Un controllo della Guardia di Finanza di Napoli ha portato alla scoperta di un laboratorio abusivo per la produzione di tabacco da narghilè, noto come shisha, nel Comune di Camposano. L’attività illecita, attiva all’interno di un appartamento condominiale, è stata smascherata grazie a un’azione info-investigativa che ha permesso di bloccare un giro illegale potenzialmente dannoso per la salute pubblica e per le entrate fiscali.
Il laboratorio nascosto in un appartamento di camposano
La Guardia di Finanza ha individuato un laboratorio occulto, adibito alla lavorazione del tabacco da narghilè, operante senza autorizzazioni sanitarie o commerciali. L’officina illecita si trovava all’interno di un’abitazione in un condominio di Camposano, dove venivano importati e lavorati quantitativi notevoli di tabacco grezzo.
Nel locale si produceva melassa aromatizzata, insaccata per la vendita sul mercato illecito. Si trattava di un ambiente non conforme agli standard igienico-sanitari richiesti dalla legge, privo di qualsiasi controllo sul prodotto finale. L’operatore della filiera abusiva è un cittadino siriano di 41 anni, immediatamente denunciato dagli investigatori per produzione illegale.
Leggi anche:
All’interno del laboratorio si svolgevano tutte le fasi di lavorazione, dall’aromatizzazione alle fasi di confezionamento, con l’impiego di macchinari e attrezzature non autorizzate e quindi non sottoposte a nessun controllo. La mancanza dei documenti ufficiali riguardanti il prodotto indicava chiaramente l’intenzione di vendere le merci fuori dai canali legali.
Rischi per la salute legati alla shisha clandestina
La shisha è una pratica antica che coinvolge il fumo di tabacco aromatizzato svapato attraverso una pipa ad acqua. La melassa utilizzata è costituita da tabacco mescolato con miele, glicerina vegetale e aromi naturali oppure artificiali. Il consumo di questi prodotti, non controllati e privi di etichettatura corretta, può essere particolarmente pericoloso.
Non essendo presenti le avvertenze obbligatorie sulla tossicità o sulla nocività, molti consumatori, anche se non fumatori abituali, si avvicinano a questi prodotti senza conoscere i rischi effettivi per la salute. Il falso senso di sicurezza alimentato dall’assenza di informazioni può spingere a un consumo senza precauzioni.
Il fumo prodotto dalla shisha può contenere sostanze dannose, e l’uso di aromi falsificati o non regolamentati aumenta ulteriormente i rischi. Questo tipo di sigaretta narghilè illegale viene spesso preferito da chi vuole evitare l’impatto fiscale o da venditori che sfruttano la domanda di mercato di prodotti a basso costo e non tracciabili.
Il sequestro dei materiali e gli elementi trovati nell’operazione
Durante il blitz sono stati mossi numeri impressionanti di merce e strumenti legati al ciclo di produzione illegale. La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro più di una tonnellata di tabacco aromatizzato, già trasformato in melassa pronta per essere venduta. A questo si aggiungono circa 900 chili di materie prime utilizzate durante la lavorazione.
Nel laboratorio erano presenti 35 macchinari e utensili, utilizzati per la preparazione e il confezionamento dei prodotti. Le forze dell’ordine hanno inoltre rinvenuto oltre 25.000 buste e confezioni, già stampate e dotate di etichette pronte per l’immissione sul mercato illecito.
Dal punto di vista finanziario sono stati trovati 2.900 euro in contanti e un orologio in oro. La vendita di tutti questi prodotti avrebbe fruttato introiti superiori ai 400mila euro, sottraendo al fisco accise che raggiungono i 250mila euro. Questi dati mostrano il valore elevato dell’attività illecita.
Il responsabile è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Nola, con accuse che riguardano la sottrazione fraudolenta all’accertamento e al pagamento di imposte sui tabacchi lavorati. L’uomo dovrà rispondere anche a contestazioni relative al mancato rispetto delle norme sul consumo e sull’etichettatura, secondo il Codice del Consumo.
Attenzione della Guardia di Finanza sui traffici illegali di tabacchi
Questa operazione dimostra l’intervento deciso della Guardia di Finanza sui traffici illeciti di prodotti da fumo. L’obiettivo è proteggere non solo le casse dello Stato, attraverso la lotta all’evasione fiscale, ma anche la salute dei cittadini.
Le attività illegali legate a sigarette e concentrate, sempre più spesso, comprendono anche la produzione di shisha non autorizzata, diffusa nei mercati neri. Tali prodotti, non sottoposti a controlli, rappresentano un pericolo reale per chi li consuma.
Il sequestro di un laboratorio come quello di Camposano aiuta a bloccare una filiera dannosa e a prevenire la diffusione di un prodotto fraudolento. I controlli continueranno a livello regionale, con verifiche e indagini mirate a scovare altri punti nascosti di produzione e vendita.