica e sulla reale utilità delle nuove scelte.

Conseguenze economiche e mancanza di chiarezza sui rimborsi

La rimodulazione dei fondi non esime il Comune dalle spese già sostenute per la progettazione degli interventi non realizzati. I tecnici hanno lavorato su progetti che ora vengono accantonati, ma il Comune dovrà comunque pagare queste prestazioni con risorse pubbliche. Questo significa un costo aggiuntivo sulle casse comunali senza alcun ritorno in termini di servizi o infrastrutture.

La questione solleva interrogativi sulla gestione delle risorse e sulla capacità di pianificare senza sprechi. Secondo l’opposizione, tali decisioni indicano una mancanza di attenzione verso i bisogni reali della comunità e evidenziano inefficienze nell’amministrazione. L’ammontare di fondi stanziati richiederebbe un approccio rigoroso e responsabile, che invece risulta assente in questo frangente.

Esigenze del territorio e visione politica secondo il partito democratico

Valentina Raparelli sottolinea la necessità di una politica più concreta per Scoppito, capace di affrontare i problemi irrisolti e definire obiettivi chiari per il futuro della città e dei suoi abitanti. Il comune ha ancora ferite aperte, dal punto di vista infrastrutturale e sociale, che richiedono un governo attento e capace di trovare soluzioni efficaci.

Al contrario, viene denunciata una visione politica rigida, orientata agli interessi di pochi e distante dalle reali aspettative della popolazione. La gestione attuale, sempre secondo Raparelli, sembra affidata più alle logiche di potere che a una strategia di sviluppo sostenibile e condiviso. Queste critiche non si fermano al presente ma riflettono una preoccupazione più ampia sull’impatto che queste scelte avranno nel medio termine sul tessuto urbano e comunitario.

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