scoperto a Ancona un meccanismo fraudolento per bloccare l’erogazione di contanti agli sportelli bancomat

scoperto a Ancona un meccanismo fraudolento per bloccare l’erogazione di contanti agli sportelli bancomat

Un meccanismo artigianale di cash trapping è stato scoperto all’ufficio postale di via Maratta ad Ancona nel 2025, con l’intervento dei carabinieri che hanno sequestrato il dispositivo e avviato le indagini.
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A Ancona è stato scoperto un dispositivo di cash trapping su un bancomat, progettato per bloccare le banconote e truffare gli utenti; i carabinieri hanno sequestrato il congegno e invitano alla massima attenzione durante i prelievi. - Gaeta.it

Un sofisticato metodo per impedire la fuoriuscita delle banconote è stato intercettato all’ufficio postale di via Maratta, ad Ancona. Un giovane utente ha notato qualcosa di strano allo sportello Atm durante un prelievo e ha subito avvisato i carabinieri. Grazie a questo intervento, i militari hanno identificato un meccanismo artigianale applicato sul bancomat progettato per intrappolare il denaro al momento dell’erogazione. Queste operazioni rientrano nella tecnica nota come “cash trapping“, diffusasi ultimamente tra i truffatori.

Come funziona il dispositivo di cash trapping rinvenuto all’ufficio postale di via Maratta

Il sistema scoperto dai carabinieri blocca fisicamente l’uscita delle banconote dallo sportello. In pratica, un involucro esterno, costruito a imitazione della paratia originale, si incastra sulla fessura di erogazione contanti. Quando un utente preleva del denaro, la banconota rimane intrappolata dietro questa barriera invisibile. L’utente, percependo un malfunzionamento, spesso si allontana, lasciando il denaro chiuso all’interno. A quel punto, i truffatori tornano per recuperare sia il dispositivo che le banconote bloccate. Questo metodo non lascia segni evidenti di manomissione, rendendo difficile la rilevazione.

I carabinieri della Sezione Radiomobile di Ancona hanno sequestrato il congegno per sottoporlo ad accertamenti con la Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale. Le analisi tecniche mirano a individuare eventuali tracce e a risalire agli autori della frode. Il fatto è avvenuto nel 2025 e riflette una crescita di furti simili anche in altre realtà urbane.

Differenze tra cash trapping e altri tipi di frodi ai bancomat, come lo skimming

Il cash trapping si concentra sulla privazione fisica del denaro tramite un ostacolo creato ad hoc. Lo skimming, invece, usa dispositivi elettronici installati all’interno del terminale per copiare le informazioni della carta di credito o debito. Fra le pratiche più subdole, lo skimming prevede un piccolo sensore posto nella fessura di inserimento della tessera, accompagnato da telecamere nascoste puntate sulla tastiera. Queste registrano il codice pin inserito dall’utente.

Con questi dati, i truffatori possono clonare carte e compiere operazioni illegali a distanza. Entrambi i metodi sono difficili da individuare se l’utente non presta attenzione. Lo skimming non blocca il contante, e dunque spesso non viene percepito al momento. Il cash trapping rende chiaro l’inganno solo quando il denaro non esce, generando confusione e consegnando i contanti direttamente agli autori dopo il ritiro del dispositivo.

Consigli per prevenire truffe durante il prelievo di denaro agli sportelli automatici

Per evitare di cadere in queste trappole, è fondamentale osservare attentamente ogni dettaglio dello sportello Atm prima di inserire la carta e il pin. La zona di fuoriuscita delle banconote deve risultare integra, senza parti che sporgono o che si muovono in modo anomalo. La fessura per la carta non dovrebbe apparire modificata o avere componenti aggiuntivi.

Quando si digita il codice pin, meglio coprire la tastiera con una mano libera per evitare di essere osservati da microtelecamere. In caso di sospetti, non bisogna insistere con il prelievo e informare subito le forze dell’ordine o il personale dell’istituto di credito. La prudenza durante l’uso di sportelli automatici riduce i rischi di subire perdite o frodi.

Queste forme di furto, diffuse anche in città come Ancona nel 2025, richiedono una maggiore vigilanza da parte degli utenti. I controlli periodici ai terminali operati dagli enti competenti aiutano a individuare e rimuovere dispositivi fraudolenti, ma la segnalazione tempestiva di anomalie resta la prima difesa.

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