Fiere di Parma ha acquisito il 50% delle azioni di BBQExpo, la manifestazione dedicata al barbecue, che nel 2026 si terrà dall’11 al 14 aprile proprio nella città emiliana. Questo evento si inserisce in un più ampio progetto che coinvolge i principali appuntamenti del settore agroalimentare italiano, con l’obiettivo di valorizzare il Made in Italy e raccogliere l’interesse crescente verso nuove modalità di consumo e preparazione gastronomica legate al barbecue.
L’integrazione di bbqexpo nel progetto di fiere di parma
Durante la conferenza stampa tenutasi a TuttoFood, Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma, ha illustrato le strategie dietro l’acquisizione di BBQExpo. L’azienda punta a sviluppare un sistema completo nel Food&Beverage, che raggruppi filiere diverse e tendenze emergenti nel comparto agroalimentare. L’integrazione di BBQExpo si affianca agli eventi già organizzati come Cibus e TuttoFood, incrementando l’offerta fieristica e consolidando la presenza internazionale del settore alimentare italiano. Questa scelta arriva pochi giorni dopo l’ingresso di Fiere di Parma nel Roma Bar Show, confermando un approccio volto ad ampliare sia il portafoglio prodotti sia le alleanze con realtà consolidate nel mercato.
La strategia di Fiere di Parma si basa su una crescita organica, che vuole raccogliere il valore aggiunto di ogni settore specifico. BBQExpo rappresenta un tassello importante in questo mosaico, vista la crescente attenzione verso il barbecue come stile culinario e di consumo. L’acquisizione del 50% delle azioni di BBQExpo dà a Fiere di Parma margini importanti di controllo e sviluppo, assicurando la continuità di un evento che fino ad oggi ha costruito il suo successo sulle competizioni e l’esperienza diretta degli appassionati.
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Le previsioni economiche favorevoli del mercato barbecue
Il mercato legato al barbecue in Italia mostra segnali positivi. Nel 2024 il valore stimato ha raggiunto i 118 milioni di euro, con una previsione di crescita annua intorno al 4,69%. Secondo i dati dell’istituto di ricerca Mordor Intelligence, si prevede che entro il 2029 il mercato toccherà quota 150 milioni di euro. Questi numeri evidenziano un interesse crescente e consolidato verso il settore, che rispecchia una domanda alimentare sempre più attenta a tecniche di cottura all’aperto, prodotti di qualità e nuove esperienze enogastronomiche.
Non si tratta solo di consumi privati o di prodotti venduti, ma anche di un tessuto di eventi, gare e competizioni che mantengono viva la cultura del barbecue. Questo ruolo è fondamentale per ampliare la platea di operatori e appassionati, ma anche per stimolare l’innovazione tra i produttori e i fornitori di attrezzature. Il valore economico del settore, insieme alla coesione tra eventi come BBQExpo e Fiere di Parma, contribuisce a consolidare il comparto in una posizione sempre più rilevante a livello europeo.
Bbqexpo e parma come polo europeo del barbecue
Mauro Grandi, direttore di BBQ Expo-Area Fiera, ha sottolineato come la collaborazione con Fiere di Parma rappresenti un’opportunità per rafforzare la posizione di BBQExpo nell’ambito europeo. L’evento, che dal 2026 si svolgerà nelle strutture di Parma, ambisce a diventare un punto di riferimento non solo per l’Italia ma per l’intero continente. Il polo fieristico emiliano offre infatti infrastrutture capaci di ospitare migliaia di visitatori, espositori e competizioni di alto livello.
Parma arriva così a inserirsi in un circuito fieristico con caratteristiche che valorizzano soprattutto la cultura alimentare di qualità. Il barbecue riprende terreno dopo gli anni segnati dalla pandemia di Covid-19 e ritorna a contare un calendario fitto di eventi e competizioni. Per il settore, questa situazione significa una svolta verso una nuova fase di espansione, con Parma pronta a giocare un ruolo da protagonista nell’organizzazione e nel coordinamento di iniziative legate al barbecue.
La crescita delle gare e l’interesse globale
A livello internazionale il barbecue sta vivendo una fase di rinnovata popolarità. Haymo Gutweniger, rappresentante del KCBS dal 2015, ha evidenziato che nel mondo si contano oggi circa 350 gare ufficiali, mentre in Europa si è tornati a un calendario di 25-30 eventi ogni anno. “Questo ritorno a una certa normalità rappresenta una ripresa concreta dopo il calo causato dalla pandemia.” Le competizioni svolgono un ruolo chiave nel mantenere vivo l’interesse per questa pratica, coinvolgendo non solo appassionati ma anche professionisti e aziende.
Parma si presenta come possibile centro di riferimento, capace di attrarre atleti, pubblico e operatori da diversi paesi europei e oltre. Si parla quindi di un circuito che va oltre i confini nazionali per abbracciare una dimensione intercontinentale. Le gare diventano occasioni di scambio, confronto e promozione, esaltando il valore della carne di qualità e dell’esperienza culinaria legata al barbecue.
Il valore della carne e la nuova attenzione dei consumatori
Serafino Cremonini, presidente di Assocarni, ha spiegato come il barbecue rappresenti un modo di cucinare che mette in risalto la qualità della carne. “Il consumatore italiano riserva particolare attenzione a stili differenti di preparazione, e il barbecue si colloca in questa tendenza di sperimentazione e valorizzazione del prodotto.” La carne diventa protagonista non solo per il gusto ma anche per il metodo di cottura, che preserva caratteristiche organolettiche e sapori.
Questa propensione si traduce in una domanda più qualificata, che richiede controllo e garanzia lungo tutta la filiera. La crescita del barbecue come fenomeno di mercato si associa a un interesse crescente verso la tracciabilità, la sostenibilità e l’origine controllata. Il legame tra questa pratica culinaria e il settore carni è centrale nel raccontare i nuovi profili di consumo, soprattutto quando si parla di eventi come BBQExpo che mettono in campo fornitori, esperti e produttori.
In definitiva, la scelta di ospitare l’edizione 2026 di BBQExpo a Parma disegna un quadro nuovo per il mondo del barbecue italiano ed europeo. La manifestazione potrà contare su una città e su una struttura sempre più legate a un’agenda fieristica che parla di alimenti, tradizioni e innovazioni, accogliendo una comunità in espansione e proiettata verso orizzonti internazionali.