Gli astronomi hanno individuato un nuovo esopianeta, chiamato Gliese 12 b, situato a circa 40 anni luce dalla Terra. Questo corpo celeste, simile per dimensioni a Venere, potrebbe avere una temperatura superficiale intorno a 42°C, un dato interessante considerando che è più basso rispetto a molti altri esopianeti finora confermati. La sua vicinanza e le caratteristiche fisiche ne fanno un candidato prezioso per studiare le condizioni di abitabilità al di fuori del sistema solare. Il pianeta orbita intorno a una stella nana rossa, ben diversa dal Sole, e presenta un periodo orbitale piuttosto breve di 12,8 giorni.
Caratteristiche orbitali e fisiche di gliese 12 b
Gliese 12 b si trova a 40 anni luce di distanza nella costellazione dei Pesci e ruota attorno a una stella nana rossa chiamata Gliese 12. Questa stella è molto più piccola e fredda rispetto al Sole: ha infatti solo il 27% delle dimensioni del nostro astro e una temperatura superficiale pari al 60% di quella solare. La distanza tra Gliese 12 b e la sua stella è pari a circa il 7% di quella tra la Terra e il Sole.
Questo avvicinamento fa sì che il pianeta riceva dalla sua stella 1,6 volte l’energia che la Terra riceve dal Sole, ma solo circa l’85% rispetto a quella che arriva a Venere. Questi valori influenzano direttamente la temperatura superficiale stimata del pianeta, che si aggira attorno ai 42°C, più alta rispetto alla media terrestre di 15°C. Le dimensioni di Gliese 12 b sono lievemente inferiori rispetto alla Terra e più vicine a quelle di Venere, un dettaglio che aiuta a definire meglio la natura del pianeta e le sue possibili condizioni ambientali.
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Possibile atmosfera e implicazioni per la vita
Uno degli aspetti più importanti da accertare riguarda la presenza e la composizione dell’atmosfera di Gliese 12 b. Può avere un’enveloppe simile a quella terrestre o, al contrario, un’atmosfera che ricorda quella di Venere, con un effetto serra molto intenso che porta a temperature estreme vicino ai 400°C. In alternativa, l’atmosfera potrebbe essere di tipo diverso, senza paragoni diretti all’interno del sistema solare. La composizione atmosferica svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento di temperature in cui l’acqua può esistere allo stato liquido, e quindi per ipotizzare la possibilità di forme di vita.
Gli astronomi utilizzano strumenti come il telescopio spaziale James Webb per esaminare l’atmosfera di esopianeti attraverso l’analisi dello spettro della luce stellare che filtra attraverso gli strati gassosi durante il transito del pianeta. Attraverso questo metodo si raccoglie la firma di varie molecole, indispensabile per ricostruire la composizione atmosferica. Tra i circa 5.000 esopianeti confermati, pochi si avvicinano a Gliese 12 b per caratteristiche e condizioni, ponendolo al centro dell’attenzione per nuovi studi.
Metodo di scoperta con il transito e ruolo di tess
Gliese 12 b è stato scoperto grazie agli osservatori combinati, e in particolare serve il Transiting Exoplanet Survey Satellite della NASA. Il metodo principale impiegato è quello del transito, che si basa sull’osservazione del calo di luminosità della stella quando il pianeta vi passa davanti. Questo fenomeno permette di calcolare dimensioni, orbita e raccogliere informazioni sull’atmosfera con la luce stellare che passa attraverso di essa.
Il TESS ha fornito dati preziosi per la mappatura della stella e dell’esopianeta, confermando la breve durata del periodo orbitale a 12,8 giorni. L’analisi del comportamento della stella nana rossa è fondamentale per valutare la stabilità ambientale sul pianeta. Le nane rosse spesso emettono intensi brillamenti di raggi X che possono distruggere le atmosfere dei pianeti vicini. Nel caso di Gliese 12, non sono stati rilevati fenomeni particolarmente violenti, un dato che potrebbe indicare una maggiore probabilità di conservazione di un’atmosfera stabile attorno a Gliese 12 b.
Importanza della scoperta per la ricerca di mondi abitabili
La scoperta di Gliese 12 b offre nuove piste per comprendere la diffusione di pianeti potenzialmente abitabili nella Via Lattea, specie attorno a stelle fredde come le nane rosse, molto diffuse nella nostra galassia. Queste stelle potrebbero ospitare numerosi pianeti con condizioni favorevoli alla presenza di acqua liquida.
Il diverso regime energetico e la temperatura più contenuta rispetto a tanti altri esopianeti noti permettono di ampliare le ricerche su mondi che, pur essendo diversi dalla Terra, potrebbero offrire ambienti adatti alla vita. Gli studi futuri, basati su osservazioni mirate, cercheranno di chiarire quale tipo di atmosfera Gliese 12 b possiede e se il pianeta può effettivamente sviluppare o mantenere forme di vita.
Il pianeta rappresenta un passo avanti nella mappatura di sistemi stellari nei dintorni, con buona probabilità di arricchire la nostra comprensione degli ambienti planetari nel cosmo. Gliese 12 b si candida così tra i corpi celesti più studiati nel prossimo futuro grazie alla sua vicinanza e alle caratteristiche uniche.