Sanzioni severe per Brescia e Reggiana dopo insulti razzisti dei tifosi: 22mila euro in totale

Sanzioni severe per Brescia e Reggiana dopo insulti razzisti dei tifosi: 22mila euro in totale

Il calcio di serie B affronta gravi episodi di razzismo, con multe a Brescia e Reggiana per insulti discriminatori. La lotta contro la violenza richiede un impegno collettivo urgente.
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Sanzioni severe per Brescia e Reggiana dopo insulti razzisti dei tifosi: 22mila euro in totale - Gaeta.it

Il mondo del calcio è tornato a fare i conti con comportamenti inammissibili da parte dei tifosi, che malgrado i numerosi appelli all’unità e al rispetto, non accennano a diminuire. Recentemente, il giudice della serie B ha inflitto due pesanti ammende a Brescia e Reggiana, rispettivamente per 12mila euro e 10mila euro, a causa degli insulti razzisti rivolti dai loro sostenitori ai calciatori delle squadre avversarie, Sampdoria e Bari. Gli episodi coinvolgono partite disputate la scorsa domenica, che a causa della gravità della situazione, hanno visto gli arbitri costretti a interrompere il gioco per alcuni minuti.

Episodi di razzismo nel calcio di serie B

Nella gara giocata al Rigamonti, il Brescia ha subito una sanzione pecuniaria a causa di cori discriminatori intonati dai propri sostenitori. Al 22’ del primo tempo, il coro, che ha offeso un giocatore avversario, ha indotto l’arbitro a fermare il match per circa un minuto. Questo è il risultato di un comportamento inaccettabile che ha costretto l’arbitro ad agire con fermezza, attivando il protocollo contro la discriminazione. Osservatori della Procura federale hanno stimato che circa l’8% dei tifosi presenti nel settore fosse coinvolto in tali insulti, un dato che mette in evidenza quanto sia esteso il problema.

Parallelamente, la Reggiana è stata penalizzata per la condotta di una decina di sostenitori che, al 39’ del primo tempo, hanno lanciato espressioni discriminatorie nei confronti di un calciatore della squadra avversaria. Anche in questo caso, l’arbitro ha dovuto interrompere la partita, segnalando l’urgenza di combattere contro ogni forma di razzismo. In aggiunta, un incidente ulteriore è avvenuto al 27’ del primo tempo, quando un tifoso ha gettato una scarpa sul terreno di gioco, aumentando la gravità della situazione. Questi episodi rappresentano un chiaro segnale di come il razzismo continui a costituire una piaga nel calcio, richiedendo misure severe per arginarlo.

Multe al Cosenza per comportamenti scorretti

Non solo Brescia e Reggiana, il Cosenza ha affrontato sanzioni per comportamenti scorretti durante le proprie partite. La squadra è stata multata di un totale di 4.500 euro per aver lanciato fumogeni in campo e per la tardiva ripresa del secondo tempo. Tali azioni non solo compromettono il regolare svolgimento della gara, ma mettono anche in pericolo la sicurezza di tutti i partecipanti, da giocatori a tifosi.

La lotta contro la violenza e la discriminazione nel calcio necessita dell’impegno congiunto di club, tifosi e autorità. Le multe inflitte alle squadre evidenziano l’urgenza di adottare misure più incisive e strategie efficaci per affrontare e sradicare queste pratiche, che minano il vero spirito sportivo e il rispetto reciproco. Ogni episodio di razzismo deve essere condannato senza riserve, affinché il calcio possa continuare a rappresentare un momento di aggregazione e inclusione per tutti.

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