Il caso di Orazio Cena, sparito a Mosche di Chivasso, tiene impegnate le forze dell’ordine e i soccorritori da diversi giorni. L’uomo, 54 anni, è sparito senza lasciare indizi nel territorio lungo la Dora, tra sterpaglie e sentieri poco frequentati. Le ricerche si estendono tra fiumi e boschi, ma ancora non emergono novità sul suo destino.
La scomparsa di orazio cena: quando e dove è sparito
Orazio Cena è uscito di casa venerdì sera a bordo della sua Ford, senza comunicare dove stesse andando. Da quel momento non ha dato più notizie di sé. L’auto è stata ritrovata lunedì 16 giugno vicino al ponte d’Ugliacco, lungo la provinciale che collega Villareggia a Mazzè, in un’area isolata su una stradina sterrata. Questo luogo attira solo pescatori o camminatori abituali, lontano dai percorsi più battuti. L’auto, chiusa, era ferma senza segni di violenza o guasti, come se fosse stata lasciata in fretta. Non ci sono elementi che spieghino perché Orazio sia sparito, rendendo il caso ancora più misterioso.
L’area si trova a ridosso della Dora, un punto dove il fiume scorre con forza e le rive sono spesso difficili da raggiungere. Alle vicinanze si snodano corsi d’acqua minori come il naviglio d’Ivrea e si scorge la collina verso Moncrivello. Non è un posto dove fermarsi per caso o senza un motivo ben preciso. Questo dettaglio rende più urgente chiarire le eventuali cause della scomparsa.
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Le operazioni di ricerca e i mezzi impiegati
I soccorsi sono scattati subito appena è stato segnalato che Orazio non era rientrato. La perlustrazione del territorio è una sfida complessa per i vigili del fuoco di Torino, con l’aiuto dei carabinieri di Caluso. I sommozzatori ispezionano il fiume lungo tratte imprevedibili dove la corrente è rapida e il fondale accidentato. Squadre cinofile specializzate con cani molecolari scandagliano la sterpaglia e i sentieri attorno all’auto. Droni volano per scrutare dall’alto boschi e rive inaccessibili; un elicottero Drago partecipa alle ricerche per coprire grandi estensioni di territorio.
Non si trascura alcun dettaglio, anche i sentieri laterali e le zone fangose vengono passate al setaccio. Le condizioni meteo non aiutano: la Dora è ingrossata dalle piogge abbondanti dei giorni precedenti e la corrente aumenta il rischio per chi si trovasse nell’acqua. Nonostante tutto, le squadre continuano a impegnarsi con immersioni e controlli serrati, ma per ora nessun indizio significativo è emerso.
Ipotesi sul destino di orazio cena e difficoltà dell’ambiente
Sono molte le ipotesi che gli inquirenti e i soccorritori stanno valutando. Orazio potrebbe essere caduto in acqua, travolto dalla corrente, oppure potrebbe essersi perso nei boschi vicini, magari ferito o disorientato. Non si esclude la possibilità di un malore improvviso o un gesto volontario, anche se chi lo conosce lo descrive come una persona riservata e tranquilla senza segnali che facessero presagire una fuga o un allontanamento volontario.
Il territorio presenta molte insidie. La fitta vegetazione e i percorsi poco segnalati rendono complicata l’esplorazione, specie di notte, quando tutto diventa più rischioso e confuso. La Dora, gonfia e impetuosa, crea un’area pericolosa come palco naturale di un possibile incidente. I tronchi, il fango e i fondali difficili impediscono una ricerca facile e rapida nell’acqua. Questo rallenta le operazioni, mettendo pressione sul fattore tempo.
Attesa e speranze della famiglia e della comunità
La famiglia di Orazio vive ore di attesa cariche di dolore e incertezza. Le chiamate e i messaggi restano senza risposta, e l’angoscia cresce ogni minuto che passa. Gli amici e i conoscenti raccontano di un uomo mai sopra le righe, uno che non dava segnali di crisi prima di sparire. Il silenzio che circonda la sua scomparsa pesa come un velo negli animi di chi spera ancora in un segnale, una notizia, un segno di vita.
Le ricerche coprono una vasta zona, tra Villareggia e le colline verso Moncrivello, dove i sentieri si incrociano e diventano difficili da seguire. La Protezione civile e i militari hanno esplorato i percorsi più frequentati e quelli marginali, senza però tracciare nulla di certo. Ogni particella di terreno viene valutata come possibile luogo dove Orazio possa trovarsi o almeno aver lasciato qualche indizio.
Le ricerche proseguono senza sosta. Nessuno smette di cercare, spingendosi in ogni angolo, tra acqua e bosco, alimentando l’unica speranza che resta ancora valida: ritrovarlo. Al momento però, la domanda resta senza risposta: dov’è finito Orazio Cena?