Una serie di scosse sismiche ha travolto l’area dei Campi Flegrei a partire da mezzogiorno, provocando una sospensione immediata di molte tratte ferroviarie e di servizi metro a Napoli e dintorni. Le misure precauzionali imposte dalle autorità hanno fatto scattare un piano emergenziale per limitare i disagi ai pendolari, ma la situazione resta complicata per la mobilità cittadina e regionale.
Interruzioni sulle linee cumana e circumflegrea: bus sostitutivi in campo
Le scosse nel complesso vulcanico dei Campi Flegrei hanno spinto EAV, l’ente gestore dei trasporti nell’area metropolitana occidentale, a interrompere la circolazione sulla Cumana e la Circumflegrea. Queste due linee rappresentano arterie fondamentali per chi si sposta tra Napoli e i comuni flegrei, con migliaia di passeggeri ogni giorno.
Di fronte all’emergenza, sono stati messi in campo autobus sostitutivi per coprire almeno in parte le esigenze di spostamento quotidiano. L’organizzazione di questi servizi si è rivelata complessa, perché il numero di corse limitato rispetto ai treni ha comunque generato affollamenti e ritardi. Chi utilizza queste linee per raggiungere Napoli ha trovato quindi un servizio alternativo meno fluido e più lento.
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Le autorità locali hanno ribadito ai cittadini la necessità di organizzarsi per eventuali variazioni degli orari e di monitorare gli aggiornamenti ufficiali. La sospensione degli impianti ferroviari si è rivelata inevitabile per verificare eventuali danni agli impianti trasportistici e per evitare rischi in presenza di nuove scosse.
Rallentamenti e caos nel nodo ferroviario di napoli e su linee ad alta velocità
Il terremoto ha provocato ripercussioni anche sulle principali tratte ferroviarie della città di Napoli. I treni dell’Alta Velocità e gli Intercity, che collegano Napoli con il resto d’Italia, hanno subito pesanti rallentamenti. Le corse sono state ridotte e in alcuni casi sospese temporaneamente in attesa delle verifiche tecniche.
Nella stazione centrale di Napoli, si è creata inevitabilmente una situazione di caos. I tabelloni elettronici mostrano ritardi che in alcuni casi superano i 170 minuti, come per l’Intercity 501. Anche altre corse ad alta velocità riportano ritardi che superano i 130 minuti. Numerosi treni sono stati cancellati o deviati, complicando ulteriormente i viaggi di chi si muove per lavoro o turismo.
La responsabilità della gestione del traffico ferroviario spetta a RFI, che ha mobilitato squadre di tecnici per controllare ponti, binari e gallerie. Le verifiche richiedono tempo e precisione per garantire la sicurezza, quindi la circolazione resta oggi limitata in molte tratte. Il flusso abituale di treni è lontano dal ripristino normale.
Sospensione e verifiche sulla linea metropolitana: attenzione ai protocolli di sicurezza
Anche la metropolitana di Napoli ha subito l’interruzione del servizio su alcune linee urbane. Sebbene non siano stati segnalati danni alle strutture, le regole di sicurezza obbligano a compiere controlli dettagliati prima di autorizzare la ripresa delle corse. I sistemi sotterranei, spesso vulnerabili a scosse sismiche, rimangono paralizzati fino al completamento delle ispezioni.
Questo scenario aggiunge difficoltà nel muoversi all’interno della città, soprattutto per chi si affida quotidianamente alla metro per gli spostamenti di lavoro o studio. Le autorità hanno invitato i passeggeri a usare mezzi alternativi e a seguire gli aggiornamenti ufficiali sulle riaperture.
Il blocco della metropolitana si somma quindi alle limitazioni delle altre linee ferroviarie, riducendo drasticamente le opzioni di trasporto a Napoli per la giornata.
Il susseguirsi delle verifiche tecniche, insieme all’insieme delle misure di sicurezza adottate dopo lo sciame nei Campi Flegrei, continua a condizionare i collegamenti ferroviari e urbani. Gli utenti devono attendere un ritorno alla normalità che, al momento, non ha una tempistica certa. Intanto, le istituzioni mantengono alta la guardia e la situazione resta sotto stretto controllo.