La Scoop Jazz Band è un progetto musicale romano che unisce l’amore per il jazz e il blues con la professione di giornalista. Nata nel 2010 da un gruppo di professionisti del mondo dell’informazione, la band ha saputo creare un repertorio originale che riflette l’intreccio tra le due arti. Con concerti di successo e un seguito affezionato, i membri della band raccontano come la loro esperienza lavorativa si traduca in una sinergia unica anche sul palco.
Nascita e fondatori della band
La Scoop Jazz Band viene fondata nel 2010, frutto dell’idea di un gruppo di giornalisti con un comune interesse per la musica. Tra i fondatori spiccano nomi noti del panorama giornalistico: Dino Pesole, editorialista del Sole 24 Ore, Antonio Troise, vice direttore del Quotidiano del Sud, Romano Petruzzi, consulente del lavoro, e Stefano Sofi, ex giornalista del Messaggero. La band non è solo un insieme di musicisti, ma un mix di personalità provenienti da ambiti diversi, che uniscono le proprie competenze per dare vita a un progetto innovativo nel panorama musicale romano.
Nei loro concerti, i membri della band mettono in risalto le analogie tra il jazz e il giornalismo. “Il giornalismo è un esercizio professionale che richiede competenza e capacità di improvvisazione, così come nel jazz”, afferma Dino Pesole, evidenziando un aspetto cruciale della loro esperienza. Questa interazione non solo aggiunge profondità al progetto musicale, ma crea anche un’atmosfera di collaborazione e creatività, essential per entrambe le professioni.
La proposta musicale e l’approccio artistico
Il repertorio della Scoop Jazz Band è un mix accattivante di standard jazz, blues classici e interpretazioni originali. Ogni esibizione è caratterizzata non solo dalla qualità musicale, ma anche da un’energia che coinvolge il pubblico. Antonio Troise descrive questo processo come simile al lavoro in redazione, dove ognuno contribuisce con il proprio talento, dando vita a un prodotto finale coerente e ben strutturato.
“Improvvisare fa parte della nostra filosofia”, spiega Massimo Leoni, confermando che entrambi gli ambiti professionali richiedono flessibilità e prontezza di spirito. Ogni concerto diventa così un’esperienza unica, dove il pubblico è invitato a partecipare attivamente: un aspetto che caratterizza la loro proposta musicale.
L’approccio della band va oltre la mera esecuzione di canzoni; è una celebrazione della musica come forma di espressione e comunicazione. I membri collaborano per creare un’armonia dove il singolo strumento e la voce si intrecciano in una narrazione musicale accattivante e coinvolgente.
Riconoscimenti e progetti futuri
La Scoop Jazz Band ha saputo conquistare un pubblico affezionato, frutto di anni di relazioni costruite nel campo del giornalismo. La band ha all’attivo una serie di esibizioni di rilievo, tra cui quella del 2019 alla Camera dei Deputati e un concerto emozionante a Castel Gandolfo, in occasione di un evento sulla disabilità, dove circa 600 ragazzi hanno ballato, creando un’atmosfera festosa.
Il loro successo è testimoniato dall’interesse crescente per i loro concerti. Prossimamente, i membri della band si esibiranno al Cotton Club di Roma il 21 novembre e all’Arciliuto a dicembre, portando la loro musica in nuovi spazi ed eventi. Nonostante il forte legame con la musica, i sogni dei membri rimangono ambiziosi e fantasiosi: da suonare per altri trent’anni insieme a collaborazioni strepitose, fino a concerti in grandi capital europee.
Un punto cruciale quando si discute su cosa sia meglio tra uno scoop e una hit è la risposta corale dei cronisti, che proclama entusiasta: “Meglio una hit della Scoop!”. Questo spirito giocoso e appassionato continua a caratterizzare il percorso della band, che si prepara ad affrontare nuove avventure musicali.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Donatella Ercolano