Santa marinella celebra il romanesco con presentazione del vocabolario contemporaneo ricco di termini giovanili

Santa marinella celebra il romanesco con presentazione del vocabolario contemporaneo ricco di termini giovanili

a santa marinella presentato il “vocabolario del romanesco contemporaneo” con oltre 7.000 vocaboli, tra tradizione e innovazione, alla presenza di studiosi dell’accademia della crusca e autorità locali
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A Santa Marinella il 14 giugno 2025 è stato presentato il "Vocabolario del romanesco contemporaneo", un evento che ha valorizzato l’evoluzione e la vitalità del dialetto romano attraverso il contributo di importanti linguisti e la partecipazione attiva della comunità locale. - Gaeta.it

Santa marinella ha ospitato sabato 14 giugno 2025 un evento dedicato al dialetto romanesco, con la presentazione del “Vocabolario del romanesco contemporaneo”. All’interno della casina trincia, residenti e appassionati hanno partecipato a un incontro che ha messo in luce la storia e la trasformazione del linguaggio romano, grazie al lavoro di importanti studiosi della linguistica italiana. Una serata che ha richiamato attenzione sulle radici culturali di roma e sull’evoluzione linguistica, ponendo al centro il rapporto tra tradizione e innovazione del dialetto.

Presentazione del vocabolario e relatori di rilievo

L’evento ha visto come protagonisti il professor paolo d’achille, presidente dell’accademia della crusca e docente all’università roma tre, il professor claudio giovanardi, anch’egli linguista all’università roma tre e accademico della crusca, e il dottor kevin de vecchis, giovane ricercatore dell’università di pisa specializzato nello studio dei neologismi giovanili. Quest’ultimo ha offerto un contributo decisivo nello studio delle nuove espressioni che caratterizzano il linguaggio contemporaneo romano.

Gli accademici hanno illustrato al pubblico come hanno selezionato e raccolto oltre 7.000 vocaboli per tracciare un quadro ampio e aggiornato del romanesco, con una particolare attenzione ai termini di uso corrente tra i giovani. L’edizione, curata da newton compton editori, rappresenta un lavoro di approfondimento linguistico che segna il dialetto non come una lingua statica, ma come materia viva e in trasformazione.

Il presidente del consiglio comunale, emanuele minghella, ha promosso l’iniziativa insieme al sindaco pietro tidei, presente alla manifestazione, sottolineando il valore culturale e identitario del progetto. A condurre l’incontro è stato andrea riga, dottorando alle dipendenze di d’achille, il cui ruolo ha simboleggiato il passaggio d’interesse tra generazioni di studiosi del romanesco.

La vitalità del dialetto e l’evoluzione linguistica

Durante la serata, d’achille e giovanardi hanno respinto la convinzione diffusa secondo cui i dialetti italiani siano destinati a scomparire. Giovanardi ha osservato come la realtà dimostri che il romanesco, così come altri dialetti, continua a essere parlato e usato intensamente, soprattutto nelle interazioni quotidiane. Non si tratta solo di forme arcaiche, ma di un sistema linguistico che si rinnova anche con influssi dalla cultura pop e dai nuovi modi di comunicare.

Il vocabolario dimostra questo rinnovamento includendo espressioni nate recentemente, come “ammollàjela”, “ciafròcca” e “rosicà”, termini legati a contesti sociali e giovanili in continua evoluzione. L’opera non si limita a raccogliere vecchie usanze linguistiche ma si spinge a rappresentare la realtà italiana di oggi, dove il dialetto convive con l’italiano regionale modificato da nuove sensibilità urbane. Il progetto mira a rafforzare la conoscenza e il rispetto di questo patrimonio, evidenziando come la lingua sia specchio di vita sociale e culturale.

L’approccio scientifico degli autori ha garantito un equilibrio tra riferimenti storici e rilevamenti attuali, con un’accurata selezione di vocaboli che rende il testo interessante per linguisti, studenti e amatori della cultura romana.

Riscoperta culturale e coinvolgimento della comunità

La serata non è stata solo un momento di divulgazione scientifica, ma un appuntamento di raccordo tra cultura, identità e territorio di santa marinella. La partecipazione del pubblico, numerosa e attenta, ha dimostrato la sensibilità dei cittadini verso le proprie radici linguistiche. L’incontro ha confermato come la gente cerchi occasioni per confrontarsi con studiosi e approfondire temi spesso trascurati nella quotidianità.

Il sindaco pietro tidei ha ricordato l’impegno della città nel valorizzare ogni forma di cultura e la tradizione di santa marinella nel sostenere autori e protagonisti del mondo della letteratura e dello spettacolo. Ha ringraziato minghella e riga per aver reso possibile questa iniziativa, definendola un momento importante per arricchire la comunità e preservare l’identità locale.

Questo evento si inserisce in un percorso di rivalutazione delle tradizioni linguistiche e del dialetto come segno distintivo di una zona con una storia linguistica profonda e un valore sociale tuttora presente. La manifestazione a santa marinella ha quindi consolidato la consapevolezza che il romanesco mantiene un posto centrale nelle pratiche comunicative della capitale e dei suoi dintorni.

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