Il comune di Latina e la Capitaneria di porto sono pronti a autorizzare il dragaggio della foce del Duca, un intervento atteso da tempo per rimuovere una notevole quantità di sabbia accumulata negli ultimi anni. L’operazione punta a prevenire problemi ambientali seri e a salvaguardare l’equilibrio idrico del territorio. Saranno rimossi circa 2400 metri cubi di sedimenti, così da garantire il corretto deflusso delle acque. Durante una conferenza stampa, il direttore del Parco nazionale del Circeo ha spiegato i motivi dell’azione urgente dell’ente.
Urgenza dell’intervento e ruolo del parco nazionale del circeo
Stefano Donati, alla guida del parco del Circeo, ha sottolineato l’importanza dell’intervento diretto e straordinario dell’ente. La zona della foce del Duca si trova in uno stato di progressivo degrado a causa della mancata pulizia, che ha favorito l’accumulo di sabbia. Donati ha definito la situazione “a rischio catastrofe ecologica”. La sabbia blocca il naturale deflusso delle acque, il che può compromettere gli habitat vicini e la biodiversità del parco stesso. Il dragaggio mira a ripristinare le condizioni naturali, una soluzione necessaria dopo anni di inerzia da parte degli altri enti coinvolti.
Competenze divise e azione autonoma
Il parco ha deciso di intervenire sebbene le competenze siano divise tra numerosi soggetti: Ministero dell’Ambiente, Regione Lazio, Capitaneria di porto, Capitaneria lagunare, Carabinieri forestali reparto biodiversità e Comune di Latina. Questa frammentazione burocratica ha fatto sì che l’intervento venisse rimandato, peggiorando la situazione. Il parco ha quindi scelto di agire autonomamente, rompendo gli indugi per tutelare l’area.
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La mobilitazione dei cittadini e le criticità segnalate
Il comitato “Salviamo Fogliano”, molto attivo nella zona, ha richiamato l’attenzione sul degrado della foce, denunciandone lo stato critico. Luca Guercio, a capo del comitato, ha segnalato come l’attesa di quasi due anni abbia aggravato la condizione. Oltre 2600 cittadini hanno firmato una petizione per chiedere l’intervento, manifestando una preoccupazione diffusa non solo per il paesaggio ma anche per l’ambiente.
Impatto ambientale del blocco dei sedimenti
La stratificazione dei sedimenti limita il passaggio dell’acqua tra mare e reticolato di laghi e zone umide. Questo blocco finisce per modificare l’ecosistema, portando alla perdita di flora e fauna tipiche di questa parte del parco, essenziale per la fauna migratoria e per la biodiversità locale. Guercio ha apprezzato la scelta del parco di superare le divisioni amministrative, definendo la situazione “inconcepibile” vista la lunga attesa.
Dettagli sul dragaggio e interventi futuri nella zona
L’operazione di dragaggio si protrarrà per circa 20 giorni e implicherà lo spostamento di 2400 metri cubi di sabbia accumulata nella foce del Duca. Il progetto ha un costo stimato in 70 mila euro. L’azione prevede quindi la riapertura del passaggio delle acque, fondamentale per mantenere l’equilibrio idrico e naturale dell’area.
Intervento sul lago di caprolace
Parallelamente, è previsto un intervento simile sul lago di Caprolace. Quest’ultimo, noto per le sue peculiarità ambientali, si trova in parte prosciugato, trasformato in una sorta di “area desertica”. Anche qui si interverrà per ripristinare i flussi d’acqua tra il mare e il lago, ricostituendo così gli habitat originari e favorendo la ripresa degli organismi che dipendono dalle caratteristiche lagunari. Questi lavori rispondono a una serie di esigenze che riguardano la salvaguardia ambientale dell’intera area costiera, così delicata e importante.
Gli interventi rappresentano un passo significativo contro l’abbandono che ha interessato queste zone, favorendo il recupero di un ambiente la cui conservazione è fondamentale per tanti aspetti della vita locale e della tutela naturale. Il coordinamento tra enti resta difficile, ma le azioni concrete su campo non mancano, rispondendo alle richieste di chi vive e custodisce questo territorio.