Scoperta una centrale di spaccio in una cascina abbandonata ad arro, nel biellese

Scoperta una centrale di spaccio in una cascina abbandonata ad arro, nel biellese

Nel biellese, a Arro di Salussola, i carabinieri hanno arrestato due uomini del Milanese trovati con cocaina, hashish e denaro in una cascina abbandonata usata come deposito per lo spaccio.
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Nel biellese, ad Arro (Salussola), i carabinieri hanno scoperto un deposito di droga in una cascina abbandonata, arrestando due uomini originari del Nord Africa residenti a Milano. - Gaeta.it

Nel biellese, a arro, frazione di salussola, i carabinieri hanno scoperto un deposito di droga in una cascina isolata e apparentemente abbandonata. All’interno non c’erano gli abituali segni di una struttura rurale, ma cocaina, hashish e denaro contante. Due uomini, entrambi residenti nel milanese e di origine nordafricana, sono stati arrestati durante un blitz. L’episodio ha messo a fuoco un’attività illegale che si svolgeva lontano dagli occhi del paese, sollevando dubbi sulla diffusione dello spaccio nelle zone rurali della provincia.

Il contesto e il luogo della scoperta

La cascina oggetto dell’operazione si trova in una zona periferica di arro, un piccolo centro nel comune di salussola, noto per essere tranquillo e scarsamente popolato. La costruzione, fatiscente e senza allacciamenti a luce o acqua, era nascosta tra sterpaglie e campi aperti. Per lungo tempo era stata ignorata o considerata abbandonata. I militari avevano notato nelle settimane precedenti movimenti insoliti intorno all’edificio. Le frequentazioni avvenivano soprattutto in orari irregolari e lontano da occhi indiscreti, il che ha insospettito le forze dell’ordine. arro non è nuova a piccoli episodi di microcriminalità collegati a spaccio, ma un centro di questa portata nelle campagne rappresenta un fatto raro e preoccupante.

Dettagli dell’operazione e arresti

Dopo giorni di appostamenti e accertamenti, mercoledì scorso i carabinieri hanno eseguito un blitz congiunto nella cascina. All’interno c’erano due uomini, di 28 e 31 anni, entrambi originari del nord africa ma residenti a milano. Alla vista delle divise, i due hanno tentato la fuga: uno è saltato dal secondo piano nella campagna sottostante, cercando di nascondersi tra i campi, l’altro è stato bloccato nel cortile. Entrambi sono stati fermati e portati in arresto. Uno dei due ha riportato lievi ferite a seguito della caduta, ma è stato dichiarato idoneo alla detenzione dopo le cure ricevute in pronto soccorso. I due sono stati trasferiti nel carcere di biella, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Cosa è stato trovato all’interno della cascina

Nel corso delle perquisizioni, all’interno dell’edificio sono stati rinvenuti oltre 100 grammi di droga, di cui almeno 50 grammi di cocaina preparata già in dosi pronte per lo spaccio. La restante parte era principalmente hashish. Tra gli oggetti sequestrati ci sono anche bilancini di precisione e materiale per confezionare le dosi. In aggiunta, sono stati recuperati circa 1000 euro in contanti, presumibilmente provento dell’attività illegale. I carabinieri hanno inoltre scoperto alcuni nascondigli ricavati nei muri della cascina che custodivano parte dello stupefacente. La zona era stata organizzata per le operazioni di taglio e preparazione, malgrado le condizioni precarie della struttura, priva di servizi e in stato di abbandono.

Gli sviluppi delle indagini e ipotesi sulla rete di spaccio

Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire la rete degli spacciatori e degli acquirenti collegati alla base di arro. Si indaga sul ruolo della cascina, per stabilire se si trattasse di una semplice tappa intermedia o di un nodo centrale per un circuito più ampio di traffico che potrebbe arrivare fino al milanese, dove risiedono i fermati. La provenienza della droga e la filiera che ha rifornito la cascina sono al centro delle verifiche, così come l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti nella gestione e distribuzione. Non si esclude l’uso della cascina come deposito temporaneo per rifornire mercati più vasti, in piemonte come in lombardia. Le autorità mantengono alta l’attenzione, considerato il rischio che anche i piccoli centri rurali vengano sfruttati da gruppi dediti allo spaccio.

Reazioni nel territorio e riflessioni sulla sicurezza locale

I residenti di arro hanno raccontato di aver notato negli ultimi giorni movimenti insoliti attorno alla cascina, senza però immaginare la reale natura di quelle presenze. La scoperta ha riacceso il dibattito intorno alla sicurezza nelle zone periferiche, evidenziando come il traffico di stupefacenti possa insediarsi fuori dalle grandi città, anche in luoghi apparentemente isolati e poco frequentati. La vicenda richiama l’importanza di mantenere controlli e vigilanza non solo nei centri urbani ma anche nelle campagne, dove il senso di sicurezza spesso illude le comunità locali. Le forze dell’ordine proseguiranno le indagini per impedire che attività simili possano infiltrarsi con facilità negli ambienti rurali della provincia biellese.

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