La giornata del 15 luglio 2025 si apre con mercati europei divisi, mentre le negoziazioni restano sospese sull’annuncio dei nuovi dazi Usa contro l’Unione europea. Il presidente Donald Trump ha comunicato l’introduzione di tariffe commerciali al 30% su diversi prodotti europei a partire da agosto, scatenando reazioni varie tra i principali listini. La situazione genera un clima di attesa e tensione, con gli investitori che guardano soprattutto all’evolversi delle trattative e alle possibili contromisure di Bruxelles.
Andamento delle borse europee nella prima seduta dopo l’annuncio
Le principali piazze europee mostrano risultati contrastanti. Milano apre praticamente ferma, con un lieve calo dello 0,02%, oscillando tra modestissimi guadagni e perdite. Londra registra un progresso dello 0,41%, segnale di una maggiore fiducia nel mercato britannico. Differente l’andamento per Francoforte, Parigi e Madrid, tutte in rosso con rispettivamente -0,76%, -0,34% e -0,14%. L’assenza di nuovi indicatori macroeconomici lascia praticamente il terreno libero all’evoluzione della guerra commerciale. La tensione sui dazi sembra il fattore più sensibile, soprattutto dopo l’annuncio che porta a punteggi molto sopra il 10%, numero indicato come il minimo previsto nelle trattative.
Movimenti del mercato valutario, obbligazionario e materie prime
Il dollaro tende a rafforzarsi, mantenendosi sopra quota 0,85 euro e 0,74 sterline. Tale stabilità riflette le attese degli investitori su un possibile ruolo più restrittivo della politica monetaria americana. I rendimenti dei titoli Usa segnano un incremento di 2 punti base, posizionandosi al 4,42%. Lo spread tra titoli Usa e Bund tedeschi si attesta intorno a 170 punti, mentre quello italiano resta sotto gli 86, con un aumento del rendimento al 3,59%. Il Bund tedesco cresce lievemente al 2,73%. Le materie prime seguono percorsi differenti: l’oro registra una leggera flessione di circa lo 0,35%, scendendo a 3.360,4 dollari l’oncia. Nel frattempo il petrolio Wti si muove in crescita del 1,61% vicino ai 69,55 dollari al barile, e il gas naturale guadagna l’1,26% attestandosi sulla soglia dei 36 euro al MWh. Bitcoin mantiene un trend positivo, aumentando del 2,82% fino a superare i 12.700 dollari.
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Comparti del mercato azionario più colpiti e migliori performance
Il settore dei semiconduttori si trova sotto pressione: Stm perde l’1,45% mentre Be cede il 2,8%. Anche il comparto automotive non sfugge alle vendite, con cali evidenti per Bmw e Porsche . Il lusso risente dei movimenti negativi di alcune quotate: Pandora scende del 2,13%, Christian Dior perde l’1,74% e Puma quota in calo del 1,67%. Sul lato opposto, resistono o migliorano i petroliferi, con TotalEnergies che guadagna lo 0,8% ed Eni che si mantiene stabile con un +0,21%. Le banche mostrano un andamento più vivace, trainate dal rialzo di Popolare Sondrio , favorito dalla riapertura dell’offerta pubblica di acquisto e scambio di Bper, attiva dal 21 al 25 luglio. Banco Bpm sale del 3,54%, in vista di novità riguardo l’Ops di Unicredit, stabile nel prezzo in attesa della sentenza definitiva del Tar del Lazio e la lettera della Commissione europea relativa al cosiddetto “golden power”.
Situazione specifica e novità nel settore bancario italiano
Mps registra una leggera flessione dello 0,2% mentre Mediobanca cede lo 0,63% alla prima giornata dell’offerta pubblica di scambio promossa da Banca Siena. L’ad di Mediobanca, Alberto Nagel, ha fornito chiarimenti riguardo la posizione del consiglio d’amministrazione su questo dossier sensibile. La partita coinvolge direttamente la strategia di governance e assetti societari nel settore finanziario italiano, con attenzione particolare sulle mosse di Siena verso un consolidamento su Piazzetta Cuccia. La risposta del mercato riflette la prudenza degli investitori di fronte a questa operazione complessa e dagli esiti ancora incerti.