A Torino la lotta allo spaccio non accenna a fermarsi, malgrado i tentativi delle forze dell’ordine di contenere un fenomeno che si sposta rapidamente tra zone urbane e mezzi pubblici. Negli ultimi giorni la Polizia di Stato ha operato quattro arresti, individuando diversi nascondigli e metodi usati dai pusher per eludere i controlli. Dalle panchine di alcuni giardini cittadini fino agli interni di un tram, i pacchetti di droga circolano senza sosta in luoghi frequentati da cittadini e turisti.
Spaccio nei giardini montanaro: fermati due tunisini con ecstasy letale
Il primo intervento è avvenuto nei giardini Montanaro, in un’area già segnalata per episodi di degrado e spaccio. Due giovani tunisino, uno minorenne, hanno attirato l’attenzione degli agenti della squadra mobile, sezione “Falchi”, per movimenti sospetti durante un controllo mirato. Uno dei due è stato visto ricevere una busta da un uomo arrivato su monopattino. Dopo essersi appartati su una panchina, hanno nascosto un oggetto all’interno di una scatola per scarpe. Dentro, in un calzino, gli agenti hanno trovato 81 pastiglie di colore rosa, ritenute nuove ecstasy potenzialmente molto pericolose. L’arresto è scattato immediatamente per entrambi, con accuse legate alla detenzione ai fini di spaccio.
Pusher e nascondigli improvvisati
Questo episodio conferma come i pusher utilizzino nascondigli improvvisati, ma efficaci, anche in spazi pubblici e frequentati come i parchi. Quel tipo di droga è particolarmente rischiosa per la salute, perciò la scoperta ha una rilevanza importante dal punto di vista della sicurezza pubblica.
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Droga nascosta in auto a piazza della repubblica: bilancino e soldi in contanti
A piazza della Repubblica, un altro intervento degli agenti ha portato all’arresto di un cittadino marocchino di 34 anni. Durante il controllo di un’auto sospetta, gli investigatori hanno scoperto sostanze stupefacenti già suddivise in dosi nascoste nel bocchettone dell’aria condizionata. Non è stata l’unica sorpresa: nel parasole dell’auto è stato trovato un bilancino di precisione, strumento tipico del lavoro di pesatura dello spaccio.
In più, nella vettura c’erano 220 euro in banconote di piccolo taglio, somma che rispecchia i movimenti usuali di chi vende droga a basso costo in piccole quantità. Anche questo soggetto è stato fermato e arrestato sul posto.
Spaccio mobile e metodi elaborati
L’operazione mette in luce metodi di occultamento sempre più elaborati all’interno dei veicoli, un mezzo scelto per lo spaccio mobile e per nascondere sostanze senza destare sospetti alla vista esterna.
Spaccio sul tram linea 4: cocaina nascosta in bottiglietta e contanti in casa
La terza cattura riguarda una zona simbolo del problema, il tram della linea 4. Qui la polizia ha bloccato un altro uomo di nazionalità marocchina che aveva con sé una bottiglietta di yogurt apparentemente normale. All’interno della bottiglia erano occultati 95 involucri di cocaina, pronti per la vendita.
La perquisizione nella sua abitazione ha permesso di scoprire un vero e proprio tesoro: oltre diciottomila euro in contanti, divisi in banconote e nascosti in vari mobili. La presenza di tale somma fa ipotizzare un’attività di spaccio continuata e ben organizzata.
Camuffamenti e spazi quotidiani
Questo caso dimostra come gli spacciatori provino a sfruttare ogni piccolo spazio, modificando oggetti di uso quotidiano per camuffare la droga e sfuggire ad eventuali verifiche.
Lo spaccio a torino tra vie, piazze e mezzi pubblici: un fenomeno in espansione
Secondo la questura, tutti e quattro i giovani arrestati sono coinvolti in procedimenti penali ancora nelle fasi iniziali, quindi il diritto alla presunzione di innocenza si applica. Le indagini però descrivono uno scenario in cui lo smercio di sostanze illegali sceglie luoghi molto diversi tra loro: da parchi pubblici, ad automobili, fino ai mezzi di trasporto urbano.
La criminalità legata alla droga si muove in modo fluido e capillare, utilizzando spazi prima impensati. Si tratta di un problema che complica il lavoro delle forze dell’ordine, perché le piazze dello spaccio non sono più fisse ma si trasformano in punti mobili e difficili da isolare.
L’attenzione della cittadinanza aumenta, come anche la necessità di un coordinamento tra i vari corpi di polizia e altre autorità. L’obiettivo è proseguire con controlli intensificati e azioni mirate che provino a ridurre la diffusione di queste sostanze, mentre Torino conserva un ruolo di attrattiva turistica e commerciale.