Nel cuore del Lazio, a Barbarano Romano, nel sito archeologico di San Giuliano, emerge una scoperta rara legata agli etruschi, popolo antico e misterioso della penisola italica. Durante gli scavi nella necropoli di Caiolo, una tomba ancora intatta, risalente alla fine del vii secolo a.C., ha riportato alla luce oggetti e reperti che promettono di fare luce su usanze funerarie e aspetti sociali della civiltà etrusca.
La tomba intatta: uno scorcio raro sulla fine dell’epoca orientalizzante
Gli scavi hanno portato alla luce una camera funeraria sigillata, elemento di grande valore per la ricerca archeologica poiché le tombe intatte sono estremamente rare. La struttura contiene vasi in ceramica decorati nello stile etrusco-geometrico, un letto funerario, una bacinella e oggetti in bronzo, che riflettono le pratiche rituali dell’epoca. La fine del vii secolo a.C., periodo a cui la tomba è attribuita, segna la fase finale dell’età orientalizzante, momento di grande fermento culturale per gli etruschi.
Parole degli esperti e importanza della scoperta
Il team di archeologi, guidato da esperti di università e istituzioni italiane e americane, si è mostrato sorpreso dalla conservazione del sito. La funzionaria archeologa Barbara Barbaro ha sottolineato il valore della scoperta: “un contesto intatto consente di approfondire le modalità con cui gli etruschi affrontavano la morte e offre un quadro più completo delle loro tradizioni e della struttura sociale.”
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Necropoli di caiolo, un sito chiave per la cultura etrusca nel centro italia
La necropoli di Caiolo è uno dei cimiteri etruschi più importanti del centro Italia. Il sito, che si estende su un colle omonimo, custodisce numerose tombe di rilievo. Fra queste, la “Tomba della Regina”, del v secolo a.C., rappresenta già da tempo una testimonianza di spicco della cultura funeraria etrusca. Altre tombe come la “Tomba del Cervo” e quella dei “Letti”, con quattro letti funebri destinati a due adulti e due bambini, aggiungono dettagli alla conoscenza dei rituali.
I lavori di scavo si sono svolti sotto la direzione di Davide Zori, con la partecipazione della Baylor University of Texas autorizzati dal Ministero della Cultura italiano e con il supporto della Soprintendenza locale. Nel 2024, sempre dalla necropoli proviene un altro importante reperto: uno scarabeo in corniola rossa con l’immagine di un guerriero a cavallo, inciso e datato al iv secolo a.C., proveniente dalla “Tomba della Salamandra” restaurata di recente.
Collaborazioni internazionali e metodi di ricerca nella necropoli di san giuliano
Lo scavo della tomba intatta ha coinvolto un consorzio internazionale di archeologi e funzionari. La collaborazione tra atenei stranieri e enti italiani ha permesso di applicare tecniche avanzate per il rilevamento e la conservazione dei reperti. L’intervento include la catalogazione degli oggetti funerari e la documentazione completa dell’ambiente tombale.
Questo tipo di ritrovamenti, oltre ad arricchire le collezioni museali, favorisce la ricostruzione di dettagli fino a ora poco chiari sulle consuetudini etrusche relative alla sepoltura, ai riti e all’uso simbolico degli oggetti. La bacinella e il letto funerario, ad esempio, suggeriscono tradizioni specifiche legate alla cura del defunto e al passaggio verso l’aldilà.
Riflessioni sul valore scientifico
“Queste scoperte rafforzano la comprensione del ruolo sociale e rituale degli oggetti funerari nella cultura etrusca,” commentano gli archeologi coinvolti.
Rilievo storico e culturale della recente scoperta nel contesto etrusco italiano
Gli etruschi occupano un ruolo particolare nella storia antica della penisola, distinti per lingua, costumi e sviluppi culturali rispetto ai popoli vicini. Ritrovamenti come quello nella necropoli di Caiolo confermano la ricchezza e la varietà delle pratiche funebri. La conservazione di elementi materiali nello stato originale consente di seguire evoluzioni artistiche e sociali di una popolazione che ha influito profondamente sulle successive civiltà della regione.
La tomba risale a un periodo in cui la cultura etrusca era divenuta complessa e strutturata; l’attenzione posta alla sepoltura indica un ordine sociale con significati precisi attribuiti ai singoli defunti. L’eccezionalità del ritrovamento, rare volte offerta dagli scavi in Italia, si aggiunge agli altri tesori del sito archeologico e amplia la conoscenza su un gruppo di persone che lasciò tracce indelebili nella storia antica.