Un’operazione decisiva delle forze dell’ordine a San Marco Argentano ha portato al sequestro di oltre 27 chili di marijuana, frutto di una piantagione clandestina. L’operazione è stata condotta dagli agenti della Polizia di Stato di Cosenza, che hanno arrestato il proprietario del terreno. I dettagli di questa operazione mostrano un lavoro capillare degli agenti nel contrastare il traffico di sostanze stupefacenti in Calabria.
Un controllo decisivo nella lotta agli stupefacenti
Il blitz è avvenuto nell’ambito di una serie di controlli mirati nella Valle dell’Esaro, un territorio spesso interessato da attività illecite legate alla coltivazione di cannabis. Gli agenti, supportati dal Nucleo cinofili della Questura di Vibo Valentia e dal Reparto prevenzione crimine Calabria settentrionale, hanno messo a segno un intervento cruciale. Durante le operazioni, hanno scoperto non solo marijuana già confezionata, ma anche un fucile da caccia illegalmente detenuto, dimostrando l’ampio ventaglio di attrezzature e risorse a disposizione dell’arrestato.
La polizia ha trovato ben 9 chili e mezzo di marijuana coltivata direttamente sul terreno di proprietà dell’uomo, mentre ulteriori 18 chili erano già pronti in sacchi. Parte di questa sostanza era stata confezionata sottovuoto, pronta per la distribuzione nel mercato illecito. Questa attestazione dell’attività di spaccio rappresenta un duro colpo per i trafficanti nella regione, evidenziando l’impegno delle autorità nel ridurre la disponibilità di droghe.
Casa perquisita e sequestri sorprendenti
La perquisizione ha rivelato altre scoperte inaspettate. Sotto il materasso del letto dell’arrestato, gli agenti hanno trovato un fucile accompagnato da diverse cartucce. Questa scoperta solleva interrogativi circa l’eventuale uso di armi nel contesto del traffico di droga, aumentando il livello di pericolo associato a tali attività illecite. Oltre al materiale bellico, sono stati sequestrati oltre 23.600 euro in contante, distribuendo banconote di vario taglio, segno che l’attività di spaccio era già avviata con risultati economici considerevoli.
L’arsenale e il denaro rinvenuti non fanno che confermare il legame tra traffico di droga e criminalità armata, un fenomeno purtroppo diffuso in molte zone d’Italia. Le autorità sono ora al vaglio di tutte le evidenze per approfondire il contesto e rintracciare eventuali complici o reti di distribuzione attive nella zona.
La sinergia tra forze dell’ordine
Questa operazione è il risultato di una stretta collaborazione tra diversi reparti della polizia, i cui sforzi coordinati hanno reso possibile il successo dell’intera iniziativa. Il Nucleo cinofili, con il cane poliziotto Max, ha giocato un ruolo fondamentale nella localizzazione delle sostanze stupefacenti, sottolineando l’importanza delle unità specializzate nel contrasto alla criminalità.
L’azione a San Marco Argentano si inserisce in un contesto più ampio di controllo e prevenzione delle attività illecite nella regione calabrese, caratterizzata da una lotta continua contro il fenomeno della coltivazione e distribuzione di sostanze stupefacenti. La polizia di Cosenza si impegna costantemente nel monitoraggio e nell’intervento rapido, contribuendo a proteggere le comunità locali da questi crimini.
In definitiva, l’operazione a San Marco Argentano evidenzia l’importanza della presenza attiva delle forze dell’ordine nel prevenire il traffico di droga. I controlli continueranno a ritmo serrato, con la speranza di estirpare sempre più radici di questo modo di operare illegale dal tessuto sociale della zona.
Ultimo aggiornamento il 28 Ottobre 2024 da Sara Gatti