Un gruppo di ricercatori dell’istituto Biogem ha identificato un nuovo marcatore molecolare che gioca un ruolo decisivo nello sviluppo del cancro allo stomaco. Questa scoperta apre strade per studi futuri e terapie specifiche, con risultati pubblicati da poco su una rivista scientifica internazionale.
La scoperta di hunk e la sua funzione nelle cellule tumorali gastriche
Il biomarcatore preso in esame si chiama HUNK, abbreviazione di Hormonally Upregulated Neu-associated Kinase. Questo enzima è stato individuato dal gruppo di Biologia Cellulare e Preclinica Oncologica dell’istituto Biogem, coordinato da Geppino Falco. Lo studio ha messo a fuoco come HUNK favorisca la moltiplicazione delle cellule tumorali e contribuisca alla loro sopravvivenza.
In particolare, questa proteina regola funzioni cellulari fondamentali, come i processi di divisione cellulare e la risposta allo stress. Questi meccanismi sono cruciali per la proliferazione incontrollata tipica delle cellule cancerose. La capacità di HUNK di influire su queste fasi rende chiaro il suo coinvolgimento diretto nell’aggressività del tumore gastrico.
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Il legame tra hunk e il marcatore muc16
Un altro aspetto importante emerso dalla ricerca riguarda l’influenza di HUNK sui livelli di una proteina detta MUC16, nota anche come CA-125. La CA-125 è un marcatore già noto soprattutto per il monitoraggio di tumori ovarici. Recenti studi, compreso questo, indicano però che anche il cancro gastrico possa presentare un aumento di questa proteina.
Geppino Falco sottolinea l’interesse crescente per CA-125 nel contesto del tumore gastrico, evidenziando che la sua associazione con HUNK rappresenta un nuovo meccanismo molecolare che alimenta la crescita tumorale. Questo nesso può aiutare a comprendere meglio come si sviluppa e progredisce la malattia.
Le prospettive terapeutiche mirate su hunk
In base ai risultati ottenuti, HUNK non è solo un marcatore ma potrebbe diventare un obiettivo per trattamenti più specifici. Pellegrino Mazzone, coautore dello studio, spiega che svelare il meccanismo d’azione di HUNK fa emergere possibilità concrete per sviluppare terapie in grado di bloccarne l’attività. Questo significherebbe fermare la crescita del tumore direttamente alla fonte molecolare.
Giuseppina di Paola aggiunge che le future cure potrebbero essere personalizzate attorno a questo bersaglio, con lo scopo di migliorare l’efficacia dei farmaci e ridurre gli effetti collaterali per chi affronta il cancro allo stomaco. Si punta a trattamenti che agiscano con maggiore precisione, migliorando quindi le previsioni di sopravvivenza per i pazienti.
L’impatto della ricerca e i prossimi sviluppi
La scoperta di HUNK rappresenta un passo significativo nella ricerca oncologica italiana, con riflessi importanti per la lotta al carcinoma gastrico. Il ruolo centrale di questa proteina nel favorire la moltiplicazione delle cellule malate e nel regolare proteine coinvolte nel tumore conferma quanto sia delicato il sistema biologico alla base della malattia.
Lo studio condotto da Biogem getta nuova luce sulla natura del tumore allo stomaco, offrendo nuove opportunità per identificare biomarcatori utili per la diagnosi precoce e la terapia. Nei prossimi anni, la ricerca potrebbe spostarsi verso lo sviluppo di farmaci che puntino direttamente su HUNK per ridurre la progressione del tumore.
Rimane alta l’attenzione della comunità scientifica, pronta a verificare se questo biomarcatore potrà davvero cambiare il modo con cui si affronta il cancro gastrico. La ricerca proseguirà con studi clinici che definiranno l’efficacia e la sicurezza di eventuali molecole in grado di bloccare questa chinasi.